Governo Pellegrini
Il Governo Pellegrini è stato il secondo governo della VII Legislatura della Repubblica Slovacca. È succeduto al Governo Fico III. StoriaLa fine del Governo Fico IIIIn seguito al duplice assassinio del giornalista Ján Kuciak e della fidanzata Martina Kušnírová avvenuto il 22 febbraio 2013 il Governo Fico III è entrato in crisi. Il giornalista, prima dell'omicidio, stava lavorando su una possibile connessione tra il governo slovacco e la 'Ndrangheta.[1] Precedentemente aveva scritto su presunte frodi fiscali tra noti uomini d'affari ed il partito politico Direzione - Socialdemocrazia (Smer-SD) del Primo Ministro Robert Fico ed in particolare sul Ministro dell'Interno Robert Kaliňák e quello delle Finanze Ján Pociatek. In aggiunta a queste indagini le sue attenzioni si erano concentrate sull'imprenditore Marian Kocner, accusato di frode ed evasione fiscale, ma il cui caso è stato in seguito archiviato dalla magistratura nel 2017.[2][3] Il 28 febbraio il sito Aktuality.sk ha pubblicato l'ultimo articolo incompleto di Kuciak che riguardava delle attività collaborative tra Viliam Jasaň, Segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale slovacca e Mária Trošková, ex modella ed Assistente personale del Primo Ministro Fico con l'organizzazione criminale italiana. Entrambi hanno rassegnato le dimissioni e poco dopo è toccato anche al Ministro della Cultura Marek Maďarič.[2][3] In seguito il ministro dell'Interno Robert Kaliňák è stato travolto dalle proteste di piazza, accusato di aver mentito sui rapporti del Governo con i criminali della 'Ndrangheta, sospettati, arrestati e poi rilasciati, di avere avuto un ruolo nell'omicidio Kuciak[4]. La situazione ha portato il partito di Most-Híd, uno dei tre partiti componenti la coalizione di governo, a richiedere nuove elezioni nel caso in cui Rober Fico non avesse proposto un rimpasto di governo. Il primo ministro Robert Fico ha quindi optato per dare le dimissioni.[5][6] L'affidamento dell'incarico a Peter PellegriniIl 16 marzo 2018 il Presidente della Repubblica Andrej Kiska ha affidato a Peter Pellegrini, vice primo ministro del Governo Fico III, l'incarico di formare un nuovo Governo.[7] L'opposizione ha criticato la scelta poiché la figura di Peter Pellegrini era considerata troppo vicina a Robert Fico. Intanto si sono svolte diverse proteste di piazza in tutta la Slovacchia per invocare nuove elezioni.[8] Il 20 marzo 2018 il Presidente Andrej Kiska ha respinto una prima richiesta del primo ministro designato di formare un nuovo governo, formulando specifiche riserve sulla proposta dei ministri.[9] Quindi ha chiesto a Pellegrini di proporre una nuova lista di nomine di membri del governo.[9] Il 22 marzo 2018 Peter Pellegrini ha proposto una nuova lista di ministri e ha ottenuto l'incarico dal presidente Andrej Kiska.[10] L'incarico di ministro dell’Interno è stato affidato a Tomáš Drucker, politicamente indipendente, scelto dal Pellegrini per la sua imparzialità, con lo scopo (richiesto dal presidente Kiska) di garantire la regolarità dell'indagine sulla morte di Ján Kuciak.[10] Il 21 marzo 2020 al governo Pellegrini succede il governo Matovič, sostenuto dalla nuova maggioranza uscita dalle Elezioni parlamentari del 2020. Composizione
Note
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