Breve apostolicoIl breve apostolico o breve pontificio è un documento pontificio (litterae apostolicae), meno solenne della bolla pontificia.[1] TipologiaDato che i singoli generi di documenti possono essere distinti per mezzo di aggiunte[non chiaro], nel linguaggio ufficiale latino della Curia Romana, vengono identificati con l'etimo di litterae in forma brevis. L'espressione breve per i documenti anteriori al 1400 è anacronistica, poiché in epoca precedente ci si riferiva sempre alla bolla; quest'ultima era distinguibile anche per la sigillatura praticata con il piombo o l'oro (sigillo pendente) anziché con la cera rossa (sigillo aderente anulus piscatoris) protetta da una treccina di pergamena o da piccole teche di latta. La forma del breve prevede un'intestazione con il nome del pontefice scrivente, ad esempio "LEO PP. XIII"[2], e viene omesso il titolo d'umiltà "Servus servorum Dei"[3] che compare nelle bolle. Segue all'intestazione la formula fissa "Ad perpetuam rei memoriam"[4], che sancisce il carattere documentale, che può essere ribadito da una formula in chiusura, del tipo "Quod a Nobis hisce Litteris Apostolicis, decretum ac statutum est, id firmum ac ratum esse iubemus, contrariis quibuslibet non obstantibus"[5], con più esplicito riferimento agli effetti che il documento produce nel futuro ed esclusione di obiezioni fondate su documenti precedenti. Il breve prevede, a differenza della bolla, un saluto diretto al destinatario, ad esempio "Dilecte fili"[6] o "Carissime in Christo fili"[7], che varia a seconda della dignità del destinatario. Naturalmente i destinatari possono essere più di uno, come nella bolla Quo graviora in cui papa Gregorio XVI si rivolge ai Vescovi dell’Alta Renania[8] con l'appellativo di Venerabiles Frates[9]. Il breve si chiude con una formula fissa, che fa menzione del sigillo, come ad esempio: "Datum Romae, apud S. Petrum sub annulo piscatoris die XV mensis februarii anno MDCCCLXXIX, Pontificatus Nostri anno primo."[10]. Una differenza che si può osservare rispetto alla bolla è che la data non è espressa secondo il calendario romano antico, ma nella forma corrente, con il giorno del mese. Originariamente l'impiego della forma di un breve o di una bolla era determinato soprattutto dalla dignità del destinatario e non dalla materia trattata. Ad esempio, i documenti con cui i papi erigevano nuove diocesi erano redatti in forma di bolla se la diocesi era in un regno cattolico o in forma di breve se le diocesi erano in altri stati. Nel XX secolo è invece prevalso un uso diverso, in cui il breve viene usato per il medesimo tipo di provvedimento: un uso tipico del breve ricorre per i documenti che sanciscono la beatificazione e la canonizzazione dei santi. StoriaQui di seguito vengono riportati alcuni brevi dei pontefici del XX secolo: Papa Benedetto XV (1914-1922)
Papa Pio XI (1922-1939)
Papa Pio XII (1939-1958)
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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