Casa degli artisti
La Casa degli Artisti è un edificio storico di Milano situato in Via Tommaso da Cazzaniga, corso Giuseppe Garibaldi al civico 89/A. StoriaDalle origini al restauroCasa degli Artisti fu progettata nel 1909 su iniziativa della famiglia Bogani per ospitare ateliers d'arte per scenografi, scultori, pittori e fotografi. Alla fine degli anni '30 l'edificio fu espropriato dal Comune di Milano per attuare un intervento di riqualificazione delle case adiacenti e del quartiere di Brera[1]. Lo scoppio della seconda guerra mondiale bloccò i lavori e il progetto venne accantonato. Anche nel dopoguerra Casa degli Artisti ospitò numerosi creativi, fino a ricevere un nuovo rilancio culturale nel 1978 con il sostegno di importanti artisti milanesi come Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa, e la critica e storica dell'arte Jole De Sanna. L'intento di questo nuovo progetto, anch'esso chiamato Casa degli Artisti, era di essere incubatore di nuove giovani ricerche e si adoperò con diverse manifestazioni pubbliche per rivendicare maggiore attenzione per l'arte e la cultura come patrimonio pubblico. Così reclamò nel 1994 con successo il restauro de I bagni misteriosi di Giorgio De Chirico, oggi depositati al Museo del Novecento. La Casa espose al suo interno il lavoro delle giovani generazioni, allacciò relazioni con altri spazi non profit e cercò di promuovere innumerevoli incontri a carattere divulgativo sulla teoria dell'arte, come estensione e approfondimento delle ricerche accademiche. A partire dal 1988 una parte del piano terra viene occupata da Csoa Garibaldi, mentre negli altri spazi della Casa continuano ad operare gruppi di artisti, artigiani e liutai. La Casa viene sgomberata nel 2007 e messa in sicurezza a causa delle condizioni di precarietà strutturale in cui versava.[2][3] Nel 2015, grazie al Municipio 1 di Milano, è iniziata la ristrutturazione che è stata affidata alla società La Ducale SpA del Gruppo Tecnocasa, a scomputo degli oneri di urbanizzazione relativi alla costruzione del condominio privato di Corso Garibaldi 95. Il recupero della Casa, operato sotto la direzione di Arassociati e degli architetti Aldo Fontana e Tanja Bekjarova, ha visto un intervento più consistente sulle facciate esterne e un approccio più filologico negli interni, dove sono stati mantenuti i mattoni a vista e le originali strutture in cemento armato su indicazioni della Soprintendenza.[4] Casa degli Artisti oggiIn seguito all’aggiudicazione del bando di gestione dell’immobile, indetto dal Municipio 1 del Comune di Milano, è stata costituita un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) – Casa degli Artisti composta da cinque realtà no profit: ZONA K, That’s Contemporary, Atelier Spazio XPO’, NIC Nuove Imprese Culturali e Centro Itard Lombardia, con Future Fond, come partner esterno.[3][4] A seguito di importanti lavori di restauro, la Casa degli Artisti è nuovamente inaugurata il 1º febbraio 2020[5][6] in contemporanea con il giardino adiacente dedicato a Pippa Bacca. Ancora oggi Casa degli Artisti mantiene la sua funzione originale, difatti è un luogo di incontro, creazione e riflessione per sostenere la pratica degli artisti che opera come centro di residenza, produzione e fruizione aperto alla città. L’edificio restaurato si sviluppa per 1250 m² su tre piani e conta 11 atelier destinati al lavoro degli artisti, uno spazio espositivo al pianterreno aperto al pubblico, un bistrot, uno spazio esterno affacciato sul verde.[3]
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