Arcidiocesi di Rodi
L'arcidiocesi di Rodi (in latino Archidioecesis Rhodiensis) è una sede della Chiesa cattolica in Grecia immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2022 contava 200 battezzati su 207.760 abitanti. La sede è vacante. TerritorioL'arcidiocesi estende la sua giurisdizione sui fedeli cattolici di rito latino dell'isola di Rodi e delle isole del Dodecaneso in Grecia. Sede arcivescovile è la città di Rodi, dove si trova la cattedrale di San Francesco d'Assisi. La cattedrale di epoca medievale, Santa Maria al Castello, fu trasformata in moschea in epoca ottomana e oggi ospita un museo. Il territorio è suddiviso in 3 parrocchie, di cui 2 a Rodi (la cattedrale e Nostra Signora della Vittoria) ed una, dedicata all'Agnus Dei, sull'isola di Coo. La loro cura pastorale è affidata ai frati francescani, dapprima della provincia minoritica dell'Umbria e, dal 1972, della Custodia di Terra Santa. StoriaLa diocesi di Rodi ha origini molto antiche. Nel IV secolo era già elevata al rango di arcidiocesi. Nel 1309 l'isola divenne sede dell'Ordine di Malta fino al 1522, quando fu conquistata dagli ottomani. Nel 1523 la diocesi diventa sede titolare in partibus infidelium; il 3 marzo 1797 con la bolla Memores Nos di papa Pio VI, il titolo viene unito con quello della diocesi di Malta.[1] La prefettura apostolica di Rodi e delle Isole fu eretta il 14 agosto 1897 con il decreto Cum controversia della congregazione di Propaganda Fide, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico dell'Asia Minore (oggi arcidiocesi di Smirne). La prefettura apostolica fu affidata ai missionari francescani; dal 1921 furono presenti quelli della provincia serafica di San Francesco dell'Umbria.[2] Il 28 marzo 1928 in forza della bolla Pastoris aeterni di papa Pio XI che abrogava la bolla del 1797, fu soppressa la prefettura apostolica e ripristinata l'arcidiocesi di Rodi. Il 30 marzo 1930 con il breve Constitutione Apostolica dello stesso papa Pio XI furono assegnate all'arcidiocesi alcune isole limitrofe: Stampalia dalla diocesi di Santorino, Patmo dalla diocesi di Chio, e Lisso, di cui non era chiara la pertinenza, venendo a coincidere col territorio dell'allora Dodecaneso Italiano. L'ultimo arcivescovo residenziale, Florido Acciari, lasciò l'arcidiocesi per tornare in Italia, nell'ottobre 1951, richiamato dal suo ordine, alla fine del processo di decolonizzazione italiana.[3] Dal 1970 la sede è governata da un amministratore apostolico, che dal 1992 è l'arcivescovo di Atene. Cronotassi dei vescoviSi omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati. Sede di Rodi o Colossi
Arcivescovi titolari
Prefetti apostolici di Rodi e delle Isole
Arcivescovi di Rodi
StatisticheL'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 207.760 persone contava 200 battezzati, corrispondenti allo 0,1% del totale.
Note
Bibliografia
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Collegamenti esterni
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