Felice Leonardo
Felice Leonardo (Pietramelara, 9 marzo 1915 – Roccamonfina, 15 aprile 2015) è stato un vescovo cattolico italiano. BiografiaNasce a Pietramelara, in provincia di Caserta e diocesi di Teano-Calvi, il 9 marzo 1915. Formazione e ministero sacerdotaleDopo gli studi è ordinato presbitero il 24 luglio 1938 e gli viene affidata la parrocchia di san Giovanni Battista di Roccamonfina che guida durante i travagliati anni della seconda guerra mondiale e della battaglia di Montecassino. Dopo la guerra viene nominato rettore del seminario interdiocesano di Teano e "canonico teologo" della cattedrale[1]. Ministero episcopaleIl 22 luglio 1957 papa Pio XII lo nomina vescovo di Telese o Cerreto; riceve l'ordinazione episcopale il 29 settembre successivo nella cattedrale di Teano dal cardinale Adeodato Piazza, co-consacranti il vescovo Matteo Guido Sperandeo e l'arcivescovo Giacomo Palombella. Il 19 ottobre prende possesso della diocesi; ad Amorosi, presso il ponte sul fiume Volturno, ha inizio un corteo di macchine che, dopo una tappa a Telese Terme, raggiunge Cerreto Sannita dove il nuovo vescovo è atteso da una grande folla[1]. Partecipa assiduamente alle sedute del Concilio Vaticano II tra il 1962 e il 1965, diventando poi delegato al lavoro della Conferenza Episcopale Beneventana. In sede regionale si dedica particolarmente alla pastorale della famiglia[2]. Negli anni 1960 organizza gli "Incontri Quaresimali del Giovedì" che hanno fra i relatori anche Oscar Luigi Scalfaro e Rosa Russo Iervolino. Promuove due pellegrinaggi diocesani della statua della Madonna delle Grazie, proclamata patrona della diocesi il 2 luglio 1964 assieme a sant'Antonio di Padova e, successivamente, a sant'Alfonso Maria de' Liguori[3]. Nel 1962 istituisce una parrocchia nella cattedrale di Cerreto Sannita, che migliora dotandola di un nuovo impianto elettrico, di un pavimento in marmo e di nuovi strumenti di amplificazione. Dopo il terremoto dell'Irpinia del 1980 si attiva per reperire nuovi finanziamenti da destinare alla ristrutturazione della cattedrale e di tutte le altre chiese della diocesi danneggiate[4]. Ristruttura radicalmente il seminario diocesano di Cerreto Sannita con il ricavato della vendita di alcuni beni immobili[5]. Il 19 novembre 1979 istituisce l'Istituto di Scienze Religiose che nel corso del tempo ha formato catechisti, animatori e alcune decine di docenti di religione[3]. Il 2 gennaio 1982 viene nominato amministratore apostolico della diocesi di Sant'Agata de' Goti per poi diventarne vescovo il 21 marzo 1984. Il 30 settembre 1986 la Congregazione per i vescovi, con il decreto Instantibus votis dispone l'unione delle due diocesi di Telese o Cerreto e Sant'Agata e gli assegna la guida della nuova diocesi con sede in Cerreto Sannita[1]. Il 9 marzo 1990, al compimento del settantacinquesimo anno di età, presenta la sua rinuncia al governo della diocesi; papa Giovanni Paolo II la accoglie il 20 luglio 1991[3]. Muore a Roccamonfina alle 22 del 15 aprile 2015 all'età di 100 anni: era il più anziano vescovo italiano vivente[6]. Dopo le esequie, presiedute il 17 aprile dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, viene tumulato nella cripta della cattedrale di Cerreto Sannita. Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
NoteBibliografia
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