Governo Ciolacu II
Il Governo Ciolacu II è il ventottesimo esecutivo della Romania dalla rivoluzione romena del 1989 ed il primo della X legislatura, in carica dal 23 dicembre 2024. StoriaFormazioneIn seguito al complicato quadro politico emerso dalle elezioni parlamentari, che ha visto l’ascesa (seppur non sufficiente) di vari partiti politici euroscettici e di estrema destra (AUR, SOS RO e POT) a discapito dei classici partiti europeisti e più moderati (PSD, PNL, USR e UDMR)[1] ed anche il successivo annullamento per intero, da parte della Corte costituzionale, delle controverse elezioni presidenziali dello stesso anno[2], per il paese è iniziato un incerto periodo post-elettorale, caratterizzato da dubbi ed incertezze in tutto il processo di formazione. In tale contesto, dunque, constatato l’esito complesso del voto e consce della volontà, ribadita anche dal Presidente, di mantenere il paese in un’ottica euro-atlantica, tutte le forze parlamentari europeiste si sono presto accordate per la formazione di una coesa maggioranza di larghe intese, iniziando dunque le negoziazioni in data 11 dicembre.[3] Il 19 dicembre, tuttavia, il Partito Social Democratico (PSD) del Primo ministro uscente Marcel Ciolacu, ha improvvisamente abbandonato le trattative senza spiegazioni (sebbene forse per alcuni dissidi con l’Unione Salvate la Romania (USR) sulle modalità di riduzione del deficit e del debito pubblico), portando così sul paese una ancor più forte incertezza politica (nonostante il PSD si fosse comunque mostrato disposto a sostenere temporaneamente un governo, probabilmente di minoranza, di centro-destra ed europeista).[4] Alla fine, anche grazie alle contingenze della delicata situazione ed alla persuasiva spinta del Presidente, Klaus Iohannis, il PSD è rientrato nella coalizione di governo (giunta quindi alla fine delle negoziazioni), forte del mandato di formazione di un nuovo esecutivo conferito al leader di quest’ultimo, sebbene ciò abbia portato all’immediata uscita dell’USR che, salvo casi particolari precedentemente concordati, sarebbe rimasto all’opposizione.[5] In virtù di ciò, dunque, il 23 dicembre, presentata al Presidente ed approvata la futura squadra di governo, l’esecutivo è potuto entrare ufficialmente in carica[6], ricevendo contestualmente, poco dopo, la fiducia da parte del Parlamento della Romania in seduta plenaria con ben 240 voti favorevoli su 465 membri.[7] Sostegno parlamentareIl governo Ciolacu II è sostenuto da una coalizione formata dal Partito Social Democratico (centro-sinistra), dal Partito Nazionale Liberale (centro-destra) e dall’Unione Democratica Magiara di Romania (centro-destra, tutelante la minoranza ungherese). Al momento dell'investitura la maggioranza disponeva di 157 deputati su 331 (pari al 47,43% dei seggi alla Camera dei deputati della Romania), più 19 in appoggio esterno (pari al 5,74% dei seggi) e di 68 senatori su 136 (pari al 50,00%) dei seggi al Senato della Romania). Al momento del voto di fiducia del 23 dicembre 2024, il sostegno parlamentare al governo si poteva riassumere come segue:
ComposizioneIl Governo è formato da 18 ministri (compreso il Primo ministro). Partito Social Democratico (PSD) Partito Nazionale Liberale (PNL) Unione Democratica Magiara di Romania (UDMR) Politiche e provvedimenti principaliNoteEsplicative
Bibliografiche
|