Montespino[1][2], in passato anche Dorimbergo[3][4], (in slovenoDornberk, in friulanoDurimberc;[5] in tedescoDornberg, desueto[6]) è un insediamento sloveno situato nel comune di Nova Gorica.
La località è situata a 13,7 km a sud-est del capoluogo comunale e a 12,7 km dall'Italia, lungo la sponda sinistra del fiume Vipacco poco a nord con la confluenza di questo con il torrente Branica.
La località è sede di una delle 19 comunità locali in cui si suddivide il comune di Nova Gorica, che comprende anche gli insediamenti (naselja) di: Berolo[7] (Brdo), Budihni, Draga, Potok pri Dornberku, Saksid, Tabor e Zalošče.[8]
Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca nel Regno d'Illiria; passò in seguito sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco nel 1849 come comune catastale autonomo che comprendeva anche gli insediamenti di Berda (Brdo), Bodigna (Budihni), Verzini (Potok), San Lorenzo (Zalošče), Saxida (Saksid), Tabor, il territorio dell'attuale insediamento di Draga e parte di quello di Gradiscutta. In questo periodo la località era nota col toponimo tedesco di Dornberg.[14][10]
Per un breve periodo al comune di Dornberg venne aggregato anche il vicino comune catastale di Prebacina (poi Prevacina, Prvačina), che ridivenne autonomo alla fine del XIX secolo.[15][6][16]
Dopo la prima guerra mondiale l'intera regione venne annessa al Regno d'Italia, mentre il nome della località nel 1923 venne italianizzato in Montespino (un calco linguistico del nome tedesco).[2] Dal punto di vista amministrativo Montespino continuò a essere un comune autonomo, inquadrato dapprima nella Provincia del Friuli[2] e poi dal 1927 nella neocostituita Provincia di Gorizia. Il comune, che comprendeva ancora soltanto le frazioni di Berdo (Brdo), Draga, Potocce (Potok), Tabor, Sasseto (Saksid) e Salozze/Zalosce (Zalošče), l'anno successivo si ingrandì assorbendo i disciolti comuni di Prevacina e Ville Montevecchio.[17][18][19]
Fu soggetto alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il settembre 1943 e il maggio 1945 e tra il maggio 1945 e il 1947, trovandosi a ovest della Linea Morgan, fece parte della Zona A della Venezia Giulia sotto il controllo Britannico-Americano del Governo Militare Alleato (AMG) e infine passò alla Jugoslavia.
Nel 1952 il nome della località (tornata provvisoriamente Dornberg) venne nuovamente modificato, stavolta per essere "slavizzato" in Zali hrib. Vista l'insoddisfazione della popolazione locale tuttavia il toponimo appena tre anni dopo venne nuovamente modificato in Dornberk, simile al toponimo originale.[20][21][22] Dal 1991 Montespino (Dornberk) è parte della Repubblica di Slovenia.
^abCitazione dalla Udine illustrata , parte I, di Giovanni Capidogli (1665): «La Famiglia da Rabatta è di nobiltà isquisita, ed immemorabile; onde fino da Enrico Terzo Re de' Romani fu degnamente presa in sua protezione, confermandole, .. donandole libere tante, e così ampie giurisdizioni nella Toscana, che formavano un considerabile, e non picciolo Stato. Non avendo poi la fortuna con pregresso di tempo per li molti, e vari accidenti di guerra, ripigliati quei beni, che prima le aveva concesso, si ricoverò la suddetta Famiglia nella Repubblica Fiorentina, nella quale fu tenuta, e pregiata delle più nobili, conseguendo in quella tutti li principali maneggi ec. Indi per le fazioni de' Guelfi, e Ghibellini passò nel Friuli, e prese posto in Udine già Quattrocento, e più anni ed avendo più tempo quivi dimorando godendo della Signoria di tre Castella, si condusse finalmente nel Contado di Gorizza, dove poscia ottenne in Feudo il Castello di Dorimbergo con altre giurisdizioni, che oggidì parimenti si conservano nella medesima Famiglia» in: Istoria del Decamerone di Giovanni Boccaccio scritta da Domenico Maria Manni Accademico fiorentino, in Firenze MDCCXXXXII (1742)
^S. Rutar, Završniška gospoščina na Krasu, in Izvestjia Muzejska društva za Kranisko, letnik V (1895), pp. 127 : si attesta la donazione da parte dell'imperatore Corrado II al patriarca di AquileiaPoppone di tutto il territorio carsico (totam Carsiam) per aver respinto nel 1028 gli ungheresi che erano penetrati nella Carniola
^P. Štih., op. cit., pp. 23-24; 78; P. Štih. Il posto dei ministeriali nell'organizzazione e nell'amministrazione dei conti di Gorizia in La contea di Gorizia nel Medioevo, a cura di S. Tavano, Gorizia 2002, p. 95.
^rielaborazione G.I.S. con i confini attuali e quelli del Josephinische Landesaufnahme (1763-1787), in Isonzo-Soča n.79/80 – Ottobre/Novembre 2008, pg. 18-22, “La Contea di Gorizia tra vecchi e nuovi confini”, Michele Di Bartolomeo
^ I.R. Commissione centrale di Statistica, Repertorio speciale dei luoghi nel Litorale Austro-Illirico (PDF), collana Specialortsreperorien der im österreichischen Reichsräte vertretenen Königreiche und Länder, Alfred Hölder k. k. Hof- und Universitäts-Buchhändler, 1894, pp. 19-20.