L'arcidiocesi di Évora, indicata nella mappa in rosso scuro, con le sue due suffraganee , nella parte meridionale del Portogallo .
L'arcidiocesi di Évora (in latino Archidioecesis Eborensis ) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Portogallo . Nel 2021 contava 269.000 battezzati su 313.570 abitanti. È retta dall'arcivescovo Francisco José Villas-Boas Senra de Faria Coelho .
Territorio
L'arcidiocesi comprende il distretto di Évora , parte del distretto di Setúbal e la parte meridionale del distretto di Santarém .
Sede arcivescovile è la città di Évora , dove si trova la cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine .
Il territorio si estende su 13.547 km² ed è suddiviso in 156 parrocchie , raggruppate in 9 vicariati : Alcácer do Sal , Arraiolos , Coruche , Elvas , Estremoz , Évora, Montemor-o-Novo , Reguengos de Monsaraz e Vila Viçosa .
La provincia ecclesiastica di Évora, istituita nel 1540 , comprende due sole suffraganee , nella parte meridionale del Portogallo : le diocesi di Beja e di Faro .
Storia
La diocesi di Ebora fu eretta in epoca antica, durante l'epoca romana. Il primo riscontro storico risale all'inizio del IV secolo , quando il vescovo Quinciano partecipò al concilio di Elvira . Sono noti i nomi di altri dieci vescovi, che parteciparono ai concili dell'epoca visigotica dal VI all'VIII . Evora era compresa nell'antica provincia romana della Lusitania e dipendeva, anche dal punto di vista religioso, dalla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Augusta Emerita .
Durante il periodo della conquista araba non risultano vescovi ed è probabile che la sede fosse soppressa. In seguito alla riconquista cristiana, la diocesi fu ristabilita come suffraganea dell'arcidiocesi di Braga e la moschea della città fu convertita in cattedrale. Il primo vescovo noto di questo secondo periodo della storia della diocesi è Soeiro I, menzionato a partire dal 1166 .
Il 2 luglio 1199 , con la bolla In causa duorum , papa Innocenzo III sottomise la diocesi di Évora al metropolita di Santiago di Compostela . Nel 1394 , con la bolla In eminentissimae dignitatis di papa Bonifacio IX , entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Lisbona (oggi patriarcato).
Nel maggio 1186 fu iniziata con il vescovo Paio la costruzione di una nuova cattedrale , che subì un completo rifacimento nella seconda metà del XIII secolo con il vescovo Durando Pais; questa nuova cattedrale fu consacrata nel 1308 . Al vescovo Paio si deve anche l'istituzione del capitolo dei canonici , il cui atto di fondazione, conservato negli archivi della cattedrale, è datato 24 aprile 1200 .[ 1]
Il 24 settembre 1540 la diocesi fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Gratiae divinae praemium di papa Paolo III . Originariamente aveva come suffraganee le diocesi di Silves , di Tangeri e di Ceuta .
Il 21 agosto 1549 , il 9 giugno 1570 e il 10 luglio 1770 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di Portalegre (oggi diocesi di Portalegre-Castelo Branco ), di Elvas e di Beja . Queste ultime due furono sempre sue suffraganee.
Il 30 settembre 1881 con la bolla Gravissimum Christi di papa Leone XIII la diocesi di Elvas fu soppressa e il suo territorio fu in parte aggregato all'arcidiocesi di Évora, che contava allora 156 parrocchie con 187.148 fedeli.[ 2]
Il 16 luglio 1975 ha ceduto una piccola porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Setúbal .
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
Quinciano † (menzionato al concilio di Elvira )
Juliano † (menzionato nel 566 )
Zósimo I † (menzionato nel 597 )
Sicisclo o Secisclo † (prima del 633 - dopo il 646 )
Abiêncio † (menzionato nel 653 )
Zósimo II † (menzionato nel 656 )
Pedro † (menzionato nel 666 )
Tractemundo † (prima del 681 - dopo il 688 )
Arcônsio † (menzionato nel 693 )
Mentélio † (menzionato nel 711 )
Justino † (menzionato nel 715 )
Soeiro I † (prima del 1166 - 25 febbraio 1180 deceduto)
Fernando I † (1179 - 1179 )
Paio † (luglio 1183 - 8 settembre 1204 deceduto)
Soeiro II † (ottobre 1205 - 10 gennaio 1229 deceduto)
Fernando II † (1230 - 1237 deceduto)
Martinho Pires † (prima del 9 dicembre 1237 - 30 ottobre 1266 deceduto)
Durando Pais † (26 luglio 1267 - 2 aprile 1283 deceduto)
Domingos Anes Jardo † (24 marzo 1285 - 7 ottobre 1289 nominato vescovo di Lisbona )
Pedro Colaço † (prima del 1292 - 9 agosto 1296 nominato vescovo di Coimbra )
Fernando Martins † (5 aprile 1297 - 1313 )
Geraldo Domingues † (30 aprile 1313 - 5 marzo 1321 deceduto)
Gonçalo Pereira † (1321 - 21 agosto 1322 nominato vescovo di Lisbona ) (vescovo eletto)
Pedro † (21 agosto 1322 - 1340 deceduto)
Martinho Afonso † (10 gennaio 1341 - 1347 deceduto)
Afonso Dinis † (15 ottobre 1347 - 1352 deceduto)
João Afonso † (3 ottobre 1352 - 1355 deceduto)
João Gomes de Chaves † (28 novembre 1356 - 1368 deceduto)
Martinho Gil de Basto † (7 agosto 1368 - 1382 )
João Eanes † (1382 - 1404 )
Martinho † (6 febbraio 1404 - 1406 nominato vescovo di Silves )
Diogo Álvares de Brito † (3 marzo 1406 - 25 febbraio 1415 nominato arcivescovo di Lisbona )
Álvaro Afonso † (25 febbraio 1415 - 1418 ? deceduto)
Pedro de Noronha † (11 gennaio 1419 - 10 marzo 1423 nominato arcivescovo di Lisbona )
Vasco † (10 marzo 1423 - 1426 deceduto)
Álvaro de Abreu Falcão † (11 febbraio 1429 - 1440 deceduto)
Vasco Perdigão † (23 febbraio 1442 - 27 febbraio 1463 deceduto)
Jorge da Costa , O.Cist. † (6 marzo 1463 - 26 novembre 1464 nominato arcivescovo di Lisbona )
Luís Pires † (26 novembre 1464 - 8 febbraio 1468 nominato arcivescovo di Braga )
Álvaro Afonso † (8 febbraio 1468 - ? dimesso o deceduto)
João Galvão † (9 febbraio 1469 - ?)
Garcia de Menezes † (1471 - 1484 deceduto)
Afonso de Portugal I † (18 gennaio 1486 - 24 aprile 1522 deceduto)
Afonso de Portugal II † (20 febbraio 1523 - 16 aprile 1540 deceduto)
Enrico di Portogallo † (24 settembre 1540 - 21 giugno 1564 nominato arcivescovo di Lisbona )
João de Melo † (21 giugno 1564 - 6 agosto 1574 deceduto)
Enrico di Portogallo † (15 dicembre 1574 - 7 dicembre 1578 dimesso) (per la seconda volta)
Teotónio de Bragança , S.I. † (7 dicembre 1578 succeduto - 24 luglio 1602 deceduto)
Alexandre de Bragança † (27 novembre 1602 - 11 settembre 1608 deceduto)
Diogo de Sousa I † (1º marzo 1610 - 30 dicembre 1610 deceduto)
José de Melo † (18 luglio 1611 - 2 febbraio 1633 deceduto)
João Coutinho † (3 dicembre 1635 - 12 settembre 1643 deceduto)
Pedro de Lencastre † (1648 - 1654 nominato arcivescovo di Braga ) (arcivescovo eletto)[ 3]
Sede vacante (1654-1671)
Diogo de Sousa II † (19 gennaio 1671 - 23 gennaio 1678 deceduto)
Domingos de Gusmão, O.P. † (6 giugno 1678 - 19 novembre 1689 deceduto)
Luís da Silva Teles, O.SS.T. † (27 agosto 1691 - 13 gennaio 1703 deceduto)
Simão da Gama † (1º ottobre 1703 - 5 agosto 1715 deceduto)
Miguel de Távora, O.S.A. † (19 dicembre 1740 - 16 settembre 1759 deceduto)
João Cosme da Cunha , C.R.S.A. † (24 marzo 1760 - 31 gennaio 1783 deceduto)
Joaquim Xavier Botelho de Lima † (15 dicembre 1783 - 10 aprile 1800 deceduto)
Manuel do Cenáculo Vilas Boas † (9 agosto 1802 - 26 gennaio 1814 deceduto)
Joaquim a Santa Clara Lopes, O.S.B. † (22 luglio 1816 - 11 gennaio 1818 deceduto)
Patrício da Silva , O.S.A. † (21 febbraio 1820 - 13 marzo 1826 nominato patriarca di Lisbona )
Fortunato de São Boaventura, O.Cist. † (24 febbraio 1832 - 6 dicembre 1844 deceduto)
Francisco da Mãe dos Homens Anes de Carvalho † (24 novembre 1845 - 3 dicembre 1859 deceduto)
José António da Mata e Silva † (13 luglio 1860 - 5 settembre 1869 deceduto)
José António Pereira Bilhano † (6 marzo 1871 - 18 settembre 1890 deceduto)
Augusto Eduardo Nunes † (18 settembre 1890 succeduto - 11 luglio 1920 deceduto)
Emanuele Mendes da Conceição Santos † (11 luglio 1920 succeduto - 30 marzo 1955 deceduto)
Emanuele Trindade Salgueiro † (20 maggio 1955 - 20 settembre 1965 deceduto)
David de Sousa, O.F.M. † (15 novembre 1965 - 17 ottobre 1981 dimesso)
Maurílio Jorge Quintal de Gouveia † (17 ottobre 1981 - 8 gennaio 2008 ritirato)
José Francisco Sanches Alves (8 gennaio 2008 - 26 giugno 2018 ritirato)
Francisco José Villas-Boas Senra de Faria Coelho , dal 26 giugno 2018
Statistiche
L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 313.570 persone contava 269.000 battezzati, corrispondenti all'85,8% del totale.
anno
popolazione
presbiteri
diaconi
religiosi
parrocchie
battezzati
totale
%
numero
secolari
regolari
battezzati per presbitero
uomini
donne
1970
349.071
364.282
95,8
161
134
27
2.168
45
317
166
1980
305.000
323.000
94,4
139
108
31
2.194
58
318
166
1990
278.000
294.000
94,6
114
94
20
2.438
30
311
162
1999
246.325
290.400
84,8
111
82
29
2.219
10
42
257
161
2000
246.325
290.400
84,8
116
84
32
2.123
10
45
250
158
2001
246.325
290.400
84,8
119
87
32
2.069
10
45
253
158
2002
246.325
290.400
84,8
109
79
30
2.259
10
50
239
158
2003
246.325
290.400
84,8
114
84
30
2.160
10
41
227
158
2004
246.325
290.400
84,8
107
77
30
2.302
10
41
220
158
2006
245.900
290.000
84,8
103
77
26
2.387
10
51
191
158
2013
275.800
321.000
85,9
89
71
18
3.098
14
31
138
158
2016
272.200
317.000
85,9
84
67
17
3.240
13
36
140
156
2019
269.500
314.000
85,8
74
58
16
3.641
31
34
126
156
2021
269.000
313.570
85,8
81
58
23
3.320
31
41
129
156
Note
^ Joaquim Chorão Lavajo, op. cit. , p. 212.
^ (LA ) Bolla Gravissimum Christi in Leonis XIII Pontificis Maximi Acta , vol. II, Romae, 1882, pp. 343-357.
^ Per le difficoltà intercorse fra la Santa Sede ed il governo portoghese, Pedro de Lencastre non fu mai confermato dal Papa e successivamente la sede rimase vacante fino al 1671 .
Bibliografia
(EN ) Archdiocese of Evora , in Catholic Encyclopedia , New York, Encyclopedia Press, 1913.
(PT ) Joaquim Chorão Lavajo, v. Évora, Arquidiocese de , in Dicionário de História Religiosa de Portugal , vol. 2, Lisboa, 2000, pp. 210–221
(ES ) Enrique Flórez , España Sagrada , vol. XIV, seconda edizione, Madrid, 1786, pp. 102–141
(LA ) Pius Bonifacius Gams , Series episcoporum Ecclesiae Catholicae , Graz, 1957, pp. 98–100
(LA ) Konrad Eubel , Hierarchia Catholica Medii Aevi , vol. 1 , p. 236; vol. 2 , p. 149; vol. 3 , p. 191; vol. 4 , p. 181; vol. 5 , pp. 192–193; vol. 6 , p. 206; vol. 7, pp. 184–185; vol. 8, p. 257
(LA ) Bolla Gravissimum Christi in Leonis XIII Pontificis Maximi Acta , vol. II, Romae, 1882, pp. 343-357.
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