Isola Stolbovoj
L'isola Stolbovoj (in russo Столбовой остров; in italiano "isola Pilastro")[1] fa parte del gruppo delle Ljachov, nell'arcipelago della Nuova Siberia, situato nell'(Oceano Artico). Amministrativamente appartiene al Bulunskij ulus della Repubblica autonoma di Sacha-Jacuzia. GeografiaStolbovoj è la più occidentale delle Ljachov, 120 km[2] a est del resto del gruppo. È situata 184 km[2] a nord della terraferma e 100 km[2] a sud-ovest dell'isola Kotel'nyj nel gruppo delle Anžu. L'isola ha una forma allungata che si estende da nord-ovest a sud-est per circa 42 km e una larghezza di 10 km.[2] La sua superficie è di 350,4 km²,[3] il punto culminante si situa a 222 m s.l.m. nella parte centro-meridionale, e ha uno sviluppo costiero di 104,8 km.[3] GeologiaStolbovoj è costituita da rocce sedimentarie tettonicamente deformate, accumulatesi durante il tardo Giurassico e l'inizio del Cretaceo. Si tratta principalmente di torbiditi contenenti fossili di bivalvi marini, composte da strati di siltite e argillite. Queste rocce sono state piegate in strutture sinclinali, fortemente fagliate, e frapposte a piccoli dicchi di quarzo-diorite. FloraIl terreno dell'isola è coperto da distese di erbe crittogame, come muschi, licheni, epatiche e altre erbe senza fiori. Carici, cespugli nani e torbiere coprono invece il territorio per il 2-40%. Spesso tutte queste piante crescono su un suolo a grana grossolana con sedimenti calcarei. StoriaNel 1690 Stolbovoj fu visitata dal figlio del nobile Maksim Muchoplëv. Tuttavia, egli non fu il primo a raggiungere l'isola. Muchoplëv «vi trovò molte croci, segno evidente che era già stata esplorata molto tempo prima dei marinai russi del 1690. All'inizio l'isola fu chiamata "Крестовый"[4] e appare nei disegni di S. Remezov del 1698.» Stolbovoj è stata riesplorata nell'anno 1800 dal navigatore russo Jakov Sannikov. Note
Voci correlateAltri progetti
|