Giovanni Battista Bagalà Blasini
Giovanni Battista Bagalà Blasini (Livorno, 6 aprile 1803 – Livorno, 2 marzo 1884) è stato un vescovo cattolico italiano. BiografiaNato a Livorno il 6 aprile 1803, da famiglia di origine calabrese, Bagalà, cognome al quale aggiunse nel 1827 quello della madre, Maria Bernardina Blasini.[1] Nel 1836 ottenne l'ammissione alla nobiltà.[1] Ordinato sacerdote per la diocesi di Livorno, studiò lettere e filosofia presso la scuola dei padri barnabiti, e successivamente frequentò l'Università di Pisa, dove si laureò con lode in diritto civile e canonico e anche in teologia.[2][3] Fu nominato vicario generale di monsignor Girolamo Gavi e canonico della cattedrale di Livorno.[2] Il 12 maggio 1868 venne nominato vescovo titolare di Cidonia. Durante la vecchiaia si trasferì in Maremma, essendo stato nominato vescovo di Grosseto il 3 aprile 1876.[3] Tra le sue maggiori opere a Grosseto sono da ricordare l'ampliamento del palazzo vescovile e il restauro della chiesa di San Francesco, nonché dell'abbellimento degli interni della cattedrale di San Lorenzo.[2][3] Inoltre rinvigorì i servizi dell'ospedale della Misericordia di Grosseto con la venuta delle suore volontarie di San Vincenzo.[2][3] Morì a Livorno il 2 marzo 1884; gli succedette Bernardino Caldaioli, suo collaboratore negli ultimi anni del suo episcopato.[2] Per suo volere, come riportato sul testamento, tutti i suoi beni furono donati alla Chiesa, spartiti tra la diocesi di Grosseto e quella di Livorno.[2][3] Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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