Celico
Celico (Cylikon in greco bizantino) è un comune italiano di 2 510 abitanti[1] della provincia di Cosenza ai piedi del monte Serra Stella (1.813 m) nella Sila. Il centro urbano si trova a 750 m s.l.m. mentre il punto edificato più alto è la frazione di Manneto che si trova tra 800 e 825 metri di altitudine. Numerose sono le località montane situate nel comune di Celico, tra le quali: Fago del Soldato (m 1450 s.l.m.), Lagarò (m 1154 s.l.m.), Salerni (m 1237 s.l.m.), nonché il valico di Monte Scuro (m 1618 s.l.m.), dal quale, attraverso un percorso di 13 km, è possibile raggiungere il monte Botte Donato (m 1928 s.l.m.), massima cima della Sila. Il territorio comunale presenta un profilo altimetrico con quota minima di m 400 s.l.m. e massima di 1684.[senza fonte] StoriaFaceva parte dell'antica Universitas Casalium. Nella prima metà del XII sec. diede i natali a Gioacchino da Fiore. Nel 1600 divenne signore feudale il Granduca di Toscana e tra il 1644 e il 1647 Celico fu sede di un governatore scacciato poi da una rivolta popolare.[3] Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, 5 profughi ebrei (tra cui una famiglia austriaca con una bambina) furono confinati in soggiorno coatto a Celico. Furono tutti liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943.[4] SimboliLo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 ottobre 2005.[5]
«Di azzurro, all'arcangelo Michele in maestà, la testa inclinata in sbarra, il viso, le braccia, le gambe di carnagione, capelluto d'oro, le ali di argento, la corazza dello stesso, la corta tunica di verde, gli stivali d'oro, munito di manto a guisa di grande sciarpa, avvolgente il braccio sinistro e svolazzante a destra, di rosso, la corazza ornata dal balteo d'oro scendente dalla spalla destra al fianco sinistro, l'Arcangelo tenente con la mano destra alzata la spada di argento, posta in banda alzata, con la punta all'ingiù, con la mano sinistra la bilancia di due coppe d'oro, l'Arcangelo calpestante con il piede sinistro la testa del diavolo prono, posto in banda, la testa all'ingiù, il viso, il collo, il dorso, le braccia di carnagione, dalla cintola in giù serpentiforme di verde, le ali di pipistrello, dello stesso, capelluto e barbuto di nero, il diavolo sostenuto dal colle centrale del monte alla tedesca di tre colli, di verde, esso monte infiammato di rosso, fondato in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»
«Drappo di bianco con la bordatura di azzurro…» SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[6] Infrastrutture e trasportiIl comune è interessato dalle seguenti direttrici stradali: Amministrazione
Nel cinema e nei mediaCelico è citato nel film su Gioacchino da Fiore Il Monaco che vinse l'Apocalisse di Jordan River. Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia