Con la sua enorme diffusione, Margherita e le sue varianti in altre lingue hanno prodotto a numerosissime forme abbreviate e, raramente, alcuni diminutivi; tra i derivati di questo tipo più famosi si possono citare senz'altro Rita e Greta[1], entrambi dotati di una folta schiera di varianti in varie lingue e usati anche come nomi indipendenti[7]. Fra le altre si contano[b 1]:
^Le forme alterate e gli ipocoristici elencati di seguito sono verificabili, salvo diversamente specificato, alla nota 1.
Origine e diffusione
Continua il nome tardo latinoMargarita, tratto dal corrispondente termine latino che indicava la perla, ed ha quindi il medesimo significato dei nomi Perla e Gyöngyi; etimologicamente, margarita è un vecchio grecismo, derivante dal vocabolo greco antico maschile μαργαρίτης (margarítēs), a sua volta da una radice comune al sanscrito मञ्यरी (manyari) o al persianomarvārid, sempre comunque indicante la perla[1][3][4][5][7][6][8][9].
In greco è documentato Μαργαρίτης (Margarítēs) come raro nome maschile, ma il femminile latino si è sviluppato indipendentemente, ed è attestato come nome personale in iscrizioni risalenti ai primi secoli del cristianesimo[3]. Il nome si è diffuso enormemente nel Medioevo, in ambiti cristiani, grazie al culto di santa Margherita d'Antiochia, invocata tra l'altro dalle partorienti[1][5][6]. Dopo di lei, varie altre figure ne hanno assicurato il continuato utilizzo, ad esempio le sante Margherita da Cortona e Margherita di Scozia, diverse sovrane e nobildonne d'Europa (specie, per l'Italia, Margherita di Savoia), nonché Margherita (Margaret nell'originale tedesco), la protagonista femminile del Faust di Goethe e delle varie opere da esso tratte, in particolare il Faust di Gounod[3].
In italiano (e anche in spagnolo[8]), la parola "margherita" ha subìto uno slittamento semantico, e nel tardo Medioevo è arrivata a designare vari fiori simili tra loro, come la margherita (Leucanthemum vulgare) o la margheritina comune (Bellis perennis), ai quali oggi anche il nome viene generalmente associato[3][5][4][7][13]; in questo senso, quindi, Margherita può essere considerato un nome d'ispirazione anche floreale, dello stesso tipo di Rosa, Iris, Dalia, Viola e Daisy, quest'ultimo che a sua volta richiama lo stesso fiore e che per questo viene a volte indicato erroneamente come "forma inglese" di Margherita.
Onomastico
L'onomastico si può festeggiare in memoria di numerose sante e beate, alle date seguenti:
Margherita de' Ghisolieri (Malgherida) è la protagonista della decima novella della prima giornata del Decamerone di Giovanni Boccaccio. Nella stessa opera troviamo un'altra Margherita, moglie di Talano d'Imolese, protagonista della settima novella della nona giornata.
Margherita è la protagonista femminile del Faust, opera di Goethe scritta nel 1808.
Margherita è la protagonista femminile del film del 1951Mamma mia, che impressione!, diretto da Roberto Savarese. Il richiamo continuo e petulante "signorina Margherita!" da parte del protagonista, interpretato da un giovane Alberto Sordi, è un vero e proprio tormentone del film.
Margarida è il nome portoghese del personaggio Disney noto in Italia come Paperina.
Nella musica
Una donna di nome Margherita (Margarita con la pronuncia dialettale napoletana) è cantata in Guapparia, una canzone classica napoletana del 1914, di Libero Bovio e Rodolfo Falvo.
Margherita è il titolo di una canzone di Bruno Lauzi pubblicata in 45 giri nel 1963 assieme a Se tu sapessi.
Margherita non lo sa è il titolo di una canzone del 1983, scritta da Oscar Avogadro e interpretata da Dory Ghezzi.
Margherita Baldacci è il titolo di un brano di Francesco Baccini del 1992.
Io per te Margherita è il titolo di una canzone di Edoardo Bennato del 1975, in cui il cantante si diverte a cantare ironicamente una triste storia d'amore.
Margherita è anche una canzone scritta da Beppe Vessicchio che da anni fa da sigla di apertura al programma televisivo La prova del cuoco.
Note
^abcd(EN) Margaret, su Behind the Name. URL consultato l'8 febbraio 2014.