Si tratta di faleneeteroneure appartenenti ai Ditrysia, di dimensione media o grande, con abitudini tendenzialmente notturne o crepuscolari, e solitamente robuste e dotate di buona capacità di volo. Il torace e l'addome appaiono spesso ricoperti da una fitta peluria. Il dimorfismo sessuale può essere anche macroscopico, e interessare sia la forma e il colore delle ali, sia altre strutture anatomiche, come ad esempio le antenne, che possono essere più frequentemente pettinate o bipettinate negli esemplari di sesso maschile. Una caratteristica alquanto diffusa è rappresentata dalla riduzione o assenza di diverse strutture immaginali, quali ad esempio le appendici boccali.[3][7]
La superfamiglia, che rivela forti affinità con i Lasiocampoidea e i Mimallonoidea, risulta essere certamente monofiletica, sulla base di quattro caratteri autapomorfici, che si possono così riassumere: 1) procoxe fuse anteriormente tra loro nella larva di ultima età; 2) sull'ottavo somiteaddominale, setola dorsale D1 sorretta da una protuberanza mesodorsale (di solito uno scolus); 3) ala anteriore con Rs1+Rs2 vicina e parallela a Rs3+Rs4, o addirittura fusa con essa; 4) nel genitale maschile, posizione modificata dei "muscoli 4".[8] Va specificato che l'assenza del primo carattere negli Apatelodidae e in alcuni Eupterotidae,[9] così come l'assenza del secondo carattere negli Eupterotidae stessi e in pochi altri gruppi (Apatelodidae), è da considerarsi un'evoluzione secondaria.[3][7]
Le antenne possono essere bi-, tri- o quadripettinate, con la sola eccezione degli Sphingidae, nei quali subiscono modificazioni secondarie; in quest'ultima famiglia, si possono osservare antenne filiformi, con apice uncinato, ma anche antenne clavate simili a quelle dei Papilionoidea.[3][7]
Le appendici boccali sono solitamente ridotte oppure del tutto assenti, seppur con diverse eccezioni. I palpi mascellari sono spesso vestigiali, mentre quelli labiali possono essere da ridotti a molto sviluppati e ascendenti. La spirotromba è di regola ridotta (ad esempio nei Bombycidae e negli Eupterotidae) o del tutto assente (molti Saturniidae), ma può essere ben sviluppata e superare anche diverse volte l'intera lunghezza del corpo, come nel caso degli Sphingidae appartenenti alla sottofamigliaSphinginae.[3][7]
Torace
Nel mesotorace, la coxa si articola in un meron e un epimeron, uniti da una linea di giunzione lunga o abbastanza lunga. Il metascuto è diviso in parte o completamente in due sezioni in senso antero-posteriore. Non sono presenti organi timpanici toracici.[3][7]
Nell'ala anteriore, Sc è spesso unita per un tratto più o meno lungo con R1, o comunque corre parallela e molto ravvicinata a quest'ultima; i rami di Rs possono essere tutti liberi oppure essere uniti parzialmente o completamente in combinazioni differenti; in alcuni casi Rs1+Rs2 può costituire il margine anteriore di un'areola; M presenta di solito tre rami che corrono separatamente dal margine esterno della cellula discale fino al termen; CuA è presente con due rami mentre CuP è di regola assente o vestigiale; 1A+2A presenta di solito una biforcazione basale più o meno allungata, mentre 3A è assente.[3][7]
L'ala posteriore ha sempre una venulazione molto differente e più semplificata rispetto all'anteriore: la regione omerale può essere particolarmente sviluppata; Sc ed R1 sono di solito parzialmente o completamente fuse tra loro, e in alcuni casi anche con la porzione discale o postdiscale di Rs; i rami di Rs sono di regola ridotti a uno solo, che corre molto vicino e parallelo a Sc+R; sono presenti i tre rami di M e i due di CuA, mentre CuP è di norma assente o vestigiale; 1A+2A è di solito priva di biforcazione basale, mentre 3A può essere presente, ma con un percorso ridotto.[3][7]
Nell'accoppiamento alare, frenulum e retinaculum possono essere ben robusti e articolati, come in alcuni Sphingidae, ma di regola sono ridotti o completamente assenti, e si può avere un accoppiamento di tipo amplessiforme (ad es. negli Endromidae).[7] A differenza dei Lasiocampoidea, qui non si rileva la presenza di una spinarea. L'apice può essere falcato, come nel caso di alcuni Bombycidae e Saturniidae, ma più spesso è arrotondato.[3][7][10]
Nelle zampe, l'epifisi può essere fortemente ridotta, e talvolta assente, mentre la formula degli speroni tibiali può essere 0-2-4 (ad es. negli Eupterotidae), 0-2-2 (come negli Endromidae) o anche 0-2-3 (alcuni Saturniidae); le tibie possono avere spinule omogenee oppure di grandezza differente, o ancora esserne del tutto prive; la forma, il numero e la grandezza delle spine rette dai tarsomeri possono assumere valore tassonomico (vedere in proposito la chiave dicotomica proposta di seguito), così come la presenza e la struttura delle appendici rette dal pretarso, quali arolio, empodio, pulvilli, unghie e così via.[3][7]
Nell'apparato riproduttore maschile, uncus e gnathos possono essere ben sviluppati e talvolta anche bilobati, oppure essere del tutto assenti, a seconda del gruppo preso in considerazione; l'edeago può essere dotato di un coecum penis anche allungato, oltre che di uno o più cornuti disposti lungo la vesica.[3][7]
Nel genitale femminile, il corpus bursae può essere ridotto e privo di signum, ad esempio nei Carthaeidae, ma anche sviluppato e provvisto di robusti signa, come nel caso di alcuni Saturniidae e Sphingidae; anche la lunghezza del ductus bursae può variare notevolmente, come pure quella delle apofisi anteriori e posteriori.[3][7]
Uovo
L'uovo ha spesso una forma sferoidale, come in molti Sphingidae, oppure appiattita e pseudocilindrica, come negli Endromidae o nei Saturniidae, con un chorion relativamente liscio, sebbene negli Eupterotidae e nei Brahmaeidae sia frequente la forma verticale. Le uova vengono talvolta deposte in gran numero e in particolari formazioni costituite da più file ordinate, che possono essere molto caratteristiche.[3][7]
Larva
La larva possiede di regola setole primarie, più raramente secondarie (ad es. nei Bombycidae), ma l'aspetto macroscopico può essere riassunto in due tipologie diverse: il corpo può essere densamente rivestito di lunghi peli, come nel caso degli Anthelidae, Apatelodidae, Eupterotidae e alcuni Brahmaeidae, oppure può essere pressoché privo di peli evidenti, come nei Bombycidae, Carthaeidae, Endromidae, Saturniidae, Sphingidae e nella maggior parte dei Brahmaeidae; nel secondo caso, almeno nei primi stadi larvali, è frequente la presenza di un processo dorsale sull'VIII segmento addominale, oltre che di un paio di altre protuberanze (cornetti, scoli e così via) su alcuni o tutti i segmenti toracici. I peli possono essere urticanti[11] e in alcune specie gli scoli possono rilasciare sostanze più o meno tossiche, accumulate dal bruco con funzione difensiva.[12] Colorazioni sgargianti e aposematismi più o meno evidenti non sono rari, come nel caso di Carthaea saturnioides.[3][7]
Capo
Il capo è di solito piccolo rispetto al resto del corpo, soprattutto negli ultimi stadi di sviluppo, con un apparato boccale di tipo ipognato, a indicare un tipo di alimentazione non condotta all'interno di mine, bensì all'aperto, sulla lamina fogliare. Il frontoclipeo è talvolta alquanto allungato. Sono presenti normalmente sei stemmata per lato, spesso disposti su un arco più o meno regolare.[13]
Torace
I segmenti toracici possono talvolta essere allargati e provvisti di evidenti macchie ocellate sui lati, come nel caso dei Saturniidae della sottofamigliaOxyteninae, o di alcuni Sphingidae; questa caratteristica, associata una postura "minacciosa", costituita dal capo ritirato nel protorace e dai segmenti toracici sollevati, può talvolta ricordare la testa di un piccolo serpente, e avere funzione di difesa quando l'animale viene dispurbato. Lo scudo protoracico può essere alquanto sviluppato e sclerificato, come nel caso di alcuni Saturniidae, ma spesso il secondo e il terzo segmento toracico appaiono notevolmente più sviluppati rispetto al primo (ad es. nei Bombycidae).[3][7][13]
Addome
I segmenti addominali possono rivelare macchie ocellate in corrispondenza della linea degli spiracoli, come nel caso dei Carthaeidae.[7] Spesso sono presenti uno o due processi dorsali sull'VIII segmento addominale; nel caso degli Sphingidae, il cosiddetto "cornetto caudale" può essere notevolmente sviluppato già nelle prime fasi di sviluppo, ma in alcuni casi può essere ridotto ad una semplice protuberanza, o anche mancare del tutto.[13][14]
La larva matura ha cinque coppie di pseudozampe, robuste ma non molto allungate, sui segmenti III-VI e X; l'ultimo paio di pseudopodi, quello anale, appare spesso più sviluppato dei precedenti.[3] Nelle pseudozampe, gli uncini sono di regola robusti e disposti su linee ellittiche incomplete, costituite da uno o più spesso due ordini.[7][13]
Pupa
La pupa è obtecta, tozza e ovoidale (Saturniidae) oppure più fusiforme (Sphingidae), con tegumento scuro e fortemente sclerificato e antenne ridotte; la spirotromba, laddove presente, è fusa col resto del corpo. L'addome è munito di due soli segmenti mobili, A5 e A6, facilmente distinguibili, e in alcuni casi può presentare una minuta dentellatura dorsale. Non sono frequenti setole secondarie e il cremaster, quando presente, è normalmente costituito da una serie di setole uncinate, poste all'estremità caudale. Il bozzolosericeo, di regola presente, è spesso elaborato e in talune specie assume rilevanza commerciale (ad es. nei Bombycidae).[3][7]
Biologia
Ciclo biologico
Le uova vengono deposte sulle foglie delle piante ospiti, singolarmente, oppure in formazioni talvolta ordinate e molto caratteristiche; l'adesione al substrato è assicurata dalla presenza di una sostanza viscosa prodotta da alcune ghiandole accessorie della femmina durante la deposizione, come nel caso dei Saturniidae.[3][7]
Tranne poche eccezioni, sia le larve, sia gli adulti sono principalmente attivi durante la notte.[7]
Qualora siano disturbati, alcuni bruchi sono in grado di emettere suoni (una sorta di schiocchi ottenuti dalla ripetuta chiusura delle mandibole), che in parte sono percepibili anche dall'uomo, e che spesso precedono o accompagnano il rigurgito di sostanze tossiche precedentemente accumulate; è possibile che tale comportamento, riscontrato ad esempio nelle larve di Antheraea polyphemus (Saturniidae), sia da considerarsi una forma di "aposematismo acustico", dal momento che si sarebbe dimostrato efficace nella difesa contro piccoli predatori, quali formiche o topolini.[15]
In alcuni gruppi può essere presente il fenomeno del gregarismo nello stadio larvale, soprattutto nelle fasi iniziali dello sviluppo (ad es. negli Eupterotidae), con un grande numero di bruchi che si alimentano insieme, protetti da una sorta di "rete" di fibre intessute attorno alla pianta nutrice.[7]
Il bozzolo, che negli Anthelidae è a doppio strato, è essenzialmente costituito da fibre sericee estruse dalla larva e intessute grazie alla filiera; esso può anche contenere setole secondarie oppure spinule irritanti di protezione, incorporate dalla larva durante le fasi di tessitura; nei Carthaeidae si è anche notata la presenza di piccolissimi granuli di sabbia tra le fibre intessute. Il bozzolo può anche non essere prodotto e l'impupamento può avvenire nel terreno, non molto in profondità (in alcuni Saturniidae), o nelle fessure tra le pietre (nei Brahmaeidae).[7][17]
Gli adulti sono solitamente forti volatori, come nel caso degli Sphingidae, che possono essere in grado di spostarsi anche da un continente all'altro; nei Carthaeidae e in alcuni Sphingidae e Saturniidae, talvolta, quando l'animale viene disturbato, tende a muovere ritmicamente le ali anteriori e a portare in evidenza le macchie ocellate presenti su quelle posteriori, nel tentativo di distogliere l'eventuale predatore dall'aggressione.[7][17]
La fase immaginale di solito si alimenta del nettare dei fiori, benché gli adulti dei Saturniidae abbiano le parti boccali fortemente ridotte e gran parte dell'apparato digerente risulti assente. Al contrario, alcuni sphingidae riescono a raggiungere il nettare senza posarsi sul fiore e rimanendo in volo stazionario, in modo simile a quello di un colibrì.[7][17]
Durante le fasi dell'accoppiamento, un ruolo importante è giocato dagli feromoni sessuali che guidano l'adulto nella ricerca del partner; questi possono essere rilasciati dagli androconia, gruppi di scaglie piliformi riunite all'interno di particolari invaginazioni presenti sulle ali dei maschi degli Sphingidae.[7]
Periodo di volo
Le specie appartenenti a questo taxon possono avere un ciclo univoltino, ma anche bi- o trivoltino, come nel caso di alcuni Saturniidae. Per quanto riguarda le specie univoltine, il periodo di volo è di solito corrispondente coi mesi centrali dell'estate e lo stadio svernante può essere rappresentato dalla pupa nel terreno, come in alcuni Sphingidae, oppure dalla larva o ancora dall'uovo, come per alcuni Saturniidae.[13]
Considerando la vastità del gruppo e la presenza di specie polifaghe, è pressoché impossibile fornire un elenco esaustivo delle piante nutrici. In questa sede, ci si limiterà pertanto a una semplice lista delle principali famiglie di appartenenza delle essenze vegetali su cui si accrescono le larve, al fine dare un'idea di quanto sia ampia la gamma di possibili piante ospiti.[18]
Considerata la rilevante quantità di dati disponibili, ci si limiterà, in questa sede, a citare esclusivamente le famiglie di imenottei e di ditteri che comprendono specie in grado di attuare forme di parassitoidismo ai danni delle larve o delle uova di Bombycoidea.[19][20]
Nella seconda metà del XIX secolo, si tentò di importare dall'Asia alcune specie di Saturniidaesericigene, al fine di studiare un'alternativa alla produzione di seta da parte di B. mori, che in quel momento era soggetto a gravi malattie di allevamento; tra queste, solo due specie si sono in seguito acclimatate in modo stabile (Samia cynthia e Antheraea yamamai), e sono presenti anche sul territorio italiano.[22][23][24]
Un notevole interesse è incentrato su Manduca sexta (Linnaeus, 1763) (sfinge del tabacco), le cui larve possono arrecare danno, oltre che a questa pianta, anche ad altre solanaceae quali il Capsicum annuum (peperone/peperoncino), il pomodoro e la patata.[31]
Altri sfingidi degni di nota per il loro impatto sui raccolti oppure sulle piante ornamentali, sono:[23]
confusione sessuale, provocata grazie all'immissione in ambiente di piccole quantità di feromone sessuale che riducono la capacità riproduttiva della specie dannosa (può essere ricondotta anch'essa ad un concetto più ampio di lotta biotecnica)
Chiave dicotomica per la determinazione delle famiglie
Viene di seguito riportata una chiave dicotomica per il riconoscimento della famiglia di appartenenza, ricavata da quella proposta da Claude Lemaire & Joël Minet (1999), in cui è preso in considerazione il solo stadio adulto; va specificato che oltre alle famiglie attualmente (2017) inserite nei Bombycoidea, vengono qui riportati anche i Lasiocampidae e i Mimallonidae, oggi spostati nelle rispettive superfamiglie monotipiche, ma in passato considerati appartenenti a questo taxon o comunque in forte affinità con esso; nella chiave non sono prese in considerazione le famiglie Phiditiidae e Apatelodidae, qui considerate all'interno dei Bombycidae.[3]
4 Nell'ala anteriore, la convergenza tra Rs1 ed Rs2 di solito libera dagli altri rami di Rs, e anche Rs3 libero, oppure l'apice del tratto comune Rs3+Rs4 alquanto distante da Rs1+Rs2; nel caso in cui i rami di Rs siano disposti in maniera differente, ad essi si trova associata un'areola oppure è presente un organo con funzione affine a quella dei chaetosemata sul primo articolo del palpo labiale
5
4' Nell'ala anteriore, il tratto comune di Rs3+Rs4 parallelo e molto ravvicinato al tratto comune di Rs1+Rs2, oppure tutti i rami di Rs uniti assieme; areola assente; sul primo articolo del palpo labiale, assenza di un organo simile ai chaetosemata (Bombycoidea sensu stricto)
7
5 Nell'ala anteriore: assenza di areola ed M2 che parte dalla cellula discale più o meno a metà strada tra M1 ed M3. Nell'ala posteriore: Sc che diverge nettamente dal margine anteriore della cellula discale (dopo un breve tratto in comune con la parte basale di questo margine) e termina distante dalla sezione postdiscale di Rs. Nessun organo simile ai chaetosemata alla base del palpo labiale
5' Nell'ala anteriore: areola talvolta presente ed M2 che parte dalla cellula discale più vicino ad M3 che ad M1. Nell'ala posteriore: quando Sc è fusa solo con la base del margine anteriore della cellula discale, tende a divergere solo moderatamente da questo margine. Presenza di nervature trasversali tra Sc e la cellula discale, oppure tra Sc e la porzione postdiscale di Rs (che spesso appare ravvicinata o fusa la corrispondente sezione di Sc). Presenza frequente di un organo simile ai chaetosemata alla base del palpo labiale (Lasiocampidae)
6
6 Ala anteriore di solito con una lunga areola compresa tra i rami di Rs; maschio provvisto di retinaculum su Sc e frenulum ben sviluppato; ala posteriore priva di nervatura omerale; nessun organo simile ai chaetosemata alla base del palpo labiale
6' Ala anteriore priva di areola; frenulum e retinaculum assenti in entrambi i sessi; da una a numerose nervature omerali solitamente presenti sull'ala posteriore; primo segmento del palpo labiale provvisto ventralmente o latero-ventralmente di un organo simile ai chaetosemata
7 Ala posteriore con Sc+R ravvicinata alla porzione postdiscale di Rs
8
7' Ala posteriore con Sc+R lontana dalla porzione postdiscale di Rs
10
8 Antenne sempre bi- o tripettinate in entrambi i sessi; ala anteriore con tutti i rami di Rs convergenti e con la base di M2 equidistante da M1 ed M3 oppure più vicina ad M1
9
8' Antenne raramente pettinate ma di frequente spesse e grosso modo filiformi oppure clavate (di solito con un margine ventrale lamellato e un apice affusolato e rivolto verso l'alto); ala anteriore con Rs1+Rs2 mai convergente con Rs3+Rs4, e con la base di M2 leggermente più vicina a M3 che a M1
9Zampa anteriore più o meno ridotta, con basitarso provvisto (esternamente e/o ventralmente) di due spine più sviluppate, che possono essere a forma di dente e distanti una dall'altra (spine più robuste possono talvolta essere situate anche oltre il basitarso); frenulum e retinaculum sempre assenti, ed entrambi i sessi muniti di accoppiamento alare di tipo amplessiforme
9' Zampa anteriore mai fortemente ridotta, con basitarso provvisto di spine normalmente sviluppate; nel maschio, talvolta accoppiamento alare del tipo provvisto di frenulum e retinaculum
10' Ala anteriore con tutti rami di Rs convergenti in un tratto unico
11
11 Ala posteriore munita di un frenulum o almeno della base tubulare di tale struttura
12
11'Frenulum del tutto assente
13
12 Ala anteriore con il tratto comune di Rs3 ed Rs4 lungo più o meno quanto la porzione libera di Rs4, oppure nettamente più lunga di quest'ultima; nel caso in cui Rs3 ed Rs4 siano uniti per un tratto più corto, allora presenza di occhio composto con setole interommatidiali oppure, nel maschio, antenne prive di rami ben sviluppati nel tratto distale del flagello; cellula discale mai molto piccola
12' Ala anteriore con il tratto comune di Rs3 ed Rs4 sempre più corto della porzione libera di Rs4; setole interommatidiali assenti; antenne con flagello bi- o tripettinato fino all'apice; cellula discale spesso molto piccola
13' Sia nell'ala anteriore, sia nella posteriore, M2 ha origine a metà strada tra M1 ed M3, oppure più vicino a M1
14
14 Ala anteriore con quattro ramificazioni di Rs e un lunghissimo "anello anale"; in entrambi i sessi, antenne bipettinate fino all'apice, con rami rivolti ventralmente; zampa anteriore con il quarto tarsomero che presenta "normali" spine in entrambi i sessi
14' Nell'ala anteriore, Rs con al massimo tre ramificazioni e "anello anale" da ridotto a praticamente assente; antenne di varia forma, spesso quadripettinate, e con rami rivolti lateralmente o dorso-lateralmente; nella femmina, zampa anteriore con il quarto tarsomero solitamente provvisto di una coppia distale di strutture dentiformi (assenti nel maschio)
BombycidaeLatreille, 1802 - Hist. nat. ins.3: 404 (come Bombycinae)[1] - 2 sottofam., 27 generi, 202 specie; America centrale e meridionale, Asia, Africa e Oceania
BombycinaeLatreille, 1802 - Hist. nat. ins.3: 404 (come Bombycinae)[1] - 18 generi, 101 specie; America centrale e meridionale, Asia, Africa e Oceania
Va peraltro aggiunto che fino agli anni novanta del XX secolo, la famiglia Sphingidae veniva inserita in una superfamiglia distinta (Sphingoidea), sulla base di alcune differenze anatomiche (soprattutto immaginali) rispetto al resto dei Bombycoidea.[17]
L'analisi genetica svolta da Heikkila et al. (2015)[84] ha invece portato alla luce nuove relazioni tra le superfamiglie, tanto da giungere a un cladogramma da cui è stato ricavato quello riportato qui sotto; è confermata la prossimità evolutiva dei Bombycoidea rispetto ai Lasiocampoidea, ma i Mimallonoidea sono spostati in posizione diversa:
Come si può notare dallo schema riportato qui sopra, Bombycoidea si conferma certamente come raggruppamento monofiletico, così come le famiglie che lo compongono. L'unica evidente incongruenza rispetto all'impostazione tassonomica riportata più sopra, riguarda la posizione dei generi di Brahmaeidae: infatti, laddove Brahmaea appare un sister group degli Sphingidae nella loro interezza, al contrario, Dactyloceras, Lemonia e Sabalia risulterebbero essere più affini al cladeApatelodidae/Eupterotidae. Heikkila e coll. hanno spiegato questo risultato con la possibile carenza di materiale genetico analizzato e con il tipo di caratteri morfologici immaginali presi in considerazione.[84]
^(EN) Nieukerken, E. J. van, Kaila, L., Kitching, I. J., Kristensen, N. P., Lees, D. C., Minet, J., Mitter, C., Mutanen, M., Regier, J. C., Simonsen, T. J., Wahlberg, N., Yen, S.-H., Zahiri, R., Adamski, D., Baixeras, J., Bartsch, D., Bengtsson, B. Å., Brown, J. W., Bucheli, S. R., Davis, D. R., De Prins, J., De Prins, W., Epstein, M. E., Gentili-Poole, P., Gielis, C., Hättenschwiler, P., Hausmann, A., Holloway, J. D., Kallies, A., Karsholt, O., Kawahara, A. Y., Koster, S. (J. C.), Kozlov, M. V., Lafontaine, J. D., Lamas, G., Landry, J.-F., Lee, S., Nuss, M., Park, K.-T., Penz, C., Rota, J., Schintlmeister, A., Schmidt, B. C., Sohn, J.-C., Solis, M. A., Tarmann, G. M., Warren, A. D., Weller, S., Yakovlev, R. V., Zolotuhin, V. V., Zwick, A., Order Lepidoptera Linnaeus, 1758. In: Zhang, Z.-Q. (Ed.) Animal biodiversity: An outline of higher-level classification and survey of taxonomic richness (PDF), in Zootaxa, vol. 3148, Auckland, Nuova Zelanda, Magnolia Press, 23 dicembre 2011, pp. 212-221, ISSN 1175-5334 (WC · ACNP), OCLC971985940. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^abcdefghijklmnopqrstuvwx(EN) Lemaire, C. & Minet, J., The Bombycoidea and their Relatives, in Kristensen, N. P. (Ed.) - Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, Kükenthal, W. (Ed.), Fischer, M. (Scientific Ed.), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, ristampa 2013, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. 321-354, ISBN978-3-11-015704-8, OCLC174380917. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^ab(RU) Kuznetzov, V. I. & Stekolnikov, A. A., Comparative and functional morphology of the male genitalia of the Bombycoid moths (Lepidoptera, Papilionomorpha: Lasiocampoidea, Sphingoidea, Bombycoidea) and their systematic position, in Trudy Zoologičeskogo instituta, vol. 134, Leningrado, Akademija nauk SSSR, 1985, pp. 3-48, ISSN 0206-0477 (WC · ACNP), OCLC715330709.
^(FR) Minet, J., Nouvelles frontières, géographiques et taxonomiques, pour la famille des CaIlidulidae (Lepidoptera, Calliduloidea), in Nouvelle Revue d'Entomologie (N. S.), vol. 6, n. 4, Fontenay-sous-Bois, Association pour le soutien de la Nouvelle Revue d'Entomologie, 1990 [1989], pp. 351-368, ISSN 0374-9797 (WC · ACNP), OCLC637361329.
^(EN) Arocha-Piñango, C. L.; Layrisse, M., Fibrinolysis produced by contact with a caterpillar (abstract), in Lancet, vol. 293, n. 7599, Londra, J. Onwhyn, 19 aprile 1969, pp. 810-812, DOI:10.1016/S0140-6736(69)92070-4, ISSN 0140-6736 (WC · ACNP), LCCNsf82002015, OCLC100769950. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(EN) Comstock, J. A. and Dammers, C. M., Studies in the metamorphoses of six California moths, in Bulletin of the Southern California Academy of Sciences, vol. 37, Los Angeles, Ca., The Academy, 1938, pp. 105-128, ISSN 0038-3872 (WC · ACNP), LCCN12038896, OCLC819193693.
^(EN) Franclemont, J. G., The moths of America north of Mexico, including Greenland. Fasc. 20.1, Mimallonoidea: Mimallonidae; and Bombycoidea: Apatelodidae, Bombycidae, Lasiocampidae, a cura di Richard B. Dominick, fotografie di Richard B. Dominick e Charles Edwards; disegni di Elaine R. Hodges, Londra, E.W. Classey and R.B.D. Publications, 1973, pp. 1-86 + i-viii, ISBN978-0-900848-52-0, LCCN86149225, OCLC810583773.
^(EN) Robinson, G. S.; Ackery, P. R.; Kitching, I. J.; Beccaloni, G. W. & Hernández, L. M., Bombycoidea, su HOSTS - A Database of the World's Lepidopteran Hostplants, Londra, NHM - Natural History Museum, 2010. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(EN) Noyes, J. S.; Sadka, M., Saturniidae, su Universal Chalcidoidea Database, Londra, NHM Natural History Museum, OCLC850942096. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(EN) Yu, D. S., Bombycoidea, su Home of Ichneumonoidea, 28 aprile 2012. URL consultato il 15 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).
^ab Casale, A., Popolazione di Antheraea yamamai (Guér. Mén.) spontaneamente ambientata in peculiare autonomo biotopo italiano (Lép. Saturniidae), in Annali della Facoltà di scienze agrarie della Università degli studi di Torino, vol. 11, Torino, Tip. V. Bona, 1973, pp. 83-106, ISSN 0082-6871 (WC · ACNP), LCCNsn83015016, OCLC924592380.
^ Masutti, L.; Zangheri, S., Entomologia generale e applicata, terza ristampa, Padova, CEDAM, 2015 [2001], pp. 693-694; tavv. XXI-XXII, ISBN978-88-13-23135-4, OCLC50064012.
^(EN) Hamamoto, H.; Kamura, K.; Razanajatovo, I. M.; Murakami, K.; Santa, T.; Sekimizu, K., Effects of molecular mass and hydrophobicity on transport rates through non-specific pathways of the silkworm larva midgut (abstract), in International Journal of Antimicrobial Agents, vol. 26, n. 1, Amsterdam, Elsevier Science, luglio 2005, pp. 38-42, DOI:10.1016/j.ijantimicag.2005.03.008, ISSN 0924-8579 (WC · ACNP), LCCNsn91033487, OCLC110578599, PMID15963696. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(DE) Butenandt, A.; Beckmann, R.; Hecker, E., On the sexattractant of silk-moths. I. The biological test and the isolation of the pure sex-attractant bombykol (abstract), in Hoppe-Seyler's Zeitschrift fur physiologische Chemie, vol. 324, Strasburgo, K.J. Trübner, 30 maggio 1961, pp. 71-83, ISSN 0018-4888 (WC · ACNP), LCCN92643029, OCLC104246584, PMID13689417. URL consultato il 15 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2017).
^ab Tremblay, E., Entomologia applicata, Vol. I - Generalità e mezzi di controllo, 7ª ed., Napoli, Liguori, aprile 2003 [1976], pp. 46-47, ISBN978-88-207-0681-4, OCLC885919158.
^(EN) Robinson, G. S.; Ackery, P. R.; Kitching, I. J.; Beccaloni, G. W. & Hernández, L. M., Manduca sexta, su HOSTS - A Database of the World's Lepidopteran Hostplants, Londra, NHM - Natural History Museum, 2010. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(DE) Harbich, H., Zur Biologie von Acherontia atropos, in Entomologische Zeitschrift, vol. 91, Stoccarda, Eugen Ulmer, 1981, pp. 57-62, ISSN 0013-8843 (WC · ACNP), OCLC476153593.
^ Marini, M., Agrius convolvuli L., in Natura e Montagna, vol. 31, n. 1, Bologna, Accademia Nazionale di agricoltura, 1984, ISSN 0028-0658 (WC · ACNP), OCLC859657906.
^ Vessia, R., Contributo alla conoscenza della Celerio lineata Fabr. var. livornica Esp., in Annali della sperimentazione agraria, vol. 12, Roma, Libreria internazionale Trèves-Treccani-Tumminelli, 1958, pp. 65-96, ISSN 0365-642X (WC · ACNP), OCLC1481345.
^ Jannone, G., Un lepidottero migratore sviluppatosi a danno del corbezzolo (arbutus unedo L.) nell'Appennino Ligure: Celerio lineata livornica Esp. (Sphingidae) e discussione sull'origine del fenomeno (abstract), in Annali della sperimentazione agraria, vol. 18, Roma, Libreria internazionale Trèves-Treccani-Tumminelli, 1964, pp. 279-330, ISSN 0365-642X (WC · ACNP), LCCN91648678, OCLC1481345. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(DE) Heinig, S., Ein Beitrag zur Biologie von Macroglossum stellatarum (Lep.:Sphingidae), in Entomologische Zeitschrift, vol. 91, Frankfurt a.M., Internationaler Entomologischer Verein, 1981, pp. 177-188, ISSN 0013-8843 (WC · ACNP), LCCN58041251, OCLC476153593.
^(DE) Skatulla, U., Sphingidae, in Schwenke, W. (a cura di), Die Forstschädlinge Europas: ein Handbuch in fünf Bänden, Vol. 3 - Schmetterlinge, Amburgo, P. Parey, 1978, pp. 445-449, ISBN978-3-490-11316-0, OCLC925703232.
^ Vassura, G., Comparsa in Emilia del "Baco da seta" dell'ailanto (abstract), in Informatore fitopatologico, vol. 4, Bologna, Gruppo Calderini Edagricola, 1954, pp. 5-7, ISSN 0020-0735 (WC · ACNP), OCLC782313306. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^ Martelli, G., Brevi notizie sulla Saturnia pavonia (PDF), in Bollettino del Laboratorio di zoologia generale e agraria della R. Scuola superiore d'agricoltura in Portici, vol. 5, Portici, E. Della Torre, 1911, pp. 209-213, LCCNsn86022807, OCLC8367051. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(DE) De Freina, J., Über die Berechtigung von Unterarten Des Wiener Nachtspfaunenauges, Saturnia pyri in Kleinasien, in Entomologische Zeitschrift, vol. 91, n. 3, Stoccarda, Eugen Ulmer, 1981, pp. 17-24, ISSN 0013-8843 (WC · ACNP), LCCN58041251, OCLC476153593.
^abHartig, F., Per la prima volta una Bramaea [sic] in Europa, in Bollettino dell'Associazione Romana di Entomologia, vol. 18, n. 1, Roma, L'Associazione, 1963, pp. 5-7, ISSN 0004-6000 (WC · ACNP), LCCN11734986, OCLC476589029.
^abc(FR) Rougeot, P. C., Les Bombycoïdes (Lepidoptera-Bombycoïdea) de L’Europe et du Bassin Méditerranéen, collana Faune de L’Europe et du Bassin Méditerranéen 5, Tome 1. Lemoniidae, Bombcidae, Brahmaeidae, Attacidae, Endromididae, Parigi, Masson et Cie, Editeurs, 1971, p. 159, ISBN non esistente, OCLC604081162.
^(DE) Draudt, M. & Schauss, W., in Seitz, A. - Die gross-schmetterlinge der erde: Eine systematische bearbeitung der bis jetzt bekannten gross-schmetterlinge. In verbindung mit namhaftesten ten fachmännern, Vol. 6, Stoccarda, 1940 [1929], p. 675, ISBN non esistente, LCCNsv89027820, OCLC833078625.
^(RU) Kozlov, M. V., The morphology, biology and systematic position of Mirina christophi Stgr. (Lepidoptera: Bombycoidea, Endromididae), in Vestnik Leningradskij Gosudarstvennyj Universitet Serija 3, Biologija, vol. 1985, n. 4, Leningrado, Izd. Leningradskogo Univ., 1985, p. 3, ISSN 0321-186X (WC · ACNP), LCCN88656539, OCLC263608331.
^(LA, SV) Wallengren, H. D. J., Nya Fjäril-slägten (PDF), in Öfversigt af Kongl. Vetenskaps-akademiens forhandlingar, vol. 15, Stoccolma, P. A. Norstedt & Söner, 14 aprile 1858, p. 210, ISSN 1100-4622 (WC · ACNP), LCCN05015471, OCLC6303212. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(EN) Minet, J., The Bombycoidea: Phylogeny and higher classification (Lepidoptera: Glossata) (abstract), in Insect Systematics & Evolution, vol. 25, n. 1, Stenstrup, Danimarca, Apollo Books, gennaio 1994, p. 63, DOI:10.1163/187631294X00045, ISSN 1399-560X (WC · ACNP), LCCN00252879, OCLC4637513943. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(DE) Grote, A. R., Die Saturniiden : (Nachtpfauenaugen), collana Mittheilungen aus dem Roemer-Museum, Hildesheim, Vol. 8, Hildesheim, Lax, 1896, pp. 3; 27, ISBN non esistente, OCLC246985314. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(EN) Cooper, M. R., Note on classification, in Cooper, M. R. & Cooper, M. D., The emperor moths of KwaZulu-Natal, collana Ihlathi series, Pietermaritzburg, Sudafrica, Peroniceras Press, 2002, pp. x-xvi, ISBN978-0-620-29623-6, OCLC54554869. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(EN) World Conservation Monitoring Centre, Graellsia isabellae, su IUCN red list of threatened species, Cambridge, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources - IUCN Global Species Programme Red List Unit, 1º agosto 1996, DOI:10.2305/IUCN.UK.1996.RLTS.T9427A12986143.en, ISSN 2307-8235 (WC · ACNP), OCLC943528404. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(EN) World Conservation Monitoring Centre, Euproserpinus wiesti, su IUCN red list of threatened species, Cambridge, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources - IUCN Global Species Programme Red List Unit, 1º agosto 1996, DOI:10.2305/IUCN.UK.1996.RLTS.T8373A12908327.en, ISSN 2307-8235 (WC · ACNP), OCLC943528404. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(EN) World Conservation Monitoring Centre, Hyles hippophaes, su IUCN red list of threatened species, Cambridge, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources - IUCN Global Species Programme Red List Unit, 1º agosto 1996, DOI:10.2305/IUCN.UK.1996.RLTS.T10542A3198676.en, ISSN 2307-8235 (WC · ACNP), OCLC943528404. URL consultato il 15 ottobre 2017.
^(EN) World Conservation Monitoring Centre, Proserpinus proserpina, su IUCN red list of threatened species, Cambridge, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources - IUCN Global Species Programme Red List Unit, 1º agosto 1996, DOI:10.2305/IUCN.UK.1996.RLTS.T18366A8153516.en, ISSN 2307-8235 (WC · ACNP), OCLC943528404. URL consultato il 15 ottobre 2017.
(DE) Bilek A., Die Raupe von Brahmaea europaea Hartig 1963, und deren Aufzucht aus dem Ei, in Bollettino dell’Associazione Romana di Entomologia, vol. 20, n. 1, Roma, L'Associazione, 1965, pp. 5-8, ISSN 0004-6000 (WC · ACNP), LCCN11734986, OCLC715981693.
(DE) Bilek A., Das Ergebnis meiner Zucht von Acanthobrahmaea europaea Hartig 1963. Ein Beitrag zur Variationsbreite dieser Art. (Lep. Brahmaeidae), in Zeitschrift der Wiener entomologischen Gesellschaft, vol. 52, Vienna, Wiener Entomologische Gesellschaft, 1967, pp. 88-90, OCLC17915918.
(EN) Brock, J. P., A contribution towards an understanding of the morphology and phylogeny of the Ditrysian Lepidoptera (abstract), in Journal of natural history, vol. 5, n. 1, Londra, Taylor & Francis, 1º febbraio 1971, pp. 29-102, DOI:10.1080/00222937100770031, ISSN 0022-2933 (WC · ACNP), LCCN68007383, OCLC6894673384.
(EN) Brock, J. P., Pupal protrusion in some bombycoid moths, in Entomologist's Gazette, vol. 41, Faringdon, E.W. Classey, 1990, pp. 91-98, ISSN 0013-8894 (WC · ACNP), LCCNsf93093861, OCLC704023603.
(DE) Butenandt, A.; Beckmann, R.; Hecker, E., On the sexattractant of silk-moths. I. The biological test and the isolation of the pure sex-attractant bombykol (abstract), in Hoppe-Seyler's Zeitschrift fur physiologische Chemie, vol. 324, Strasburgo, K.J. Trübner, 30 maggio 1961, pp. 71-83, ISSN 0018-4888 (WC · ACNP), LCCN92643029, OCLC104246584, PMID13689417. URL consultato il 15 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2017).
Casale, A., Popolazione di Antheraea yamamai (Guér. Mén.) spontaneamente ambientata in peculiare autonomo biotopo italiano (Lép. Saturniidae), in Annali della Facoltà di scienze agrarie della Università degli studi di Torino, vol. 11, Torino, Tip. V. Bona, 1973, pp. 83-106, ISSN 0082-6871 (WC · ACNP), LCCNsn83015016, OCLC924592380.
(EN) Chu, H. F.; Wang, L. Y., The Brahmaeidae of China (Lepidoptera) (abstract), in Acta entomologica Sinica / Kun chong xue bao, vol. 20, n. 1, Pechino, Ke xue chu ban she, 1977, pp. 83-84, ISSN 0454-6296 (WC · ACNP), LCCN83642875, OCLC976956908.
(EN) Comstock, J. A. and Dammers, C. M., Studies in the metamorphoses of six California moths, in Bulletin of the Southern California Academy of Sciences, vol. 37, Los Angeles, Ca., The Academy, 1938, pp. 105-128, ISSN 0038-3872 (WC · ACNP), LCCN12038896, OCLC819193693.
(FR) Dall'Asta, U. & Ponein, G., Nouvelles espèces des genres Stenoglene Felder et Epijana Holland de l'Afrique Centrale (Eupterotidae, Lepidoptera), in Revue de zoologie africaine, vol. 94, n. 2, Tervuren, Belgio, P. Basilewsky, 1980, pp. 457-488, ISSN 0251-074X (WC · ACNP), LCCN83642706, OCLC567801470.
(DE) De Freina, J. J., Über die Berechtigung von Unterarten Des Wiener Nachtspfaunenauges, Saturnia pyri in Kleinasien, in Entomologische Zeitschrift, vol. 91, n. 3, Stoccarda, Eugen Ulmer, 1981, pp. 17-24, ISSN 0013-8843 (WC · ACNP), LCCN58041251, OCLC476153593.
(RU) Derzhavets, Yu. A., An account of the classification of the sphinx moths (Lepidoptera, Sphingidae) with a list of species of the fauna of the USSR, in entomologicheskoe obozrenie, vol. 63, n. 3, Mosca, Izdatelstvo Akademii Nauk SSSR, 1984, pp. 604-620, ISSN 0367-1445 (WC · ACNP), LCCN54045655, OCLC611231348.
(EN) Dickens, J. C. & Eaton, J. L., External ocelli in Lepidoptera previously considered to be anocellate (abstract), in Nature, vol. 242, n. 5394, Londra, Macmillan Journals Ltd., 16 marzo 1973, pp. 205-206, DOI:10.1038/242205a0, ISSN 0028-0836 (WC · ACNP), LCCN12037118, OCLC4652530425.
(PT) Duarte, A. C.; Caovilla, J.; Lorini, I.; Lorini, D.; Mantovani, G.; Sumida, J.; Manfre, P. C.; Silveira, R. de C.; Moura, S. P. de., Insuficiència renal aguda por acidentes com lagartas (abstract), in Jornal Brasileiro de Nefrologia, vol. 12, n. 4, São Paolo, Sociedade Brasileira de Nefrologia, 1990, pp. 184-187, ISSN 2175-8239 (WC · ACNP), OCLC709987938.
(FR) Dufay, C., L'éthologie d'Acanthobrahmaea europaea (Hartig), in Alexanor, vol. 6, n. 6, Parigi, P. Andre, 1970, pp. 249-260, ISSN 0002-5208 (WC · ACNP), OCLC3739431.
(EN) Forbes, W. T. M., The Lepidoptera of Barro Colorado Island, Panama (N° 2), in Bulletin of the Museum of Comparative Zoology, vol. 90, n. 2, Cambridge, Mass., The Museum, 1942, pp. 265-406 + 8 pls., OCLC746261461.
(EN) Hamamoto, H.; Kamura, K.; Razanajatovo, I. M.; Murakami, K.; Santa, T.; Sekimizu, K., Effects of molecular mass and hydrophobicity on transport rates through non-specific pathways of the silkworm larva midgut (abstract), in International Journal of Antimicrobial Agents, vol. 26, n. 1, Amsterdam, Elsevier Science, luglio 2005, pp. 38-42, DOI:10.1016/j.ijantimicag.2005.03.008, ISSN 0924-8579 (WC · ACNP), LCCNsn91033487, OCLC110578599, PMID15963696.
(ZH) Hao, H. L.; Zhang, X. R.; Yang, J. K., Two new species of Brahmaeidae from China (Lepidoptera: Brahmaeidae) (abstract), in Kun chong xue bao = Acta entomologica Sinica, 45 (Suppl.), Pechino, Ke xue chu ban she, 2002, pp. 53-55, ISSN 0454-6296 (WC · ACNP), LCCN83642875, OCLC108607118. URL consultato il 15 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2017).
(DE) Harbich, H., Zur Biologie von Acherontia atropos, in Entomologische Zeitschrift, vol. 91, Stoccarda, Eugen Ulmer, 1981, pp. 57-62, ISSN 0013-8843 (WC · ACNP), OCLC476153593.
Hartig, F., Per la prima volta una Bramaea [sic] in Europa, in Bollettino dell'Associazione Romana di Entomologia, vol. 18, n. 1, Roma, L'Associazione, 1963, pp. 5-7, ISSN 0004-6000 (WC · ACNP), LCCN11734986, OCLC476589029.
(DE) Hartig, F., Auf Brahmaea-Fang in der Basilicata (Lep. Bombycidae) (abstract), in Nachrichtenblatt der Bayerischen Entomologen, vol. 15, n. 11/12, Monaco, Münchner Entomologische Ges., 1966, pp. 102-105, ISSN 0027-7452 (WC · ACNP), LCCNsv86015913, OCLC767791634.
(EN) Horn, D. J., A larva of Citheronia sepulchralis (sic) from New Jersey, in Journal of the Lepidopterists' Society, vol. 23, New Haven, Conn., The Society, 1969, p. 25, ISSN 0024-0966 (WC · ACNP), LCCN56023725, OCLC162327014.
Jannone, G., Un lepidottero migratore sviluppatosi a danno del corbezzolo (arbutus unedo L.) nell'Appennino Ligure: Celerio lineata livornica Esp. (Sphingidae) e discussione sull'origine del fenomeno (abstract), in Annali della sperimentazione agraria, vol. 18, Roma, Libreria internazionale Trèves-Treccani-Tumminelli, 1964, pp. 279-330, ISSN 0365-642X (WC · ACNP), LCCN91648678, OCLC1481345.
(ES) Janzen, D. H., Guia para la identificacion de mariposas nocturnas de la familia Saturniidae del Parque Nacional Santa Rosa, Guanacaste, Costa Rica, in Brenesia, vol. 19/20, San José, Museo Nacional de Costa Rica - Departamento de historia natural, 1982, pp. 255-299, ISSN 0304-3711 (WC · ACNP), LCCN74642604, OCLC860434881.
(EN) Janzen, D. H., Natural history of Hylesia lineata (Saturniidae, Hemileucinae) in Santa Rosa National Park, Costa Rica (abstract), in Journal of the Kansas Entomological Society, vol. 57, n. 3, Manhattan, Kan., The Society, luglio 1984, pp. 290-514, ISSN 0022-8567 (WC · ACNP), LCCN68001331, OCLC5550857947.
(EN) Kendall, R. O., Larval Food Plants and Life History Notes for Eight Months from Texas and Mexico, in Journal of the Lepidopterists' Society, vol. 30, n. 4, New Haven, Conn., The Society, 1976, pp. 264-271, ISSN 0024-0966 (WC · ACNP), LCCN56023725, OCLC191710163.
(RU) Kozlov, M. V., The morphology, biology and systematic position of Mirina christophi Stgr. (Lepidoptera: Bombycoidea, Endromididae), in Vestnik Leningradskij Gosudarstvennyj Universitet Serija 3, Biologija, vol. 1985, n. 4, Leningrado, Izd. Leningradskogo Univ., 1985, pp. 3-9, ISSN 0321-186X (WC · ACNP), LCCN88656539, OCLC263608331.
(RU) Kuznetzov, V. I. & Stekolnikov, A. A., Comparative and functional morphology of the male genitalia of the Bombycoid moths (Lepidoptera, Papilionomorpha: Lasiocampoidea, Sphingoidea, Bombycoidea) and their systematic position, in Trudy Zoologičeskogo instituta, vol. 134, Leningrado, Akademija nauk SSSR, 1985, pp. 3-48, ISSN 0206-0477 (WC · ACNP), OCLC715330709.
(FR) Lamy, M. & Lemaire, C., Contribution à la systématique des Hylesia (Lep. Saturniidae) : étude au microscope électronique à balayage des « fléchettes » urticantes, in Bulletin de la Société entomologique de France, vol. 88, n. 3-4, Parigi, La Société, 1983, pp. 176-192, ISSN 0037-928X (WC · ACNP), LCCN94086710 sn 94086710, OCLC487862927.
(FR) Lemaire, C., Un cas de parthénogenèse chez les Lépidoptères Attacidae: Goodia kuntzei (Dewitz), in Alexanor, vol. 6, n. 1, Parigi, P. Andre, 1969, pp. 47-48, ISSN 0002-5208 (WC · ACNP), OCLC263597277.
(FR) Lemaire, C., Révision du genre Lonomia Walker (Lep. Attacidae), in Annales de la Société entomologique de France: international journal of entomology. Nouvelle série: revue internationale d'entomologie, vol. 8, Parigi, Masson, 1972, pp. 767-861, ISSN 2168-6351 (WC · ACNP), LCCN2012200144, OCLC888453275.
(EN) Lin, C. S., Sphingid Moths and their Larval Food Plants in Taiwan, in Journal of Taiwan Museum, vol. 40, n. 2, Taipei, Taiwan, The Museum, 1987, pp. 101-120, ISSN 0256-257X (WC · ACNP), LCCN2001220052, OCLC10256497.
(EN) Madden, A. H., The external morphology of the adult tobacco hornworm, (Lepidoptera: Sphingidae) (abstract), in Annals of the Entomological Society of America, vol. 37, n. 2, Lanham, Md., ESA, giugno 1944, pp. 145-160, DOI:10.1093/aesa/37.2.145, ISSN 1938-2901 (WC · ACNP), LCCN08018807, OCLC163365380.
Marini, M., Agrius convolvuli L., in Natura e Montagna, vol. 31, n. 1, Bologna, Accademia Nazionale di agricoltura, 1984, ISSN 0028-0658 (WC · ACNP), OCLC859657906.
(FR) Minet, J., Ébauche d'une classification moderne de l'ordre des Lépidoptères, in Alexanor, vol. 14, n. 7, Parigi, P. André, 1986, pp. 291-313, ISSN 0002-5208 (WC · ACNP), OCLC3739431.
(FR) Minet, J., Nouvelles frontières, géographiques et taxonomiques, pour la famille des Callidulidae (Lepidoptera, Calliduloidea), in Nouvelle Revue d'Entomologie (N. S.), vol. 6, n. 4, Fontenay-sous-Bois, Association pour le soutien de la Nouvelle Revue d'Entomologie, 1990 [1989], pp. 351-368, ISSN 0374-9797 (WC · ACNP), OCLC637361329.
(EN) Minet, J., Tentative reconstruction of the ditrysian phylogeny (Lepidoptera: Glossata) (abstract), in Entomologica scandinavica, vol. 22, n. 1, Stenstrup, Danimarca, Apollo Books, 1991, pp. 69-95, DOI:10.1163/187631291X00327, ISSN 1399-560X (WC · ACNP), LCCN70020995, OCLC5672447005.
(JA) Miyata, T., A generic revision of the Japanese Bombycidae, with description of a new genus (Lepidoptera), in Tinea, vol. 8, n. 1, Tokyo, Nihon Garui Gakkai, 1970, pp. 190-199 + 5 pls., ISSN 0493-3168 (WC · ACNP), OCLC10730819.
(EN) Nakamura, M., Some problems on the classification of moth based on the pupal characters, in Garui tsushin = The Japan heterocerists journal, vol. 60, Tokyo, Japan Heterocerists' Society, 1970, pp. 710-714, ISSN 0286-3537 (WC · ACNP), OCLC72897796.
(EN) Nakamura, M., Supplement to the pupae of Japanese Sphingidae (Lepidoptera), in New Entomologist, vol. 26, n. 1-2, Ueda, Matsumoto, 1977, pp. 1-14, ISSN 0028-4955 (WC · ACNP), LCCNsv88074101, OCLC263459937.
(DE) Nässig, W. A., Zur Praimaginalmorphologie von Saturnia (Rinaca) zuleika und S. (R.) thibeta sowie Anmerkungen zu den Salassinae (Lepidoptera: Saturniidae), in Nachrichten des Entomologischen Vereins Apollo (N.F.), vol. 15, n. 3, Francoforte sul Meno, Entomologischer Verein Apollo, 1994, pp. 409-438, ISSN 0723-9912 (WC · ACNP), LCCN87642423, OCLC722062108.
(DE) Nässig, W. A. & Czipka, H., Beobachtungen an Endromis versicolora (Linnaeus 1758): E. versicolora eichleri Alberti 1975 neu für die Türkei (Lepidoptera: Endromididae), in Nachrichten des Entomologischen Vereins Apollo (N.F.), vol. 15, n. 3, Francoforte sul Meno, Entomologischer Verein Apollo, 1994, pp. 183-197, ISSN 0723-9912 (WC · ACNP), LCCN87642423, OCLC722062108.
(DE) Nässig, W. A., Czipka, H. & Paukstadt, U., The Brahmaeidae of Sumatra, in Heterocera Sumatrana, vol. 6, Londra, E.W. Classey, 1990, pp. 117-136, ISSN 0724-1348 (WC · ACNP), OCLC214555561.
(FR) Niculescu, E. V., Sur les caractères morphologiques utilisés dans la taxonomie et la classification des lépidoptères, in SHILAP Revista de Lepidopterología, vol. 17, n. 65, 1989, pp. 95-108, ISSN 0300-5267 (WC · ACNP), OCLC162248980.
(EN) Nieukerken, E. J. van, Kaila, L., Kitching, I. J., Kristensen, N. P., Lees, D. C., Minet, J., Mitter, C., Mutanen, M., Regier, J. C., Simonsen, T. J., Wahlberg, N., Yen, S.-H., Zahiri, R., Adamski, D., Baixeras, J., Bartsch, D., Bengtsson, B. Å., Brown, J. W., Bucheli, S. R., Davis, D. R., De Prins, J., De Prins, W., Epstein, M. E., Gentili-Poole, P., Gielis, C., Hättenschwiler, P., Hausmann, A., Holloway, J. D., Kallies, A., Karsholt, O., Kawahara, A. Y., Koster, S. (J. C.), Kozlov, M. V., Lafontaine, J. D., Lamas, G., Landry, J.-F., Lee, S., Nuss, M., Park, K.-T., Penz, C., Rota, J., Schintlmeister, A., Schmidt, B. C., Sohn, J.-C., Solis, M. A., Tarmann, G. M., Warren, A. D., Weller, S., Yakovlev, R. V., Zolotuhin, V. V., Zwick, A., Order Lepidoptera Linnaeus, 1758. In: Zhang, Z.-Q. (Ed.) Animal biodiversity: An outline of higher-level classification and survey of taxonomic richness (PDF), in Zootaxa, vol. 3148, Auckland, Nuova Zelanda, Magnolia Press, 23 dicembre 2011, pp. 212-221, ISSN 1175-5334 (WC · ACNP), OCLC971985940.
(EN) Nirazawa, T.; Fujii, T.; Seki, Y.; Namiki, S.; Kazawa, T.; Kanzaki, R.; Ishikawa, Y., Morphology and physiology of antennal lobe projection neurons in the hawkmoth Agrius convolvuli (abstract), in Journal of insect physiology, vol. 98, Londra; New York, Pergamon Press, aprile 2017, pp. 214-222, DOI:10.1016/j.jinsphys.2017.01.010, ISSN 0022-1910 (WC · ACNP), LCCN57003860, OCLC6932066478, PMID28118991.
(JA) Okada, M., Morphological studies of moth eggs. III. Langia zenzeroides nawai Rothschild & Jordan (Sphingidae) and Brahmaea wallichii japonica Butler (Brahmaeidae), in Garui tsushin = The Japan Heterocerists Journal, vol. 51, Tokyo, Japan Heterocerists' Society, 1968, pp. 552-554, ISSN 0286-3537 (WC · ACNP), OCLC72897796.
(DE) Paukstadt, U.; Paukstadt, L. H.; Brosch, U., Anmerkungen zum taxonomischen Status von Brahmaea (Brahmophthalma) ardjoeno (Kalis, 1934) (stat. nov.) sowie zur geographischen Verbreitung der Taxa der hearseyi-Gruppe in Asien (Lepidoptera: Brahmaeidae), in Entomologische Zeitschrift, vol. 110, n. 1, Stoccarda, Eugen Ulmer, 2000, pp. 5-9, ISSN 0013-8843 (WC · ACNP), LCCN87645323, OCLC476153593.
(DE) Paukstadt, U. & Ragus, G., Ein Beitrag zur Kenntnis von Brahmaea (Brahmaea) tancrei Austaut 1896 aus südkoreanischen Populationen (Lepidoptera: Brahmaeidae), in Entomologische Zeitschrift, vol. 100, n. 1-2, Stoccarda, Eugen Ulmer, 1990, pp. 11-30, ISSN 0013-8843 (WC · ACNP), LCCN87645323, OCLC476153593.
(EN) Peigler, R. S., Wild silks of the world (PDF) (abstract), in American Entomologist, vol. 39, n. 3, Lanham, Md., Entomological Society of America, 1º luglio 1993, pp. 151-161, ISSN 1046-2821 (WC · ACNP), LCCN90656333, OCLC5709966703.
(EN) Regier, J. C.; Cook, C. P.; Mitter, C. and Hussey, A., A phylogenetic study of the ‘bombycoid complex’ (Lepidoptera) using five protein-coding nuclear genes, with comments on the problem of macrolepidoteran phylogeny (abstract), in Systematic Entomology, vol. 33, n. 1, Oxford, Blackwell Scientific Publications, gennaio 2008, pp. 175-189, DOI:10.1111/j.1365-3113.2007.00409.x, ISSN 0307-6970 (WC · ACNP), LCCN76646885, OCLC225295632.
(EN) Roeder, K. D.; Treat, A. E. & Vandeberg, J. S., DistaI lobe of the pilifer: an ultrasonic receptor in choerocampine hawkmoths (abstract), in Science, vol. 170, n. 3962, New York, American Association for the Advancement of Science, 4 dicembre 1970, pp. 1098-1099, DOI:10.1126/science.170.3962.1098, ISSN 0036-8075 (WC · ACNP), LCCNsn94093589, OCLC5206521, PMID17777831.
(FR) Rougeot, P.-C.; Bourgogne, J. & Laporte, B., Les Lépidoptères hétérocères d'Afrique orientale, in Annales de la Société entomologique de France, vol. 27, n. 4, Parigi, La Société, 1991, pp. 407-463, ISSN 0037-9271 (WC · ACNP), LCCN2012200144, OCLC499303033.
(ES) Schreiter, R., Notas entomo-biològicas y otras, in Acta zoologica Lilloana, vol. 1, Tucumán, Universidad Nacional de Tucumán. Instituto "Miguel Lillo.", 1943, pp. 7-44 + 26 pls., ISSN 0065-1729 (WC · ACNP), LCCN46040549, OCLC656295583.
(EN) Sharplin, J., Wing Base Structure in Lepidoptera I. Fore Wing Base (abstract), in Canadian Entomologist, vol. 95, n. 10, Ottawa, Entomological Society of Canada, 31 ottobre 1963, pp. 1024-1050, DOI:10.4039/Ent951024-10, ISSN 0008-347X (WC · ACNP), LCCNagr38000066, OCLC4662145757.
(EN) Shepard, H. H., The pleural and sternal sclerites of the lepidopterous thorax (abstract), in Annals of the Entomological Society of America, vol. 23, n. 2, College Park, Md., The Society, 1º giugno 1930, pp. 237-260, DOI:10.1093/aesa/23.2.237, ISSN 0013-8746 (WC · ACNP), LCCN08018807, OCLC5722253617.
(EN) Shimada, T.; Kurimoto, Y. and Kobayashi, M., Phylogenetic relationship of silkmoths inferred from sequence data of the arylphorin gene (abstract), in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 4, n. 3, Orlando, Fla., Academic Press, settembre 1995, pp. 223-234, DOI:10.1006/mpev.1995.1021, ISSN 1055-7903 (WC · ACNP), LCCN93648932, OCLC364621699, PMID8845960.
Vassura, G., Comparsa in Emilia del "Baco da seta" dell'ailanto (abstract), in Informatore fitopatologico, vol. 4, Bologna, Gruppo Calderini Edagricola, 1954, pp. 5-7, ISSN 0020-0735 (WC · ACNP), OCLC782313306.
Vessia, R., Contributo alla conoscenza della Celerio lineata Fabr. var. livornica Esp., in Annali della sperimentazione agraria, vol. 12, Roma, Libreria internazionale Trèves-Treccani-Tumminelli, 1958, pp. 65-96, ISSN 0365-642X (WC · ACNP), OCLC1481345.
(LA, SV) Wallengren, H. D. J., Nya Fjäril-slägten (PDF), in Öfversigt af Kongl. Vetenskaps-akademiens forhandlingar, vol. 15, Stoccolma, P. A. Norstedt & Söner, 14 aprile 1858, pp. 209-215, ISSN 1100-4622 (WC · ACNP), LCCN05015471, OCLC6303212.
(DE) Wasserthal, L. T., Von langrüsseligen Schwärmerarten. Lebensgemeinschaften in den Tropen, in Forschung, Mitteilungen der Deutsche Forschungsgemeinschaft, vol. 3, Berlino, Wiley-VCH, 1994, pp. 8-11, ISSN 1522-2357 (WC · ACNP), LCCN84647409, OCLC645359979.
(EN) Wygant, N. D., An infestation of the pandora moth, Coloradia pandora Blake, in lodgepole pine in Colorado (abstract), in Journal of Economic Entomology, vol. 34, n. 5, Lanham, Md., Entomological Society of America, 1º ottobre 1941, pp. 697-702, DOI:10.1093/jee/34.5.697, ISSN 0022-0493 (WC · ACNP), LCCN11008063, OCLC5722330098.
(EN, ZH) Zhang, X.; Yang J., A new genus and species of Brahmaeidae (Lepidoptera) (abstract), in Kun chong fen lei xue bao = Entomotaxonomia, vol. 15, n. 1, Wugong, Shaanxi, Cina, Xi bei nong xue yuan, 1993, pp. 48-52, ISSN 1000-7482 (WC · ACNP), LCCN82645384, OCLC904485693.
(EN, ZH) Zhang, X.; Yang, J., Two new species of Brahmaea (Lepidoptera: Brahmaeidae) from China (abstract), in Kun chong fen lei xue bao = Entomotaxonomia, vol. 16, n. 2, Wugong, Shaanxi, Cina, Xi bei nong xue yuan, 1994, pp. 111-114, ISSN 1000-7482 (WC · ACNP), LCCN82645384, OCLC904485693.
Zilli, A., Progetto per lo studio e la salvaguardia di Acanthobrahmaea europaea (Hartig), in Dispar - Bollettino AICF, vol. 2, Milano, 1991, pp. 10-12.
Zilli, A., Endemismi italiani, 38: Acanthobrahmaea europaea (Hartig, 1963) (Lepidoptera, Brahmaeidae), in Bollettino dell’Associazione Romana di Entomologia, vol. 51, Roma, L'Associazione, 1998, pp. i-ii, ISSN 0004-6000 (WC · ACNP), LCCN11734986, OCLC715981693.
(EN) Zolotuhin, V. V., Lemoniidae (Lepidoptera) of the Caucasus, in Entomological revue, vol. 73, n. 5, Washington, American Institute of Biological Sciences, 1994a, pp. 148-155, ISSN 1555-6689 (WC · ACNP), LCCN61022632, OCLC60627494.
(EN) Zwick, A., The principal structure of male genital sclerites and muscles of bombycoid moths, with special reference to Anthelidae (Lepidoptera: Bombycoidea) (abstract), in Arthropod Structure and Development, vol. 38, n. 2, Oxford, Inghilterra, Elsevier Science Ltd., marzo 2009, pp. 147-161, DOI:10.1016/j.asd.2008.07.006, ISSN 1467-8039 (WC · ACNP), LCCN00260055, OCLC4933452593, PMID18765298.
(EN) Zwick, A.; Regier, J.C.; Mitter, C. and Cummings, M., Increased gene sampling yields robust support for higher-level clades within Bombycoidea (Lepidoptera) (abstract), in Systematic Entomology, vol. 36, n. 1, Oxford, Blackwell Scientific Publications, 1º gennaio 2011, pp. 31-43, DOI:10.1111/j.1365-3113.2010.00543.x, ISSN 0307-6970 (WC · ACNP), LCCN76646885, OCLC698219475.
(FR) Bourgogne, J., Ordre des Lépidoptères, in Grassé, P.-P. Traité de Zoologie, fascicolo 10, Parigi, Masson, 1951, pp. 174-448 + pls. 1-3, ISBN non esistente, LCCN49002833, OCLC11807259.
(FR) Bouvier, E.-L., Étude des Saturnioïdes normaux: famille des Hémileucidés. Première partie, Généralités et section des Hémileucites. Deuxième partie, Les deux premières sous-familles, Dirphiinés et Molippinés de la deuxième section qui est celle des Automérites. Troisième et dernière partie, Section des Automérinés, Parigi, Masson & Cie éditeurs, 1935, p. 528, ISBN non esistente, OCLC979566844.
(EN) Cooper, M. R., Note on classification, in Cooper, M. R. & Cooper, M. D., The emperor moths of KwaZulu-Natal, collana Ihlathi series, Pietermaritzburg, Sudafrica, Peroniceras Press, 2002, pp. xvi; 103, ISBN978-0-620-29623-6, OCLC54554869.
(NL) Dinther, J. B. M. van, Insect pests of cultivated plants in Surinam, collana Agricultural experiment station, Surinam, bull. no. 76, Wageningen, Paesi Bassi, H. Veenman & Zonen N.V., 1960, p. 159, ISBN non esistente, OCLC24515899.
(EN) Franclemont, J. G., The moths of America north of Mexico, including Greenland. Fasc. 20.1, Mimallonoidea: Mimallonidae; and Bombycoidea: Apatelodidae, Bombycidae, Lasiocampidae, a cura di Richard B. Dominick, fotografie di Richard B. Dominick e Charles Edwards; disegni di Elaine R. Hodges, Londra, E.W. Classey and R.B.D. Publications, 1973, pp. 1-86 + i-viii, ISBN978-0-900848-52-0, LCCN86149225, OCLC810583773.
(EN) Gaede, M., Eupterotidae, in Seitz, A. (ed.). The Macrolepidoptera of the World, Vol. 14, Stoccarda, Kernen, 1927, pp. 293-311, ISBN non esistente, OCLC221142523.
(DE) Handlirsch, A., Lepidoptera (Schmetterlinge), in Schröder, C. (ed.). Handbuch der Entomologie, Vol. 3, Jena, Verlag von Gustav Fischer, 1925, pp. 852-941, ISBN non esistente, OCLC872344571.
(EN) Hering, M., Family: Brahmaeidae, in Seitz, A. (ed.). The Macrolepidoptera of the World, Vol. 14, 1927, pp. 349-351, ISBN non esistente, OCLC221142523.
Hodges, R. W., Sphingoidea (Hawkmoths), in Dominick, R. B. et al. (eds). The Moths of America north of Mexico: including Greenland, Vol. 21, Londra, R. B. D. Publications and E. W. Classey, 1971, pp. 158 + xii + 14 pls., ISBN0-900848-35-9, OCLC257402756.
(EN) Holloway, J. D., Bradley, J. D. & Carter, D. J., Lepidoptera, in Betts, C. R. (ed.). CIE Guides to Insects of importance to Man, Londra, CAB International Institute of Entomology & British Museum (Natural History), 1987, p. 262, ISBN978-0-85198-634-0, LCCN11736595, OCLC60060363.
(FR) Hulstaert, G., Lepidoptera Heterocera. Fam. Anthelidae, in Wytsman, P. (ed.). - Genera Insectorum, Vol. 191, Bruxelles, Verteneuil & Desmet, 1928, pp. 1-13 +1 tav., ISBN non esistente, LCCNsn87028360, OCLC313241437.
(EN) Inoue, H., Kennett, R. D. & Kitching, I. J., Moths of Thailand, a cura di Pinratana, A., Vol. 2: Sphingidae, Bangkok, Chok Chai Press for Brothers of St Gabriel in Thailand, 1997, pp. vi; 149; 44 pls., ISBN non esistente, LCCN90917020, OCLC896982769.
(EN) Lampe, R., Moths of Thailand, a cura di Pinratana, A., Vol. 1: Saturniidae, Faringdon, E.W. Classey, 1990, pp. v; 47; 44 pls., ISBN non esistente, LCCN90917020, OCLC182974253.
(FR) Lemaire, C., Les Attacidae américains. The Attacidae of America (= Saturniidae), Vol. 3 - Ceratocampinae, San José, Museo Nacional de Costa Rica, 1988, pp. 480 + 64 pls., ISBN978-9977-972-00-8, LCCN89167751, OCLC929500180.
(EN) Lemaire, C., Saturniidae, in Heppner, J. B. (ed.). Atlas of neotropical Lepidoptera, Checklist: Part 4 B (Drepanoidea - Bombycoidea - Sphingoidea), Den Haag, Paesi Bassi, Junk, 1996, pp. 28-49, ISBN978-0-945417-32-3, LCCN84007139, OCLC174352155.
(DE) Meli, R., Beiträge zur Fauna sinica (PDF), collana Deutsche entomologische Zeitschrift, V. Die Brahmaeiden und Eupterotiden Chinas, Berlino, R. Friedlander & Sohn, 1929, pp. 337-496 + 10 pls., ISBN non esistente, LCCN14006507, OCLC355680144.
(DE) Meli, R., Beiträge zur Fauna sinica, collana Deutsche entomologische Zeitschrift, XIV. Erganzungen zur Sphingiden-, Brahmaeiden- und Eupterotidenfauna Chinas (Lep.), Berlino, R. Friedlander & Sohn, 1937, pp. 1-19 + 1 pl., ISBN non esistente, LCCN14006507, OCLC4647875004.
(DE) Meli, R., Noch unbeschriebene chinesische Lepidopteren (V), in Beiträge zur Fauna sinica, collana Deutsche entomologische Zeitschrift, XVIII. Noch unbeschriebene chinesische Lepidopteren (V), Berlino, R. Friedlander & Sohn, 1939 [1938], pp. 135-152, ISBN non esistente, LCCN14006507, OCLC39056782.
(JA) Mutuura, A., Issiki, S., Early stages of Japanese moths in colour - 1, collana Hoikusha-no-genshoku-zukan, 46, Mutuura, A.; Yamamoto, Y. and Hattori, I. (testi), Osaka, Hoikusha Publishing Co., 1965, pp. 1-238 + 60 pls., ISBN non esistente, OCLC179953277.
Sannino, L.; Espinosa, B.; Balbiani, A., I Lepidotteri delle ortive e del tabacco, Bologna, Calderini Edagricole, 2001, pp. xii, 323, ISBN978-88-206-4646-2, OCLC879041924.
Sbordoni V.; Forestiero S., Il mondo delle farfalle, collana Libri illustrati Mondadori, Milano, A. Mondadori, 1984, p. 312, ISBN non esistente, OCLC12112192.
Spicciarelli, R., Affidamento servizio per la fornitura dati sulla biologia dell’unico brameide europeo (Acanthobrahmaea europaea (Hartig)) presente nella Riserva Naturale Orientata “Grotticelle”, Final Technical Report, 2014, p. 57.
(EN) Watts, J. G. and Everett, T. D., Biology and behavior of the range caterpillar, collana Bulletin (New Mexico State University. Agricultural Experiment Station), 646, Las Cruces, Nuovo Messico, New Mexico State University, Agricultural Experiment Station, 1976, p. 32, ISBN non esistente, OCLC2999617.
(EN) Common Caterpillars of SE Arizona, su nitro.biosci.arizona.edu. URL consultato il 15 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2017).
(EN) Moths of Belize, su mbarnes.force9.co.uk. URL consultato il 15 ottobre 2017.
(EN) Moths of Borneo, su mothsofborneo.com. URL consultato il 15 ottobre 2017.
(EN) Moths of Jamaica, su mbarnes.force9.co.uk. URL consultato il 15 ottobre 2017.
(EN) Moths of Nicaragua, su mbarnes.force9.co.uk. URL consultato il 15 ottobre 2017.
(EN) Moths of Southeastern Arizona, su nitro.biosci.arizona.edu. URL consultato il 15 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2017).
(EN) Moths of Suffolk, su suffolkmoths.org.uk. URL consultato il 15 ottobre 2017.