Bernalite

Bernalite
Classificazione StrunzIV/F.15-30
Formula chimicaFe(OH)3
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoortorombico
Classe di simmetriabipiramidale
Parametri di cellaa = 7,6191 Å, b = 7,6191 Å, c = 7,5534 Å[1]
oppure
a = 7,544 Å, b = 7,56 Å, c = 7,558 Å[2]
Gruppo puntuale2/m 2/m 2/m
Gruppo spazialeImmm (nº 71)
Proprietà fisiche
Densità misurata3,32[3] g/cm³
Densità calcolata3,35[3] g/cm³
Durezza (Mohs)4[4]
Fratturairregolare
Coloregrigio o verde scuro[4]
Lucentezzavetrosa - resinosa
Opacitàtrasparente - translucida
Striscioverde chiaro[4]
Diffusioneraro
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La bernalite è un minerale molto raro della classe degli ossidi e degli idrossidi. La sua composizione chimica è Fe(OH)3 ed è quindi chimicamente un idrossido ferrico.

Etimologia e storia

L'attuale campione tipo della bernalite è stato recuperato nel 1920 da R.T. Slee dalla "Propietary Mine" di Broken Hill, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. Slee inviò i reperti al mineralogista australiano Frank Stillwell per l'identificazione. Stillwell lo riconobbe come arsenopirite, circondata da scorodite. Il reperto è stato poi conservato a lungo presso l'Istituto di Mineralogia dell'Università di Melbourne. Nel 1990, tutti i reperti sono stati trasferiti al Museum of Victoria di Melbourne, dove sono stati riesaminati. La bernalite è stata scientificamente identificata e descritta nel 1993 da William D. Birch, Allan Pring, Armin Reller, Helmut W. Schmalle, che hanno chiamato il minerale in onore del mineralogista britannico John Desmond Bernal (1901-1971) per omaggiarlo dei suoi contributi nel campo della cristallochimica degli ossidi e idrossidi di ferro.[5]

Classificazione

Già nell'obsoleta, ma in parte ancora in uso, 8ª edizione della sistematica minerale secondo Strunz, la bernalite apparteneva alla classe minerale degli "ossidi e idrossidi" e lì alla sottoclasse degli "idrossidi e idrati ossidici (ossidi contenenti acqua con struttura stratificata)", dove formava il gruppo senza nome IV/F.15 insieme a dzhalindite e söhngeite.

La 9ª edizione della sistematica minerale di Strunz, valida dal 2001 e utilizzata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA), classifica la bernalite nel dipartimento "4.F Idrossidi (senza V od U)". Questo viene ulteriormente suddiviso in base all'eventuale presenza di ioni idrossido e acqua cristallina nonché alla struttura cristallina, in modo che il minerale sia classificato nella suddivisione "Idrossidi con OH, senza H2O; ottaedri che condividono un vertice", dove insieme a dzhalindite e söhngeite forma il sistema nº 4.FC.05.

Anche la classificazione dei minerali di Dana, che viene utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, classifica la bernalite nella classe degli "ossidi e idrossidi" e lì nella sottoclasse degli "idrossidi e ossidi contenenti idrossidi". Qui può essere trovato nel gruppo senza nome 06.03.05 all'interno della suddivisione "Idrossidi e ossidi contenenti idrossidi con gruppi (OH)3 o (OH)6".

Abito cristallino

La bernalite cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale Immm (gruppo nº 71) con i parametri del reticolo a = 7,544 Å, b = 7,560 Å e c = 7,558 Å così come 8 unità di formula per cella unitaria.[5]

Proprietà

Il minerale contiene tracce di biossido di silicio, monossido di piombo, monossido di stagno e anidride carbonica.[3]

La bernalite è altamente solubile in acidi.[6]

Origine e giacitura

La bernalite viene spesso trovata in combinazione con la goethite (idrossido ferrico) e la coronadite (ossido di piombo-manganese).[3] La bernalite può essere trovata presso la Propietary Mine a Broken Hill, nel Nuovo Galles del Sud in Australia. Inoltre, ci sono tre siti in Germania (due nel Baden-Württemberg e uno in Sassonia) e un sito in Italia in provincia di Genova nella Miniera di Liboia.[4]

Forma in cui si presenta in natura

Si presenta in aggregati informi di microcristalli grigi o di colore verde scuro, di forma ortorombica.[4]

Note

  1. ^ (EN) Bernalite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 27 maggio 2024.
  2. ^ (EN) Bernalite, su mindat.org. URL consultato il 27 maggio 2024.
  3. ^ a b c d (EN) Bernalite (PDF), in Handbook of Mineralogy, 2001.
  4. ^ a b c d e (EN) Bernalite, su mindat.org. URL consultato il 27 maggio 2024.
  5. ^ a b (EN) William D. Birch, Allan Pring, Armin Reller e Helmut W. Schmalle, Bernalite, Fe(OH)3, a new mineral from Broken Hill, New South Wales: description and structure (PDF), in American Mineralogist, n. 78, 1993, pp. 827–834. URL consultato il 27 maggio 2024.
  6. ^ (EN) Bernalite Mineral Data, su webmineral.com.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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