Monte San Salvatore (Svizzera)

Monte San Salvatore
Il Monte San Salvatore visto da Lugano
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone  Ticino
DistrettoDistretto di Lugano
Altezza912 m s.l.m.
Prominenza602 m
Isolamento2,96 km
CatenaAlpi
Coordinate45°58′37.3″N 8°56′50.1″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Svizzera
Monte San Salvatore
Monte San Salvatore
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte San Salvatore (Svizzera)
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezionePrealpi Luganesi
SottosezionePrealpi Comasche
SupergruppoCatena Gino-Camoghè-Fiorina
GruppoGruppo Camoghè-Bar
SottogruppoSottogruppo del San Salvatore
CodiceI/B-11.I-A.2.c

Il Monte San Salvatore alto 912 m s.l.m. è un monte della Svizzera nel Canton Ticino nei pressi di Lugano e di Paradiso.

Storia

Dal 1890 è raggiungibile da Paradiso tramite funicolare costruita da Franz Josef Bucher e Josef Durrer-Gasser.

Descrizione

La vetta è raggiungibile in circa 1 ora e mezza con un dislivello di 150 m con una lunghezza totale di 250 m tramite la ferrata del Monte San Salvatore. Dalla cima del monte si ha una vista sul lago di Lugano e su tutto il Luganese e il Mendrisiotto. Dal Monte San Salvatore si può effettuare un'escursione di due ore e mezzo dal quartiere di Carona a Morcote.

Sul Monte San Salvatore si trova un ripetitore della RSI che trasmette in digitale terrestre i programmi di RSI LA1, RSI LA2, TSR1 e SF1 ricevibili anche in Italia nelle aree principalmente a ridosso del confine sul canale 24. Fino al 2006 era presente un ripetitore analogico che trasmetteva TSI 1 sul ch. H (ch. 10), ricevibile anche in Italia. In precedenza, fin dal 1943, vi esisteva un importante centro di studi sui fulmini, che venne smantellato nel 1982; al suo posto è stato allestito un museo.[1]

Galleria d'immagini

La funicolare

Dalla stazione di Paradiso parte la Funicolare Monte San Salvatore, che passando per Pazzallo raggiunge il ristorante posto sotto la vetta del monte.

Note

Bibliografia

AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 241-242.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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