Inno nazionale dell'InghilterraL'inno britannico God Save the King non è mai stato adottato de iure ma è pacificamente riconosciuto anche dalle istituzioni del Regno Unito[1] come inno nazionale. A differenza di altre nazioni costitutive del Regno, l'Inghilterra non possiede un proprio inno nazionale de facto distinto dall'inno britannico, e impiega generalmente quest'ultimo. Ciò è dovuto alla secolare identificazione tra l'Inghilterra e il Regno Unito nella sua interezza,[2] che, se non ha precluso il mantenimento di alcuni simboli nazionali propriamente inglesi (ad esempio la bandiera o lo stemma, confluiti rispettivamente nella Union Jack e nello stemma reale britannico), ha però impedito l'affermazione di altri (ad esempio il costume tradizionale). L'inno nazionale dell'Inghilterra, perciò, viene alternativamente identificato - anche dagli stessi inglesi[3] - in God Save the King[4] o ritenuto inesistente.[2][3] Poiché le nazioni del Regno Unito si trovano distinte e contrapposte in contesti che, come lo sport, richiedono l'esecuzione di un inno nazionale, è periodicamente avvertita l'esigenza di un inno nazionale inglese diverso dall'inno britannico.[2] Ciò ha condotto nel 2016 anche a una discussione parlamentare sulla proposta di adozione di un inno autonomo.[5] Alcuni brani comunemente considerati rappresentativi dell'Inghilterra[6] sono stati impiegati, senza che nessuno si sia mai affermato sugli altri, negli eventi sportivi: è il caso di Land of Hope and Glory, usata dall'Inghilterra ai Giochi del Commonwealth[2] fino all'edizione 2006 e di Jerusalem, adottata per la stessa competizione nel 2010.[5] Note
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