Dalpe
Dalpe (in dialetto ticinese Dalp[senza fonte]) è un comune svizzero di 198 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Leventina, parte della Regione Tre Valli. Geografia fisicaIl villaggio si trova con la sua frazione di Cornone all'altitudine di 1 192 m s.l.m. su un altipiano all'imbocco della Val Piumogna, una valle laterale della Leventina[1]. Tra le cime della Val Piumogna vi sono il Campo Tencia, il Pizzo Penca e il Pizzo Forno. La valle è percorsa dal torrente Piumogna, che forma una prima cascata visibile dal villaggio e una seconda di fronte a Faido[senza fonte] prima di buttarsi nel fiume Ticino. StoriaIn passato la popolazione di Dalpe era dedita alla pastorizia[1] e all'agricoltura di sussistenza[senza fonte]. A partire dal XIX secolo numerosi abitanti emigrarono in cerca di lavoro, soprattutto in Francia[1] ma anche in Italia e negli Stati Uniti[senza fonte]. Nel corso del XX secolo il villaggio si è ulteriormente spopolato. Dopo la Seconda guerra mondiale la fondazione di un'impresa di costruzioni ha rallentato lo spopolamento[1]. A partire dagli anni 1950 Dalpe ha conosciuto un forte sviluppo edilizio limitato alla costruzione di abitazioni secondarie, soprattutto attorno alla frazione di Cornone[senza fonte], ed è diventato uno dei luoghi preferiti per la villeggiatura in Val Leventina: durante l'estate la popolazione può raggiungere gli 800 abitanti[senza fonte]. Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demograficaL'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]: Abitanti censiti[3] ![]() EconomiaOggi la popolazione è costituita per lo più da pendolari o da operai del settore edile. L'agricoltura occupa ormai solo poche famiglie[senza fonte]. Infrastrutture e trasportiDalpe è raggiungibile da Rodi-Fiesso con una strada carrozzabile di 5 km inaugurata nel 1904[1]. AmministrazioneOgni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. Presidente dell'ufficio patriziale è Giuseppe Fransioli[senza fonte]. NoteBibliografia
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