Acusilas coccineus
Acusilas coccineus (Simon, 1895) è un ragno appartenente alla famiglia Araneidae. EtimologiaNon è ben chiara l'origine del nome del genere: forse deriva dal greco Ακουσίλαος Acusìlaos, storico e logografo greco del VI secolo a.C., di Argo, da alcuni menzionato fra i Sette Savi e citato da Platone nel Simposio. Il nome proprio deriva dall'aggettivo latino coccineus, che significa scarlatto, ad indicarne il colore rosso dell'opistosoma della femmina[3]. DescrizioneLa differenza di dimensioni nei maschi rinvenuti e studiati è consistente: quelli delle regioni settentrionali dell'areale sono più grandi di quelli delle regioni meridionali. La forma dei genitali è però la stessa in tutti gli esemplari, quindi li si considera tutti appartenenti ad A. coccineus. Piccole differenze presenti negli emboli e nelle apofisi mediane non sono rilevanti dal punto di vista tassonomico per l'assegnazione di nuove specie[3]. FemmineLe femmine di A. coccineus differiscono dalle altre del genere per la membrana dell'epigino più larga anteriormente. I dotti copulatori sono ben visibili senza dover schiarire prima l'epigino, come in A. dahoneus, ma quest'ultima ha la forma della membrana completamente diversa: più larga che lunga e ricopre quasi interamente la cavità dell'epigino[3]. ColorazioneNella descrizione dei colori non si tiene conto di esemplari conservati in alcool, in quanto, col passare del tempo, ne impallidisce le tinte. La regione oculare è nera; il cefalotorace, i cheliceri, le zampe e lo sterno variano dal marrone chiaro al bruno rossastro. L'opistosoma è bruno grigio-bruno rossastro, con un folium di colore bianco e bande a zig-zag di varie forme o una sola banda scura sul margine del dorso. L'epigino è bianco o marrone chiaro[3]. MaschiI maschi si distinguono dalle altre specie di Acusilas nell'avere l'embolo sottile e nero con la punta troncata; questo, nel punto di contatto con il conduttore, attua una svolta e punta verso il centro del bulbo. Somiglia all'embolo di A. vilei, ma questa specie non ha alcuna pars pendula nella parte distale dell'embolo stesso.[3]. ColorazioneLa regione oculare è nera anche nei maschi; il cefalotorace è rossastro e i cheliceri sono marroni. Lo sterno e le zampe sono marrone chiaro; sul III e IV paio delle zampe sono presenti deboli anulazioni. L'opistosoma varia dal grigio chiaro al grigio scuro, con anelli debolmente colorati nel punto di intersezione dei muscoli, detti anche sigilla[3]. Dimensioni
Tutte le misure sono espresse in millimetri
Parametri oculari
Misure delle zampe
Maschio: tutte le misure sono espresse in millimetri
Femmina: tutte le misure sono espresse in millimetri Distribuzione e habitatGli esemplari rinvenuti provengono principalmente dall'Indonesia: Sepaku, nel Kalimantan, Gunung Leuser National Park a Sumatra, Monti Gedeh, a Giava e Monte Sibella sull'isola di Batjan dell'Arcipelago delle Molucche. Inoltre si trova nello Stato di Sabah, appartenente alla Malaysia; a Singapore; a Ratnapura, nello Sri Lanka; in varie province della Thailandia e diverse località del Giappone[3]. Gli esemplari sono stati raccolti in ambiente di foresta pluviale fino all'altitudine di 1000 metri[3]. BiologiaLe femmine costruiscono tele di forma circolare, circa 30 x 30 centimetri, molto vicine al livello del suolo e tutt'intorno ad uno stabilimentum simile a quello dell'Argiope che funge da punto di attacco dei vari fili e rende più manovrabile il metterli in tensione. TassonomiaAl 2013 non sono note sottospecie[4]. Note
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