Elena Arvigo nasce e cresce a Genova ed è considerata una delle più intense interpreti della scena contemporanea[3][4][5] e tra le esponenti più interessanti[6][7]del teatro indipendente italiano.[8][9][10][11][12][13][14]
Si forma come ballerina classica con Giannina Censi e frequenta il Liceo ginnasio Andrea D'Oria. A 17 anni appena compiuti si trasferisce a Ginevra per studiare alla Webster University e frequentare a Losanna l'École Rudra–Bejart. L'anno successivo vince una borsa di studio e si trasferisce a Londra, dove perfeziona i suoi studi di danza jazz al London Studio Centre e prosegue il percorso accademico alla Goldsmith University, frequentando corsi di Psicologia e Theatre Arts. Tornata in Italia nel 1996, viene ammessa al corso triennale (1996-1999) della scuola di recitazione[15] del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler.
Diplomata nel giugno 1999 all'Accademia del Piccolo Teatro, premio Hystrio alla Vocazione e ammessa all'École des Maîtres nello stesso anno, lavora intensamente come attrice di teatro, cinema e televisione negli anni seguenti. A teatro è diretta da registi italiani e stranieri quali Alvis Hermanis, Eimuntas Nekrošius, Jacques Lassalle, Jan Fabre e Valerio Binasco.
Dal 2010 ha cominciato a occuparsi di teatro non solo come interprete, ma anche come regista in regime di completa autoproduzione, occupandosi degli adattamenti, degli allestimenti e di ogni dettaglio riguardante la messa in scena dell'opera[18]. Per questo oggi non solo è considerata dalla critica una delle più intense interpreti della scena contemporanea[3], ma anche un'esponente tra le più impegnate del teatro indipendente italiano[8][9][10]. Caratteristica del suo teatro è la forte attenzione per le donne, con particolare attenzione per le autrici della drammaturgia contemporanea impegnate nella difesa dei diritti.[19] Nella stagione 2019 il Teatro di Roma le ha dedicato Trilogia Arvigo, un "ritratto d'artista" con una personale di tre spettacoli (4:48 Psychosis, Il dolore, Una ragazza lasciata a metà) presso il Teatro Torlonia.[20] Nello stesso anno, è stata nominata al premio Le Maschere del Teatro Italiano come migliore interprete di Monologo per 4:48 Psychosis di Sarah Kane. Nel 2021 prende parte al film La scuola cattolica di Stefani Mordini, tratto dal romanzo di Edoardo Albinati. Nel 2023, nuovamente candidata al premio Le maschere del teatro Italiano, vince con I Monologhi dell'Atomica come miglior interprete.
Teatro
Elena di Ghiannis Ritsos traduzione Nicola Crocetti, regia Elena Arvigo con Elena Arvigo e la partecipazione di Monica Santoro (flauto traverso e canto) produzione Teatro Out Off in collaborazione con Compagnia Elena Arvigo (2024)
Una Storia al contrario di Francesca de Sanctis, regia e interpretazione di Elena Arvigo (2023)
Soliloqui poetici del Mito "Le altre eroine" (monologo), tratto da Quarta Dimensione di Ghiannis Ritsos, adattamento e regia di Elena Arvigo[22] (2020)
Marta mia non domandarmi (monologo) di Katia Ippaso, regia di Arturo Armone Caruso, Napoli Teatro festival produzione Nido di ragno (2019/20/21/22/24)
La metafisica della bellezza - lettere dalle case chiuse di Lina Merlin (monologo), progetto, elaborazione, drammaturgia e regia Elena Arvigo (2018/19/20/21)
Una ragazza lasciata a metà (monologo), dal romanzo di Eimear McBride, regia di Elena Arvigo (2017/18/19)[28]
L'Imperatore della Sconfitta /The Emperor of Loss) di Jan Fabre, adattamento e regia di Elena Arvigo (2017/2018)[29]
Illusions di Giuseppe Fraccaro, regia Stefano Florio e Stefano Pento (2010)
Premi e nomination
2023 – Premio Le Maschere Del Teatro Italiano – "Miglior interprete di monologo" per lo spettacolo “I Monologhi dell'Atomica", scritto e diretto da Elena Arvigo.
2019 - Nominata al premio Le Maschere del Teatro Italiano come Migliore Interprete di Monologo per 4:48 Psychosis di Sarah Kane diretto da Valentina Calvani.