Difesa Caro-Kann
La difesa Caro-Kann è una apertura di gioco semiaperto degli scacchi caratterizzata dalle mosse:
Pur essendo nota fin dal XVI secolo, trovò una prima formulazione teorica nel XIX secolo grazie allo scacchista inglese Horatio Caro, il quale svolse parte della sua attività in Germania, e a un giocatore di minore rilevanza, Markus Kann, di origine viennese[1]. Adottata da Szymon Winawer nel 1883, fu fatta conoscere e apprezzare da José Raúl Capablanca[1]. Al campionato del mondo del 1958 fra Vasilij Smyslov e Michail Botvinnik fu adoperata molto spesso e negli anni sessanta divenne di attualità[1]. In seguito viene adottata da molti grandi maestri: Anatolij Karpov l'ha impiegata molte volte contro Garri Kasparov per il match mondiale[1]. La difesa Caro-Kann risulta essere la quarta più giocata contro 1.e4 dopo la difesa siciliana, la spinta 1...e5 e la difesa francese[1]. StrategiaL'idea base di questa difesa è la spinta in d5, analogamente alla difesa francese, sostenuta in questo caso dal pedone c6. In questo modo, a differenza dell'altra apertura, si permette un libero sviluppo all'alfiere campochiaro del nero non bloccato fin dalla prima mossa da un pedone[1]. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che la spinta di liberazione in c5 non è attuabile con la stessa facilità con cui la si potrebbe fare nella difesa francese, a causa del tempo perso con c6; inoltre la stessa casa c6 non è accessibile a un cavallo che dovrà svilupparsi per lo più nella più passiva casa d7. Per questi motivi la difesa Caro-Kann è considerata un impianto solido, dove il Nero ha per lo più una posizione ristretta, con i pezzi disposti quasi sempre solo nelle sue prime tre traverse, ma senza debolezze e difficilmente attaccabile. È adatta a giocatori dallo stile posizionale che non hanno paura a giocare in posizioni passive. All'elaborazione teorica e pratica delle varianti hanno contribuito diversi scacchisti importanti, come Nimzowitsch, Tartakover, Capablanca e Flohr. Verso il 1935 il russo Panov elaborò un nuovo sistema, che dischiuse insospettate possibilità di gioco. Sulla base di questo indirizzo presero l'avvio nuove ricerche, specie da parte della scuola sovietica. Le varianti più giocate nella difesa Caro-Kann sono:
VariantiVariante dei due cavalli
Si origina dalle mosse
In questa variante il bianco non spinge immediatamente in d4, ma si riserva di decidere in futuro se eseguire la spinta d2-d3 o d2-d4. Il nero ha due continuazioni principali:
Variante del cambio
Caratterizzata da
La variante del cambio è una variante considerata non molto pericolosa per il nero. Per un breve periodo negli anni '60 del secolo scorso venne riportata in auge da Fischer. In questa variante il bianco cercherà un gioco di pezzi al centro mentre il nero ha un chiaro piano di gioco basato sull'attacco di minoranza sull'ala di donna. Uno svolgimento tipico può essere 4. ... Cc6 5. c3 Cf6 6. Af4 Ag4 7. Db3 Dd7 8. Cd2 e6 9. Cgf3 Axf3 10. Cxf3 Ad6 11. Axd6 Dxd6 12. 0-0 0-0 13. Tae1 Tab8 14. Ce5 b5 con gioco pari. Attacco Panov-Botvinnik
Si arriva a questa variante dalle mosse
Con l'attacco Panov-Botvinnik (o semplicemente Panov) il Bianco mette immediatamente sotto pressione il centro nero, cercando di creare una posizione sbilanciata, accettando la possibilità di ottenere una struttura di pedoni che preveda il pedone d4 isolato, cosa che darebbe un maggiore dinamismo e la possibilità di prendere l'iniziativa nel mediogioco, ma che si rivelerebbe una rilevante debolezza in finale. In questa linea di gioco non è infrequente entrare in posizioni che possono essere raggiunte anche dal gambetto di donna e dalla difesa nimzo-indiana. Nella variante principale il gioco prosegue con 4. ... Cf6 5. Cc3 e6 6. Cf3 Ab4 7. cxd5 Cxd5 8. Ad2 Cc6 9. Ad3 0-0 10. 0-0 Ae7 con gioco pari. Attacco Panov acceleratoIl bianco contrattacca immediatamente con 2. c4:
L'idea è di indebolire la struttura del nero, aprendo le colonne d e c, catturando il pedone d5 e sviluppando il cavallo in c3. Dopo la più comune 2. ...d5, possono seguire le seguenti continuazioni che portano ad uno scambio equo di pedoni e gioco pari:
Alternative a 2. ...d5 sono 2. ...e5 e 2. ...e6. Variante di spinta
Con questa spinta il Bianco chiude il centro, guadagnando spazio e ponendo le basi per una pericolosa iniziativa sul lato di Re, analogamente a quanto avviene in molte varianti aggressive della difesa francese, con in più il vantaggio che la classica spinta di rottura in c5 (per minare il centro Bianco) qui costerebbe un tempo. D'altra parte con 3. ... Af5 il Nero si ritrova con un alfiere attivo che, a differenza della difesa francese, può entrare subito in mischia. Nelle varianti più taglienti il Bianco gioca 4. Cc3 (impedendo Ae4) per infastidire successivamente l'Alfiere del Nero con le spinte di pedone g4 ed h4. Il Nero deve giocare con energia e attenzione per non cadere in posizioni passive. Un seguito potrebbe essere 4. ... e6 5. g4 Ag6 6. h4 h5 con gioco complesso. Variante aperta
Si origina da
La variante aperta è forse la più giocata tra le varianti citate sopra. Il nero liquida parzialmente il gioco al centro per impostare un sistema solido, chiuso, senza debolezze in cui siano i suoi pezzi e non i pedoni a controllare il settore centrale, riservandosi di giocare al centro in seguito in circostanze più favorevoli mediante le spinte c6-c5 e/o e7-e5.
4. ... Af5
In questa variante, che è la linea classica, adottata per la prima volta da Capablanca (per questo chiamata anche variante Capablanca in alcuni testi[2], il Nero mette immediatamente sotto pressione il cavallo centrale del Bianco sviluppando un pezzo leggero. Solitamente il gioco prosegue con:
Il Bianco cercherà di guadagnare spazio sul lato di re. Questo può essere contrastato anche dalla presenza dell'alfiere campochiaro del Nero ben posizionato sulla diagonale b1-h7. Per questo motivo quasi sempre in questa variante il bianco cambia l'alfiere avversario con la manovra Af1-d3, anche se il cambio dei pezzi in generale può essere favorevole al giocatore che si difende (in questo caso il Nero), sia perché alleggerisce la posizione, sia perché il Nero tenderà a posizionare i suoi pedoni su casa bianca. 4. ... Cf6
A differenza di 4. ... Af5, in questa variante il Nero, nota come variante Steinitz-Bronstein, mette sotto pressione il Ce4 con il cavallo, rendendosi anche disponibile a rovinare la propria struttura pedonale dopo la naturale 5. Cxf6. Il nero ha due alternative:
La cattura verso il centro 5. ... gxf6 è più lenta, ma più solida, mentre la cattura 5. ... exf6 può portare a un finale difficile, ma a un mediogioco dove il Nero non è certamente in ritardo di sviluppo e ha le colonne centrali aperte a disposizione. 4. ... Cd7
Questa variante fu giocata per la prima volta da Aaron Nimzowitsch contro Smorodskij in Russia nel 1914 e per questo in alcuni testi è chiamata variante Nimzowitsch, mentre in altri testi viene detta variante Smyslov. In anni più recenti è diventata uno dei punti di forza del campione Anatolij Karpov, per cui in altri testi ancora è detta variante Karpov.[3] Essa in realtà tradisce lo spirito strategico della difesa in quanto l'alfiere di donna (Ac8) potrà avere difficoltà ad essere sviluppato. Per esempio dopo 5. Ac4 Cf6 6. Cg5, il Nero è praticamente costretto a giocare 6. ... e6, "murando" così il proprio alfiere campochiaro. Spesso però il nero adotta un impianto cosiddetto a riccio, dove tutti i pezzi sono sviluppati sulle prime tre traverse, i pedoni in c6 ed e6, i cavalli in f6 e d7, mettendosi in una posizione ristretta ma molto difficile da espugnare e preparando un violento controgioco in cui i pezzi possano uscire come molle a seguito delle spinte di liberazione in c5 o e5 effettuate al momento opportuno. Una strategia adatta a giocatori che non temono di finire in posizione passiva e che amano manovrare per linee interne. In questo tipo di posizioni il fatto che l'alfiere sia in c8 potrebbe non essere rilevante, a patto che il nero sia in grado di imbastire un controgioco al momento opportuno. Attacco Hillbilly
L'attacco Hillbilly (chiamato talvolta in italiano attacco del montanaro) è una variante minore, viene spesso giocata dal Bianco nelle partite blitz e bullet per sorprendere l'avversario, meno in quelle a tempo lungo, perché il Bianco si apre al contrattacco del Nero sul proprio Alfiere e perde un tempo fin dalle prime mosse. È caratterizzata dalle mosse 1.e4 c5 2.Ac4. Se il Nero alla seconda mossa gioca 2...e5, si traspone in una partita di Alfiere-contrattacco Philidor. Attacco EuweVariazione GoldmanVariante Fantasy
La variante Fantasy, in passato nota come variante Tartakower o variante Maroçzy, è definita dalla sequenza
e, come si può vedere, assomiglia in qualche modo al gambetto Blackmar-Diemer. La mossa 3...e6 è probabilmente la risposta più solida, preparandosi a sfruttare le case scure tramite ...c5, anche se 3...g6 sia stata provata da Yasser Seirawan. Il GM Lars Schandorff e il GM Sam Shankland preferiscono entrambi 3...dxe4 4.fxe4 e5 5.Cf3 Ag4 6.Ac4 Cd7 7.0-0 Cgf6 8.c3 Ad6 con un gioco più violento e aperto ad ogni risultato, sebbene la teoria recente suggerisca che 7.c3! è più critico, dando un piccolo vantaggio oggettivo al Bianco. Interessante, anche se probabilmente insufficiente, è 3...e5. Questa ultima è nota come variante Twisted Fantasy e punta a sfruttare i punti deboli del Bianco sulla diagonale a7-g1, un'idea simile a 3...Db6, una variazione sostenuta da Baadur Jobava. Correlati alla variante fantasy sono i gambetti 1.e4 c6 2.d4 d5 3.Nc3 dxe4 4.f3, originati da Sir Stuart Milner-Barry, e 1.e4 c6 2.d4 d5 3.Nc3 dxe4 4.Bc4 Nf6 5.f3 (von Hennig). Gambetto Ulysses
Una rischiosa alternativa per il Bianco per rompere fin dalle prime mosse la difesa del Nero è di uscire già alla terza mossa con 3.Cf3, lasciando però in presa in pedone in e4 e cercando di riprenderlo più avanti nella partita. Dopo la normale presa del Nero con 3...dxe4, il Bianco può muovere il Cavallo con 4.Ce5 o 4.Cg5. Questa seconda scelta dà origine al rischioso gambetto Ulysses. La sequenza che lo caratterizza è:
a cui segue la più normale continuazione
L’idea del gambetto è simile a quella della linea principale della variante Karpov, tranne che qui è il Cavallo ad arrivare in g5. Per il Nero una possibile alternativa è 4.. Af5 è sensata; il Bianco può rispondere con
che può continuare con
Sistema Gurgenidze
Con questa variante il Nero gioca 3...g6 e si prepara a fianchettare l'Alfiere in g7 per mettere pressione al pedone del Bianco in d4. Dopo 4.Cf3 Ag7 il Bianco normalmente gioca 5.h3 per prevenire la fastidiosa inchiodatura 4...Ag4. Questa variazione, giocata dal Grande Maestro georgiano Bukhuti Gurgenidze, portò alla crescita in popolarità della variante moderna negli anni '70 del secolo passato, perché con 3.Cd2 la mossa del Nero 3...g6 viene contrastata da 4.c3, creando una catena di pedoni su case scure che bloccano l'uscita dell'Alfiere Nero.[5][6] Gambetto von Henning
Per questo gambetto, utilizzato per primo dallo scacchista tedesco Friedrich von Henning, il Bianco segue la linea principale della difesa Caro-Kann fino alla terza mossa, per poi deviare e muovere l'Alfiere delle case chiare in c4, così da attaccare da subito la debole casa f7 del Nero, al costo di un pedone. Il gambetto è caratterizzato dalle mosse
La continuazione normale è la seguente
e in questa posizione il Bianco, anche se sotto di un pedone, ha una posizione di assoluto vantaggio e, soprattutto, è in vantaggio nello sviluppo dei pezzi. Ora il Nero deve fare molta attenzione, perché in questa posizione la mossa più normale per un giocatore agli inizi è 6...Ag4, bloccando il Cavallo avversario ed attaccando a raggi X la Donna. Il Bianco risponde con 7.Ce5, minacciando il matto in f7 con l'Alfiere. Per questo motivo il Nero non può prendere la Donna, ma deve portare indietro il proprio Alfiere con 7...Ae6.
La partita può continuare con
Come si può vedere, la posizione del Bianco è particolarmente vantaggiosa: i suoi pezzi sono sviluppati e sta occupando buona part della scacchiera, al contrario il Nero ha solo un pezzo sviluppato, ha due pedoni doppiati sulla colonna e, il suo Alfiere delle case scure è bloccati dai suoi stessi pedoni e il Cavallo in c1 non ha libera al momento la sua casa naturale c6. MiniaturaUna testimonianza dei pericoli nei quali può incorrere il nero in caso di gioco avventato si può vedere in questa famosa miniatura. Michail Botvinnik - Rudolf Spielmann (Mosca 1935) 1.c4 c6 2.e4 d5 3.exd5 cxd5 4.d4 Cf6 5.Cc3 Cc6 6.Ag5 Db6 7.cxd5 Dxb2 8.Tc1 Cb4 9.Ca4 Dxa2 10.Ac4 Ag4 11.Cf3 Axf3 12.gxf3 1-0 Codici ECO
NoteBibliografia
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