La 51ª edizione dell'Esposizione Internazionale d'Arte si è svolta a Venezia dal 12 giugno al 6 novembre 2005, e ha presentato due diverse mostre: L'esperienza dell'arte, curata dalla spagnola María de Corral[N 1] e allestita ai Giardini, e Sempre un po' più lontano, curata dalla spagnola Rosa Martínez[N 2] e allestita all'Arsenale.[1]
È stata la prima edizione in cui le curatrici della manifestazione sono state due donne.[2]
Oltre alle due mostre internazionali sono state organizzate nel centro storico numerose mostre nazionali di quaranta diversi paesi e 31 eventi collaterali[3]. I visitatori delle due mostre principali sono stati 265.000, quelli delle mostre nazionali circa 370.000, mentre gli eventi collaterali hanno richiamato 280.000 spettatori.[2] Questa fu la prima volta che esposero all'interno del Padiglione Italia un selezionato gruppo di studenti dell'Accademia di Belle Arti di Venezia con il nome di "Temperaturambiante".
Biennale Arte 2005
La sezione L'esperienza dell'arte, curata da María de Corral, occupava le sale del Padiglione Italia nei Giardini e presentava le opere di 42 artisti che rappresentavano le tendenze artistiche a partire dal 1970.[4]
La sezione Sempre un po' più lontano, curata da Rosa Martínez, presentava alle Corderie e Artiglierie dell'Arsenale 49 artisti internazionali accomunati dal lavoro di ricerca nella contemporaneità che offrivano un panorama variegato delle tendenze più attuali.[4] Il titolo si ispirava a un ciclo di avventure di Corto Maltese scritto e disegnato da Hugo Pratt.[5]
Faceva parte della sezione l'installazione Your black horizon del danese Olafur Eliasson nell'isola di San Lazzaro degli Armeni.[6]
Sulla riva antistante l'ingresso dei Giardini era stata installata Mare verticale di Fabrizio Plessi, un totem tecnologico di acciaio e alluminio, altro 44 metri, già presentato all'Esposizione Universale di Hannover Expo 2000.[7]
Artisti invitati
Gli artisti invitati dalle curatrici della 51ª Esposizione internazionale sono stati 42 ai Giardini e 49 all'Arsenale:[4]
La 51ª Esposizione Internazionale d'Arte ha visto 70 partecipazioni nazionali[8] ed è stata la prima volta all'esposizione veneziana per l'Afghanistan, l'Albania, la Bielorussia e il Marocco.[9]
Per la Repubblica Popolare Cinese si è trattato della prima partecipazione ufficiale e il relativo Padiglione è stato realizzato nel Giardino delle Vergini, al termine dell'Arsenale.[10]
Young-Whan Bae, Yiso Bahc, Gimhongsok, Jin Ham, Choi Jeong-Hwa, Yeondoo Jung, Beom Kim, Sora Kim, Sungshic Moon, NAKION, Hein-Kuhn Oh, Kiwon Park, Jewyo Rhii, Park Sejin, Nakhee Sung
Palazzo Pisani, in calle de le Erbe, ha ospitato il primo Padiglione dell'Asia centrale che presentava le opere di artisti di tre repubbliche dell'Asia centrale ex sovietica.[11][12]
^L’edizione della 51ª Biennale di Venezia aveva suscitato un diffuso senso di perplessità quando fu reso noto che, per decisione dell'organizzazione ufficiale, il Padiglione Italia non avrebbe ospitato nessun artista italiano.
Come reazione alla scarsa considerazione mostrata nei confronti dell'arte italiana nacque l'iniziativa che portò alla realizzazione di un padiglione italiano esterno; gli artisti operanti in Italia, chiamati a partecipare con un lavoro il cui unico vincolo era la misura 13x17 cm, risposero all'iniziativa con una mostra che nel corso degli anni divenne itinerante e produsse un catalogo. Dal 2008 l'intera raccolta è proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna come Donazione Blanchaert.