Omar Abdulrahman
Omar Abdulrahman Ahmed Al Raqi Al Amoudi, comunemente noto come Amoory (in arabo عمر عبد الرحمن?; Riad, 20 settembre 1991), è un calciatore saudita naturalizzato emiratino, centrocampista della nazionale emiratina, attualmente svincolato. BiografiaHa due fratelli maggiori - Khaled e Mohammed[1][2] - anch'essi calciatori[1], con cui ha giocato nell'Al-Ain. Nel 2013 è stato scelto dalla Federcalcio come ambasciatore del Mondiale Under-17 disputato negli Emirati Arabi.[3] Protagonista di spot pubblicitari per Nike[4] e Etisalat[5], è stato scelto come uomo-copertina per l'edizione asiatica del videogioco PES 2016, insieme a Neymar.[6][7] Pur essendo nato a Riad, non gli venne concessa la cittadinanza saudita essendo proveniente da una famiglia di etnia Hadrami, cioè proveniente dalla regione yemenita di Hadramaut.[8][9] Quando i dirigenti dell'Al-Hilal si offrirono di ottenerne la naturalizzazione al fine di tesserarlo, la proposta venne rifiutata dal padre poiché riguardava solo il calciatore[8][9], escludendo la famiglia.[8][9] Da qui la decisione di trasferirsi negli Emirati Arabi tra le file dell'Al-Ain, che offrì la cittadinanza a tutti i membri della famiglia[8][9], ingaggiando nel proprio settore giovanile anche i fratelli di Omar.[8][9] È soprannominato Amoory[10] (ricciolone in italiano[10]), per via dei voluminosi capelli ricci. Caratteristiche tecnicheRitenuto da molti esperti e appassionati il miglior prospetto della penisola arabica[2][8][9], Omar è un trequartista[2][9] mancino[2], in grado di agire anche da esterno alto.[9] In possesso di una totale visione del campo[2] - a cui abbina ottime doti tecniche[2][9] e una discreta agilità nei movimenti[9], che gli consentono di saltare con facilità il diretto avversario nell'uno contro uno[2][9] - è in grado di effettuare passaggi con estrema precisione.[2] Specialista sui calci piazzati[8][11], che si tratti di rigori o punizioni, predilige attaccare la profondità partendo da destra[2], in modo da convergere al centro e tentare la conclusione con il sinistro.[2] CarrieraClubAl-AinMuove i suoi primi passi nelle giovanili dell'Al-Hilal. Quando i dirigenti della società saudita si offrirono di ottenerne la naturalizzazione - in Arabia Saudita chi nasce da genitori stranieri non ne acquisisce automaticamente la cittadinanza[9] - al fine di tesserarlo, la proposta venne rifiutata dal padre poiché riguardava solo il calciatore[8][9], escludendo la famiglia.[8][9] Sotto suggerimento di Abdulrahman Issa, venne tesserato dall'Al-Ain, che offrì la cittadinanza a tutti i membri della famiglia[8][9], ingaggiando nel proprio settore giovanile anche i fratelli di Omar.[8][9] Esordisce in prima squadra il 24 gennaio 2009 contro l'Al-Ahli in Etisalat Cup, subentrando al 77' al posto di Ahmed Khamis.[9] Il 18 aprile esordisce nella UAE Pro-League contro l'Ajman, in un incontro vinto 5-0 dai padroni di casa.[9] Il 26 luglio 2009 - nel corso di un'amichevole disputata contro il Losanna con la nazionale Under-20 - subisce un grave infortunio ai legamenti del crociato[9][12], che lo tiene lontano dal terreno di gioco per otto mesi.[9] Il 27 aprile esordisce nella AFC Champions League - massima competizione continentale asiatica - nella partita vinta 2-0 contro il Sepahan, sostituendo Ahmed Ali Moadhed al minuto 65'.[13] La stagione successiva eredita la maglia numero 10, lasciata libera in seguito alla partenza di Jorge Valdivia.[9] Il 25 luglio 2011 è costretto nuovamente ad operarsi al legamento crociato del ginocchio destro.[14] Il calciatore - che era in ritiro con la Nazionale - si era infortunato durante una sessione di allenamento.[14] Il 26 maggio 2012 fornisce due assist e segna una delle quattro reti che consentono alla squadra di prevalere sull'Ajman per 0-4; questo successo decreta la vittoria del titolo degli emiratini.[9] Il 21 febbraio 2015 rinnova il contratto in essere con la società fino al 2018 con relativo adeguamento economico[15][16], stimato intorno ai 4 milioni di dollari a stagione[15][17], che lo rendono di fatto il calciatore arabo più pagato in Medio Oriente.[15] Prestito all'Al-HilalNell'agosto 2018 si trasferisce in prestito per una stagione all'Al-Hilal, club saudita.[18]. Nella Saudi Professional League 2018-2019 colleziona però solo 5 presenze con un solo goal realizzato; l'esperienza saudita si conclude con la sola gioia della vittoria nella Supercoppa saudita 2018 Al-JaziraL’8 agosto 2019 ritorna a giocare negli Emirati Arabi firmando un contratto di tre anni con l’Al-Jazira.[19] Nella sua prima stagione gioca 19 partite e mette a segno 3 goal, prima che la stagione venisse cancellata a causa del Pandemia di COVID-19. Dopo aver giocato le prime due partite della stagione 2020-2021, Abdulrahman subisce un grave infortunio che lo costringe a restare lontano dai campi da gioco per tutto il resto del campionato; decide quindi nell'ultimo giorno di mercato della finestra invernale di rescindere il suo contratto con l'Al-Jazira di comune accordo con la società[20] Shabab Al-AhliIl 10 febbraio 2021, nonostante fosse ancora infortunato firma un contratto di sei mesi, con opzione per l'anno successivo con la squadra di Dubai dello Shabab Al-Ahli.[21][22] Il giocatore rimane nel club anche per la stagione 2021-2022, anche se gli infortuni lo costringono a restare fuori per la prima parte di stagione. Ritorna in campo solo il 21 novembre 2021 nella partita di UAE Gulf League contro l'Al-Nasr subentrando al 59' minuto al posto di Yuri César, questo ha rappresentato anche il debutto per Abdulrahman con la maglia del club di Dubai [23][24]; la stagione del centrocampista rimane lo stesso complicata e piena di problemi fisici che ne limitano fortemente l'utilizzo, infatti al termine della stagione Abdulrahman avrà collezionato solo 5 presenze con una rete in campionato. Al WaslNell'estate 2022 Abdulrahman dopo aver terminato l'esperienza con l'Shabab Al-Ahli con appena 13 presenze totali in una stagione e mezzo, all'età di trent'anni firma un contratto di due anni con un'altra squadra di Dubai, l'Al-Wasl[25]. Fa il suo esordio con la nuova maglia giocando titolare la prima giornata della UAE Gulf League 2022-23 nel 2-2 contro l'Al-Wahda[26], collezionando però solo 10 presenze in campionato al termine della stagione. NazionaleEsordisce con la nazionale emiratina il 2 gennaio 2011 contro la Siria, venendo schierato dal 1'. Lascia il terreno di gioco a inizio ripresa.[27] In precedenza aveva preso parte - e successivamente vinto[28] - alla Coppa delle Nazioni del Golfo Under-23 nel 2010, tenutasi in Qatar. Il 9 gennaio il CT Katanec lo inserisce nella lista dei convocati che prenderanno parte alla Coppa d'Asia 2011.[29] Esordisce nella competizione l'11 gennaio contro la Corea del Nord, subentrando nei minuti di recupero al posto di Ismail Matar.[30] Nel 2012 prende parte alle Olimpiadi di Londra con la selezione olimpica.[9] Viene convocato per la Coppa delle Nazioni del Golfo 2013, in Bahrain. Il suo apporto risulta decisivo[31] - sua è tra l'altro una delle due reti segnate in finale contro l'Iraq[32]; incontro in cui viene nominato uomo partita[33] - nella conquista del trofeo. Alla luce delle ottime prestazioni fornite viene nominato miglior giocatore del torneo.[31] Il 3 settembre 2015 mette a segno cinque assist nell'incontro vinto 10-0 contro la Malesia, valido per l'accesso alla fase finale dei Mondiali 2018.[34] StatistichePresenze e reti nei clubStatistiche aggiornate al 12 febbraio 2021.
Cronologia presenze e reti in nazionalePalmarèsClubCompetizioni giovanili
Competizioni nazionali
NazionaleIndividuale
Note
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