Ha un figlio, Michele, divenuto a sua volta calciatore con una carriera nelle serie minori italiane.[3][4]
Caratteristiche tecniche
Giocatore molto duttile – nel corso della sua carriera indossò tutti i numeri di maglia dal 2 all'11[5] –, agiva prevalentemente sulla fascia sinistra, come terzino o esterno di centrocampo,[6][7] ma sapeva disimpegnarsi anche come mezzala.[5]
Dotato tecnicamente e apprezzato per la sua professionalità, era un ottimo esecutore di rigori e punizioni,[5] caratteristica che, unitamente a un buon tiro da lontano,[8] gli permise di trovare spesso la via del gol: con 33 reti in Serie A, è nel novero dei più prolifici difensori del massimo campionato italiano.[9]
Carriera
Giocatore
Club
Debutta in Serie A con la maglia dell'Udinese il 23 marzo 1980, in Udinese-Napoli (0-0). In seguito passa al Catanzaro, poi al Verona e, nel 1987, alla Juventus per 5,5 miliardi di lire,[10] dove milita fino al 1992.
Si trasferisce nel 1992 all'Inter, per 2 miliardi di lire,[12] e quindi nel 1993 alla Reggiana dove rimane per due annate prima di chiudere, all'età di trentaquattro anni, la carriera agonistica. Nella massima divisione italiana conta 378 partite e 33 gol.
Successivamente partecipa al campionato d'Europa 1988, competizione conclusa in semifinale, dov'è autore di un gol contro la Danimarca, e al campionato del mondo 1990, manifestazione che l'Italia conclude al terzo posto; in quest'ultima occasione si afferma come titolare dopo alcune buone prestazioni da subentrato.[6][7] Conclude la sua militanza in azzurro con 36 presenze e 4 reti, disputando l'ultima gara il 25 settembre 1991, contro la Bulgaria.
Nel 2007 è stato assunto come team manager dell'Udinese,[14] lasciando poi l'incarico dopo sei mesi.[15] Nel 2009 comincia a dedicarsi all'organizzazione di campi e scuole calcio per ragazzi, diventando il responsabile tecnico per i camp del Real Madrid organizzati in Italia.
Inizia ad allenare la sezione "piccoli amici" nel Tricesimo Calcio.[16]