Geremia I di Costantinopoli
Geremia I (in greco Ιερεμίας Α΄?; Zitsa, ... – Vraca, 13 gennaio 1546) è stato un arcivescovo ortodosso greco, patriarca ecumenico di Costantinopoli per due volte: dal 1522 al 1524 e dal 1525 fino al giorno della sua morte[1]. BiografiaGeremia era originario di Zitsa in Epiro[2] e non ricevette un'istruzione[3]. Divenne arcivescovo di Sofia nel o prima dell'anno 1513[4]. Il 31 dicembre 1522 venne eletto patriarca di Costantinopoli[5]. Poco dopo la sua elezione, viaggiò a Cipro, in Egitto, nel Sinai e in Palestina. Durante la sua permanenza a Gerusalemme, il clero e i notabili di Costantinopoli lo deposero nell'aprile o nel maggio del 1524 ed elessero al suo posto il metropolita di Sozopol, Joannicus I. Geremia reagì alla propria deposizione e insieme ai patriarchi di Alessandria e di Antiochia, scomunicò il neoeletto patriarca di Costantinopoli[6]. Dopo la scomunica, Geremia riottenne la carica il 24 settembre 1525[1]. Nel 1537 Geremia ottenne il permesso dal sultano Solimano il Magnifico di fermare la conversione delle chiese in moschee a Costantinopoli, ma la decisione non fu confermata dai successori di Solimano[7]. Geremia morì il 13 gennaio 1546 nella città di Vraca, durante un viaggio in Valacchia. Note
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