Bernalite |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 4.FC.05[1]
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Formula chimica | Fe(OH)3[2]
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Proprietà cristallografiche |
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Sistema cristallino | ortorombico[3]
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Classe di simmetria | bipiramidale
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Parametri di cella | a = 7,6191 Å, b = 7,6191 Å, c = 7,5534 Å[4] oppure a = 7,544 Å, b = 7,56 Å, c = 7,558 Å[3]
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Gruppo puntuale | 2/m 2/m 2/m[4]
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Gruppo spaziale | Pmmn (nº 59)[5]
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Proprietà fisiche |
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Densità misurata | 3,32[6] g/cm³
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Densità calcolata | 3,35[6] g/cm³
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Durezza (Mohs) | 4[3]
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Frattura | irregolare
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Colore | grigio o verde scuro[3]
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Lucentezza | vetrosa, resinosa, adamantina[3]
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Opacità | trasparente, opaca[3]
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Striscio | verde mela[5]
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Diffusione | raro
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Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale
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La bernalite (simbolo IMA: Bnl[7]) è un minerale molto raro del supergruppo della perovskite e del sottogruppo della söhngeite appartenente alla classe minerale degli "ossidi e idrossidi". La sua composizione chimica è Fe(OH)3[2] ed è quindi chimicamente un idrossido ferrico.
Etimologia e storia
L'attuale campione tipo della bernalite è stato recuperato nel 1920 da R.T. Slee dalla "Propietary Mine" di Broken Hill, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. Slee inviò i reperti al mineralogista australiano Frank Stillwell per l'identificazione. Stillwell lo riconobbe come arsenopirite, circondata da scorodite. Il reperto è stato poi conservato a lungo presso l'Istituto di Mineralogia dell'Università di Melbourne. Nel 1990, tutti i reperti sono stati trasferiti al Museum of Victoria di Melbourne, dove sono stati riesaminati. La bernalite è stata scientificamente identificata e descritta nel 1993 da William D. Birch, Allan Pring, Armin Reller, Helmut W. Schmalle, che hanno chiamato il minerale in onore del mineralogista britannico John Desmond Bernal (1901-1971) per omaggiarlo dei suoi contributi nel campo della cristallochimica degli ossidi e idrossidi di ferro.[8]
Classificazione
La 9ª edizione della sistematica minerale di Strunz, valida dal 2001 e utilizzata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA), classifica la bernalite nella calsse "4.F Idrossidi (senza V od U)". Questa viene ulteriormente suddivisa in base all'eventuale presenza di ioni idrossido e acqua cristallina nonché alla struttura cristallina, in modo che il minerale sia classificato nella suddivisione "idrossidi con OH, senza H2O; ottaedri che condividono un vertice", dove insieme a dzhalindite e söhngeite forma il sistema nº 4.FC.05.[9]
Tale classificazione è mantenuta anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]
Anche la classificazione dei minerali di Dana, che viene utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, classifica la bernalite nella classe degli "ossidi e idrossidi" e lì nella sottoclasse degli "idrossidi e ossidi contenenti idrossidi". Qui può essere trovato nel gruppo senza nome 06.03.05 all'interno della suddivisione "Idrossidi e ossidi contenenti idrossidi con gruppi (OH)3 o (OH)6".[10]
Abito cristallino
La bernalite cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale Pmmn (gruppo nº 59)[5] con i parametri del reticolo a = 7,544 Å, b = 7,560 Å e c = 7,558 Å così come 8 unità di formula per cella unitaria.[8]
Proprietà
Il minerale contiene tracce di biossido di silicio, monossido di piombo, monossido di stagno e anidride carbonica.[6]
La bernalite è altamente solubile in acidi.[4]
Origine e giacitura
La bernalite viene spesso trovata in combinazione con la goethite (idrossido ferrico) e la coronadite (ossido di piombo-manganese).[6] La bernalite può essere trovata presso la Propietary Mine a Broken Hill, nel Nuovo Galles del Sud in Australia. Inoltre, ci sono tre siti in Germania (due nel Baden-Württemberg e uno in Sassonia) e un sito in Italia in provincia di Genova nella Miniera di Liboia.[11]
Si presenta in aggregati informi di microcristalli grigi o di colore verde scuro, di forma ortorombica.[3] Il colore del suo striscio è verde mela.[5]
Note
- ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - Hydroxides with OH, without H2O; corner-sharing octahedra, su mindat.org. URL consultato il 27 gennaio 2025.
- ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, gennaio 2025. URL consultato il 27 gennaio 2025.
- ^ a b c d e f g (EN) Bernalite, su mindat.org. URL consultato il 27 gennaio 2025.
- ^ a b c (EN) Bernalite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 27 gennaio 2024.
- ^ a b c d (DE) Bernalite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 27 gennaio 2025.
- ^ a b c d (EN) Bernalite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 27 gennaio 2025.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 27 gennaio 2025.
- ^ a b (EN) William D. Birch, Allan Pring, Armin Reller e Helmut W. Schmalle, Bernalite, Fe(OH)3, a new mineral from Broken Hill, New South Wales: description and structure (PDF), in American Mineralogist, n. 78, 1993, pp. 827–834. URL consultato il 27 maggio 2024.
- ^ (DE) Strunz 9 Classification - 4 Oxide, Hydroxide (Oxide, Hydroxide, V[5,6]-Vanadate, Arsenite, Antimonite, Bismutite, Sulfite, Selenite, Tellurite, Iodate) - 4.F Hydroxide (ohne V oder U) - 4.FC Hydroxide mit OH, ohne H2O; eckenverknüpfte Oktaeder, su mineralienatlas.de. URL consultato il 27 gennaio 2025.
- ^ (DE) Dana 8 Classification - 06 Hydroxides and Oxides Containing Hydroxyl - 06.03 Hydroxides and Oxides Containing Hydroxyl with (OH)3 or (OH)6 groups, su mineralienatlas.de. URL consultato il 27 gennaio 2025.
- ^ (EN) Localities for Bernalite, su mindat.org. URL consultato il 27 gennaio 2024.
Bibliografia
- (EN) William D. Birch, Allan Pring, Armin Reller e Helmut W. Schmalle, Bernalite, Fe(OH)3, a new mineral from Broken Hill, New South Wales: description and structure (PDF), in American Mineralogist, n. 78, 1993, pp. 827–834.
- (EN) Catherine McCammon, Eddy De Grave e Allan Pring, The magnetic structure of bernalite, Fe(OH)3, in Journal of Magnetism and Magnetic Materials, vol. 152, 1–2, gennaio 1996, pp. 33–39, DOI:10.1016/0304-8853(95)00456-4.
- (EN) W.D. Birch, A. Pring, A. Reller e H.W. Schmalle, Bernalite: a new ferric hydroxide with perovskite structure, in Naturwissenschaften, vol. 79, 1992, pp. 509-511. URL consultato il 27 maggio 2024.
- (EN) W.D. Birch, A. Pring, A. Reller e H.W. Schmalle, Bernalite, Fe(OH)3, a new mineral from Broken Hill, New South Wales: Description and structure, in American Mineralogist, vol. 78, n. 7-8, 1993, pp. 827-834. URL consultato il 27 maggio 2024.
- (EN) C.A. McCammon, A. Pring, H. Keppler e T. Sharp, A study of bernalite, Fe(OH)3, using Mössbauer spectroscopy, optical spectroscopy and transmission electron microscopy, in Physical Chemistry of Minerals, vol. 22, 1995, pp. 11-20. URL consultato il 27 maggio 2024.
- (EN) U. Kolitsch, Bernalite from the Clara mine, Germany, and the incorporation of tungsten in minerals containing ferric iron, in Canadian Mineralogist, vol. 36, 1998, pp. 1211-1216. URL consultato il 27 maggio 2024.
- (EN) M.D. Welch, W.A. Crichton e N.L. Ross, Compression of the perovskite-related mineral bernalite Fe(OH)3 to 9 GPa and a reappraisal of its structure, in Mineralogical Magazine, vol. 69, 2005, pp. 309-315, DOI:10.1180/0026461056930252. URL consultato il 27 maggio 2024.
Voci correlate
Collegamenti esterni
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