Xenomede di CeoXenomede (in greco antico: Ξενομήδης?, Xenomḗdēs ; Ceo, ... – ...; fl. V secolo a.C.) è stato uno storico greco antico. BiografiaSappiamo che era di Ceo e che fu un logografo del V secolo a. C.[1] Infatti Dionigi di Alicarnasso colloca Xenomede con Ellanico, Damaste «e molti altri» nel periodo compreso tra gli anni immediatamente prima della guerra del Peloponneso e il floruit di Tucidide, dopo un gruppo che comprende Ecateo, Acusilao e Carone. Il 450 a.C. segnerebbe grosso modo la divisione tra i due gruppi di logografi, avvicinando Xenomede all'epoca di Ellanico, contemporaneo più anziano di Tucidide. OpereXenomede fu autore di una storia della sua isola natale (dal titolo sconosciuto), di cui restano pochissimi frammenti.[2] Da essa Callimaco[3] trasse la famosa storia di Aconzio e Cidippe. Altri temi trattati da Xenomede sono citati sempre da Callimaco[4] a proposito delle origini mitiche dell'isolaː «e noi sapemmo di questa tua passione Questo lungo excursus callimacheo mostra che Xenomede avrebbe ricondotto le origini delle famiglie e delle città dell'isola a miti diversi, ragion per cui si situerebbe appieno nella corrente degli scrittori locali rappresentati da Ellanico, che razionalizzavano il mito e lo riportavano per la storia delle regioni di cui si occupavano. Gli studiosi ritengono, inoltre, che, proprio per questo, potrebbe essere stato utilizzato anche da Aristotele per la sua Keíōn politeía[5], visto che da un frammento appare che il filosofo avesse menzionato anche il leone di Iulis citato da Callimaco[6]. Note
Bibliografia
Voci correlate
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