L'adulto è un moscerino dal corpo esile e delicato, lungo 5-9 mm, generalmente di colore bruno o grigio. Il capo è provvisto di 3 ocelli e di occhi ben sviluppati, ha antenne lunghe e filiformi, composte da 16 articoli sottili e allungati, a volte pubescenti. Il torace è corto e marcatamente convesso. Le zampe sono relativamente lunghe, hanno coxe particolarmente allungate e tibie terminanti con uno sperone.
Le ali sono strette e leggermente annerite, con uno pterostigma ubicato in corrispondenza della fine di R4 e R5. In alcune specie è presente una seconda macchia in corrispondenza della nervatura trasversa radio-mediale. La costa si estende lungo tutto il margine anteriore, fino all'apice, in corrispondenza della confluenza del ramo R5 della radio. La venatura è caratterizzata da un particolare irrobustimento delle nervature anteriori. La subcosta è strettamente appressata alla radio, da cui diverge per confluire sulla costa. La radio si suddivide in R1 e Rs, che a sua volta si biforca in due rami, R4 e R5[1]. Il ramo R4 confluisce su R1 nelle specie del sottogenere Bolitophila e sulla costa nelle specie del sottogenere Cliopisa. La media presenta generalmente il tratto basale poco evidente e si suddivide in tre rami (M1, M2 e M3+4), non sempre ben delineati; si collega alla cubito con una breve nervatura trasversa (m-cu) alla base di CuA1, nella zona prossimale dell'ala. La prima anale (A1) è ben sviluppata e confluisce nel margine posteriore.
Rappresentazione schematica della nervatura alare nei sottogeneri Bolitophila (sopra) e Cliopisa (sotto). Si noti la differente terminazione di R4 nei due sottogeneri. Legenda: Pt: pterostigma; C: costa; Sc: subcosta; R: radio; M: media; Cu: cubito; A: anale; h: omerale; r-m: radio-mediale; m-cu: medio-cubitale.
Le larve dei Bolitophila sono tipicamente micetofaghe e si sviluppano sul legno in decomposizione o altri substrati vegetali invasi dai funghi. L'impupamento avviene all'interno del micelio fungino oppure nella lettiera del suolo.
Come nella generalità degli Sciaroidei micetofagi, gli adulti prediligono ambienti ombrosi e umidi; si rinvengono nel sottobosco di foreste miste, generalmente montane, spesso in prossimità di corsi d'acqua.
Distribuzione
La famiglia è rappresentata esclusivamente nell'emisfero boreale. Tipicamente oloartica, è per la maggior parte rappresentata nella regione paleartica e, con un minor numero di specie, nella regione neartica. Solo due specie sono state di recente descritte per la regione orientale, nell'isola di Taiwan.
In Italia sono segnalate sette specie, tutte presenti nel nord[2]:
Il genere Bolitophila ha subito differenti collocazioni nel corso dei tentativi di revisione della sistematica dei Nematoceri. Secondo gli Autori, infatti, il genere è stato inquadrato storicamente nei Mycetophilidae nell'ambito della sottofamiglia Bolitophilinae, nei Bibionomorpha nell'ambito della superfamiglia Bolitophilidea e, infine, negli Sciaroidea nell'ambito della famiglia Bolitophilidae[3]. Quest'ultima collocazione, che deriva dal recente scorporo di vari raggruppamenti dai Mycetophilidae, è quella che trova il più largo supporto allo stato attuale.
(EN) N.L. Evenhuis; T. Pape; A.C. Pont; F.C. Thompson, BDWD, BioSystematic Database of World Diptera, in Systema Dipterorum, Natural History Museum of Denmark, University of Copenaghen, 2009. URL consultato il 13 agosto 2009.
(EN) Fungus Gnats Online, su sciaroidea.info. URL consultato il 1º gennaio 2009.
(EN) Album: Bolitophilidae, su Diptera.info Photo Albums. URL consultato il 2 gennaio 2009.