Rito latino

Il rito latino (detto talvolta rito romano) è l'insieme dei riti liturgici usati nella Chiesa latina, detta anche Occidentale.

Originario delle aree appartenenti all'Impero Romano d'Occidente, nel tempo ha subìto molte variazioni, assumendo forma diverse in base all'area geografica. Caratteristica di tale rito è la lingua latina, a cui sono state accostate le lingue nazionali dal 1963 in seguito all'approvazione della costituzione Sacrosantum Concilium.

Il canone 1109 Codice di Diritto Canonico tratta della valida assistenza dell'Ordinario o del parroco, entro i confini del proprio territorio, ai matrimoni anche dei non sudditi, "dummodo eorum alteruter sit ritus latini".[1] Questa espressione alcuni la rendono non come "purché almeno uno di essi sia di (un) rito latino",[2] ma come "purché almeno uno di essi sia del rito latino".[3] I riti liturgici sono diversi, mentre la Chiesa latina è unica.

Riti liturgici della Chiesa cattolica latina

Riti ancora in uso

I riti latini (o occidentali) più conosciuti, regolati da norme scritte pubbliche e non soppresse, ed ancora in uso sono:

Riti soppressi o caduti in disuso

Si possono menzionare anche altri riti latini, ora caduti per lo più in disuso, legati ad aree geografiche:

Riti degli ordini religiosi

Alcuni ordini religiosi hanno conservato il proprio rito (a volte definito uso e considerato parte del rito romano) fino al XX secolo, ma l'hanno abbandonato dopo il Concilio Vaticano II:

Note

  1. ^ Codex iuris canonici, canon 1109
  2. ^ Codice di diritto canonico, canone 1109
  3. ^ Così nella versione inglese curata dalla Canon Law Society of America e nelle versioni portoghese e tedesca, ma non nelle versioni francese, italiana e spagnola.

Voci correlate

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