Giancarlo Marocchi
Giancarlo Marocchi (Imola, 4 luglio 1965) è un dirigente sportivo, commentatore televisivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. CarrieraGiocatoreClubMuove i suoi primi passi nel Bologna, squadra che lo preleva dalle giovanili dell'Imola, sua città di origine, e con il quale esordisce, non ancora diciassettenne, in Serie B nel campionato 1982-1983. Dopo la retrocessione dei felsinei in Serie C1 diventa titolare, riconquistando la promozione fra i cadetti e disputando altre quattro stagioni in rossoblù, emergendo al contempo come uno dei punti di forza del centrocampo petroniano.[2] Nel 1987-1988 è tra i trascinatori della squadra verso una promozione in Serie A che mancava alla società bolognese da sei anni. In seguito passa alla Juventus per 4,5 miliardi di lire,[3] club nel quale diventa subito titolare senza saltare alcuna partita del campionato 1988-1989. Nella sua seconda stagione a Torino, 1989-1990, conquista i suoi primi trofei grazie al double continentale composto da Coppa Italia e Coppa UEFA; a tali successi seguono un'altra Coppa UEFA nell'edizione 1992-1993, il double nazionale formato dallo scudetto - assente in casa bianconera da nove anni - e da una seconda Coppa Italia nell'annata 1994-1995, e, nell'ultima sua stagione in maglia juventina, la Champions League 1995-1996, non prendendo tuttavia parte alla vittoriosa finale di Roma contro gli olandesi dell'Ajax.[2] Tornato al Bologna nell'estate del 1996, disputa altri quattro campionati in maglia rossoblù, raggiungendo con la squadra emiliana la semifinale di Coppa UEFA 1998-1999; qui, nella sfida di ritorno al Dall'Ara contro i francesi dell'Olympique Marsiglia, riceve un'espulsione rimediando quattro turni di squalifica.[4][5] Con i bolognesi chiude definitivamente la carriera nel 2000, all'età di trentacinque anni. In diciotto stagioni da professionista ha disputato 500 partite in campionato con 33 reti; 287 con il Bologna (18 reti) e 213 con la Juventus (con 15 reti). Le presenze in Serie A sono 329 (213 con la Juventus e 116 con il Bologna) con 20 reti. NazionaleIl 22 dicembre 1988 è convocato in nazionale dal commissario tecnico Azeglio Vicini, esordendo da titolare nella gara vinta per 2-0 contro la Scozia. Disputa, tra il 1988 e il 1991, 11 partite in azzurro, ed è tra i convocati per il campionato del mondo 1990 organizzato in Italia; tuttavia, non scende in campo nel corso della manifestazione, chiuso nel ruolo da Giannini, Berti e Ancelotti nonché dal compagno di squadra in bianconero De Agostini. Marocchi esce definitivamente dal giro azzurro dopo che a Vicini subentra Arrigo Sacchi. La sua ultima partita in nazionale risale al 13 febbraio 1991, a Terni, contro il Belgio (0-0). Dopo il ritiroTerminata l'attività agonistica, in un primo tempo abbandona il mondo del calcio per poi comunque tornarvi all'interno del Bologna dove ha rivestito più ruoli: osservatore, team manager, direttore generale e, dal 2006 fino a maggio del 2010,[6] responsabile tecnico del settore giovanile. Diventa poi commentatore tecnico per Sky Sport. StatistichePresenze e reti nei club
Cronologia presenze e reti in nazionale
PalmarèsClubCompetizioni nazionali
Competizioni internazionali
Onorificenze«Di iniziativa del presidente della Repubblica[8]»
— 1991 «3º classificato nel campionato mondiale (brevetto 1452)»
— 1990 «Campione italiano professionisti (brevetto 14628)»
— 1995 Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
|