Deriva dal nome greco Ἶρις (Iris, genitivo Ἴριδος, Iridos), tratto dall'omonimo sostantivo che indicava l'arcobaleno[1][2][3][6][7][8] (di origine incerta, in genere ricondotto alla radiceprotoindoeuropea*wei-, "piegarsi", "girare"[7]); il significato viene talvolta interpretato come "iridescente", "colorata"[6]. Va notato che altre fonti propongono invece una connessione al verbo εἴρω (eírō, "dire", "annunciare")[4][5].
In Italia, il nome rappresenta sia una ripresa rinascimentale e moderna del nome classico, sia un'adozione diretta dal nome del fiore; la forma "Iris" ha avuto particolare successo a partire dal 1898, grazie all'opera di Pietro MascagniIris. Negli anni 1970 si contavano del nome circa quarantamila occorrenze, di cui ventimila della forma "Iride" e un migliaio in meno della forma "Iris"; era attestato in tutto il territorio nazionale, ma specialmente al Nord e con più alta frequenza in Lombardia[1][3]. Nei paesi anglofoni è attestato dall'Ottocento[8].
^abc(EN) Iadmon - Ionikos, su Etymologica: Deciphering Hellenic Names. URL consultato il 24 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2012).
^abcd(EN) Iris, su Online Etymology Dictionary. URL consultato il 6 marzo 2024.