Anagni
Anagni è un comune italiano di 20 631 abitanti[3] della provincia di Frosinone nel Lazio. È nota come la città dei papi, per aver dato i natali a diversi pontefici (Gregorio IX, Alessandro IV, Bonifacio VIII[6]) e per essere stata a lungo residenza e sede papale. In particolare il nome di Anagni è legato alle vicende di papa Bonifacio VIII e all'episodio noto come lo "schiaffo di Anagni". Geografia fisicaAnagni è situata su un colle nella media valle Latina (o valle del Sacco), a 424 metri sul livello del mare, nel Lazio sud-orientale. Con i suoi 113 km² di estensione, Anagni è il secondo comune più grande della provincia, nonché uno dei maggiori per popolazione, la città è anche a capo di uno dei 4 settori statistici e amministrativi in cui dal 2003 è divisa la provincia di Frosinone. Il territorio comunale attraversa interamente la Valle del Sacco, dai Monti Ernici, dove tocca il suo punto più alto con i 900 metri s.l.m. del Monte Porciano, fino alle pendici dei Monti Lepini. Lungo la zona pianeggiante si sviluppa il grande comprensorio industriale cittadino, che occupa interamente la pianura, fatta eccezione per la riserva boschiva denominata “Macchia di Anagni”, che si estende per poche centinaia di ettari e lambisce anche i territori dei comuni di Ferentino, Sgurgola e Morolo. StoriaAnagni, l'antica Anagnia capitale degli Ernici,[7] si erge su una collina tra i monti Ernici e la Valle del Sacco. La leggenda la annovera tra le "città saturnie", le cinque città laziali fondate dal dio Saturno (Anagni, Alatri, Arpino, Atina e Ferentino, quest'ultima detta anche Antino). Sottomessa dai Romani nel 306 a.C., fu governata da un prefetto e divenne in seguito municipio. Il generale e console romano (69 d.C.) Fabio Valente nacque ad Anagni nel 35 d.C., membro di una importante famiglia equestre della città; fu amico intimo dell'imperatore Nerone e comandante della legio I Germanica; durante l'"anno dei quattro imperatori" fu comandante delle truppe di Vitellio. Nel 1160, durante le lotte tra papa Alessandro III e Federico Barbarossa, ad Anagni venne pronunciata la scomunica contro l'imperatore e contro l'antipapa Vittore IV. Fu libero comune e nel XIII secolo cadde sotto la signoria dei Caetani. In questo periodo visse una fase di straordinario splendore, arrivando a contare circa 50 000 abitanti, dando alla Chiesa ben quattro papi e divenendo residenza pontificia, tanto da meritare l'appellativo di "Città dei Papi" (Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII). La città fu teatro delle lotte tra i Colonna, il re di Francia Filippo il Bello e papa Bonifacio VIII, che venne fatto prigioniero negli ambienti vescovili della Cattedrale di Santa Maria (Anagni), dove subì il celebre episodio dello "schiaffo di Anagni". In seguito al ritorno dei papi a Roma la città subì un forte declino e tornò a contare a distanza di pochi anni circa 2 700 abitanti; durante questo periodo fu retta da duchi nominati dalla chiesa. Nel 1798, prese parte ai movimenti giacobini che portarono alla Repubblica romana. La città fu capoluogo del dipartimento del Circeo della Repubblica Romana e pertanto dotata di un tribunale di censura. Dopo l'occupazione francese del Lazio e la nascita del dipartimento di Roma (1805), annesso all'impero napoleonico, Anagni ospitò un contingente di Carabinieri imperiali. Nel 1848-1849 la città fu sede del quartier generale della I divisione dell'esercito della seconda Repubblica romana. Durante la seconda guerra mondiale fu sede del Comando del Gruppo d'armate Sud guidato dal Principe Umberto II di Savoia. Negli anni sessanta del XX secolo si verificò un boom economico; con il passaggio dell'autostrada si ebbe l'apertura di numerose industrie è la città si trasformò in un importante centro commerciale ed industriale. SimboliLo stemma della Città di Anagni risulta costituito fin dal XII secolo dall'aquila sul leone rampante. Lo stemma è arricchito dalle chiavi decussate in riferimento alla sua qualità di sede papale nel medioevo e integrato dal motto "HERNICA SAXA COLUNT QUOS DIVES ANAGNIA PASCIT". Al di sopra delle chiavi decussate è presente una piccola croce e la sigla SPQA, che si riferisce alla sua qualità di municipio romano. Il tutto è sormontato da una corona dorata, simile a quella di Roma, che sta ad indicare lo status di città, titolo del quale Anagni si fregia fin dal medioevo. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Il duomo di Anagni sorge sulla sommità dell'acropoli ed è il risultato di differenti fasi di costruzione. Allo stile romanico (1072 - 1104) si è aggiunto, intorno alla metà del XIII secolo, lo stile gotico. Su una delle pareti esterne è situata una statua di papa Bonifacio VIII. Nel 1160, Alessandro III vi pronunciò la scomunica inferta al Barbarossa e vi fu eletto papa Innocenzo IV. L'interno è prevalentemente gotico, e conserva un pavimento in stile cosmatesco, la Cappella Caetani con un grande sepolcro. La cripta conserva un ciclo di affreschi (1104 - 1255), che raffigurano scene dell'Antico e Nuovo Testamento. La cattedrale ospita inoltre il reliquiario di san Tommaso Becket.
Il monastero fu attivo nel XIII secolo: realizzato per volere del cardinale Ugolino di Anagni (poi papa con il nome di Gregorio IX) fu tra le principali abbazie del soppresso ordine dei florensi ma, perduta la protezione papale, divenne inattiva già sotto il pontificato di papa Bonifacio VIII. La badia è attualmente soggetta a restauro.
Architetture civiliPalazzo della RagioneIl palazzo comunale venne costruito nel 1163 dall'architetto bresciano Jacopo da Iseo, venuto ad Anagni qualche anno prima per costituire la Lega Lombarda. È formato dalla giustapposizione di due preesistenti edifici collegati tra loro da un imponente portico su cui poggia la grande "sala della Ragione". Sulla facciata nord si trovano la "loggetta del Banditore" e gli stemmi della città insieme a quelli della famiglia Orsini e della famiglia Caetani (la famiglia di Bonifacio VIII). Palazzo del Museo Bonifacio VIIIIl palazzo, oggi noto come "di Bonifacio VIII", è in realtà più antico del pontefice e già edificato per il papa Gregorio IX. Successivamente passato ai Caetani, conserva all'interno sale affrescate tra le quali quella "dello Scacchiere" nota anche come "Sala dello Schiaffo" in quanto tradizionalmente si accetta come sede dell'episodio dell'Oltraggio di Anagni. Questo edificio, restaurato durante il Novecento, è stato poi parzialmente inglobato nella Casa madre delle Suore Cistercensi della carità che comprende anche la Casa dei De Mattia (discendenti di Gregorio IX) in cui abitò pure il nipote di Bonifacio VIII, Pietro II Caetani. Casa BarnekowCasa Gigli è un palazzetto di forme medievali, comprato e ristrutturato, verso la metà del XIX secolo, dal pittore svedese Albert Barnekow, da cui riprende il nome attuale. Altre
Architetture militari
Siti archeologici
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[8] Tradizioni e folcloreUna delle tradizioni alla base di Anagni sono le sfilate medievali che si svolgono nel periodo estivo nei mesi di luglio e agosto. Abbiamo letto poco sopra, che la storia di Anagni ruota intorno alle vicende del famoso "Schiaffo", le contrade hanno proprio il ruolo di rievocare questa storia. Attualmente le contrade sono 8, ma ne sono esistite anche 12. Ogni contrada presenta delle figure di rilievo del periodo storico medievale. Le contrade attive in questo momento sono:
Ogni contrada fa fede ad un data porzione di terra cittadina. In tal senso le 8 contrade si sfidano in due giochi storici: il Palio con l'arco dedicato a Chiara d'Assisi nel giorno della ricorrenza dell'11 agosto, e il Palio all'anello che solitamente chiude le tradizionali giornate.
Clima
CulturaBiblioteca Biblioteca comunale Antonio Labriola Biblioteca Claudiana MuseiNel centro medievale della città si trovano il Museo della Cattedrale (MuCA), all’interno del quale è possibile visitare la celebre cripta, il Museo del palazzo di Bonifacio VIII, dove si trova la sala dello schiaffo, ed è inoltre possibile visitare la casa-museo dello scultore Gismondi e Casa Barnekow, una pittoresca abitazione duecentesca, dalla facciata interamente affrescata, che ospitò Dante Alighieri durante la sua permanenza ad Anagni. Museo archeologico Ernico Museo Bonifaciano e del Lazio Meridionale Museo della Stampa Cucina
Geografia antropicaFrazioniTufanoLa contrada di Tufano si trova in una pianura al ridosso dei Monti Ernici. Presso il paese scorreva fino alla fine del XX secolo un fiume, piccolo affluente del Sacco, lungo le cui sponde è sorto l'odierno borgo.[senza fonte]. La frazione è sede di una chiesa parrocchiale, la chiesa di Santa Maria Imperatrice,[10], la quale si estende su una porzione di territorio di circa 1 500 abitanti.[11]. Vi ha sede un torre, antica fortificazione di origine romana, sorta come torre di avvistamento lungo la via Casilina, poi rafforzata con una piccola cinta muraria in epoca medievale (XIII secolo) e leggermente modificata nel XVI secolo con l'aggiunta, tra gli altri, dei beccatelli sommitali.[12] La manifestazione di carnevale, festa popolare di carattere dissacratorio, con la processione dei carri allegorici per la via del paese, è ritornata a Tufano nel 2014 dopo trentuno anni di assenza.[13] San FilippoLa contrada di San Filippo si erge su un piccolo altopiano e confina con i comuni di Piglio, Acuto, Ferentino e Paliano. La frazione, circondata da boschi che prendono il nome dei Santi patroni Filippo e Giacomo, è attraversata da un ruscello noto come Ju Rio, o semplicemente Rio. Ad abbellire il confine con il Piglio contribuiscono i due laghetti naturali, a ridosso dei quali vi sono la Fontana Acetosa, adoperata in passato per l’approvvigionamento idrico della popolazione, e la Torre del Piano, elemento distinto e separato. Il centro della località dista circa 4 km dalla via Anticolana, strada che collega a Fiuggi. Qui sorge la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo Apostoli, costruita dai parrocchiani intorno al 1850. Il portone ed altri fregi della stessa sono opera del Maestro Scultore Egidio Ambrosetti, nativo di Anagni. Dopo il 2010 si assiste alla realizzazione di una nuova chiesa, un complesso visibilmente più capiente e di fattezze moderne, che ospita l’immagine dei Santi patroni con ulteriori opere bronzee del Maestro sopracitato. La Parrocchia estende il suo protettorato ad una comunità di oltre 1 500 persone. PantanelloOsteria della Fontana (San Cesareo)In questa località vi era l'antico sobborgo di San Cesareo con la chiesa dedicata a San Cesareo diacono e martire di Terracina, situata nella giurisdizione di Anagni, presso il lago di Chiarano. Questo borgo deve la sua origine ad una stazione di soldati pretoriani stabilita sotto gli Antonini per vigilare le strade durante il soggiorno di quelli a Villamagna[14]. Qui i Pretoriani convivevano con le loro famiglie, come testimoniano iscrizioni sepolcrali quivi trovate. Durante il Medioevo questo borgo era conosciuto come “castrum S. Caesarii”; la chiesa in onore di San Cesareo venne edificata quando sulla via Labicana sorsero più edifici di culto a lui dedicati (ad Anagni la via Labicana, proprio in corrispondenza del Compitum Anagninum, presso l'Osteria della Fontana, si incontrava con la via Latina). Annessa a questa povera chiesa vi era l'antico ospizio dei Benedettini. Ara la StellaLocalità posta a nord del centro storico, sulla via provinciale che congiunge Anagni alla via Prenestina e quindi ad Acuto ed a Fiuggi. Situata ad una altitudine compresa tra i 460 e i 600 metri s.l.m. e adiacente alle contrade Monti Fucigno, San Filippo, Torricella-Quartaro, si estende attraverso i boschi del lato nordest del Comune di Anagni, fino ai confini con i comuni di Acuto, Fiuggi e Ferentino (enclave di Porciano). Ospita circa 100 residenti. FaitoVignola - MontiSan BartolomeoEconomiaDi seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[15]
Nel 2015 le 1.530 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 4,55% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 8.025 addetti, il 7,53% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco più di cinque addetti (5,25). ArtigianatoTra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come l'arte del ricamo, del merletto e dell'intaglio, oltreché l'estrazione e la lavorazione del travertino, finalizzata ai settori dell'edilizia ed a quelli artistici, e infine la produzione di mobili in stile.[16] IndustriaAnagni si è affermata come centro commerciale ed è uno dei poli industriali più grandi del Lazio meridionale nonché uno dei più importanti del centro Italia. L'industria cittadina è basata principalmente sulla presenza di grandi stabilimenti di multinazionali operanti principalmente nel settore delle ceramiche, dell'aerospazio e del chimico-farmaceutico. Quest'ultimo costituisce la colonna portante dell'economia cittadina: il distretto chimico-farmaceutico della città, infatti, è uno dei più importanti a livello nazionale e conta diverse migliaia di occupati. La città inoltre è anche un importante polo logistico per l'Italia centrale ed è per questo sede di diversi centri logistici della grande distribuzione. Infrastrutture e trasportiMobilità urbanaI collegamenti urbani sono garantiti dalle 10 linee urbane gestite dalla società "Corsi e Pampanelli" Mobilità extraurbanaI collegamenti sono garantiti dalle autolinee gestite dal COTRAL, che effettua collegamenti quotidiani con Roma, Frosinone, e altre località della provincia e della Regione. FerrovieAnagni è servita dalla ferrovia Roma-Cassino-Napoli con le stazioni di Anagni-Fiuggi e Sgurgola. AutostradeAnagni è collegata con l'autostrada A1 Roma-Napoli tramite il casello autostradale di Anagni-Fiuggi Terme; il casello dista 27 km dalla diramazione di Roma sud. Entro il 2022 sarà collegata anche con l'autostrada Cisterna-Valmontone tramite i caselli di Valmontone e Colleferro e, sono in fase di avviamento i lavori per ampliare il casello di Anagni e portare a 4 corsie il tratto autostradale che va da Frosinone a San Cesareo. StradeIl territorio anagnino è attraversato dalla Strada statale 6 Via Casilina e dalla Strada statale 155 per Fiuggi (via Anticolana) che collega il casello autostradale di Anagni con il centro termale di Fiuggi, inoltre le due arterie fungono da tangenziale alla città stessa nel tratto che va dal km 1 al km 6 della SS155/racc e dal km 59 al km 68 della SS6. AmministrazioneNel 1927, a seguito del riordino delle Circoscrizioni Provinciali stabilito dal regio decreto Nº 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Frosinone, Anagni passò dalla provincia di Roma a quella di Frosinone.
GemellaggiAltre informazioni amministrative
SportAtletica leggera
CalcioSquadra della città è l'A.S.D. Città di Anagni Calcio, nata nel 2018 in seguito alla fusione tra le squadre Città di Anagni e Anagni Calcio[19], milita nella stagione 2022-2023 nel campionato maschile di Eccellenza[20]. Pallacanestro
PallavoloTennisÈ presente un circolo affiliato alla Federazione Italiana Tennis: ASD Anagni Tennis Center.[24] Impianti sportiviAnagni calcio ha uno stadio di 2.000 posti, compreso di due tribune (stadio Comunale Del Bianco di Anagni). Anagni ha un palasport di 2.000 posti, con due tribune e due curve, la nord e la sud (palasport Tiziano Ciotti). Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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