Alessandro PoliistoreAlessandro Cornelio, soprannominato Poliistore (in greco antico: Ἀλέξανδρος Κορνήλιος Πολυΐστωρ?, Aléxandros Kornélios Polyístōr; Mileto, ... – Laurentum, I secolo a.C.), è stato un grammatico greco antico vissuto nel I secolo a.C. BiografiaAlessandro, nato a Mileto e vissuto nella tarda età repubblicana, secondo il lessico Suda fu allievo di Cratete di Mallo[1]. Catturato dai romani durante le guerre mitridatiche (88-85 a.C.), Alessandro divenne schiavo di Cornelio Lentulo e, per le doti dimostrate come pedagogo, ne venne liberato, assumendo, come d'uso, i tria nomina del patrono, divenendo Lucio Cornelio Alessandro[2]. Sarebbe morto, secondo le fonti, in un incendio scoppiato nella sua casa di Laurento, seguito dopo poco dalla moglie Elena, che, alla notizia, si sarebbe impiccata[3]. OpereLe sue opere, di cui sopravvivono circa 150 frammenti, si possono dividere grosso modo in due ampi gruppiː Le opere più propriamente storiche, con carattere erudito e spesso mitografico, quali Sui Giudei; Su Roma, in 5 libri; Storia di Creta; Storia Egizia, in 3 libri; Storia Caldea; Sulla Bitinia; Sul Ponto Eusino; Sull'Illiria; Indikà; Italikà, in 3 libri; Sulla Caria, in 2 libri; Sulla Cilicia; Storia Libica, in 3 libri; Sulla Licia, in 3 libri; Sulla Paflagonia; Sulla Siria; Su Cipro; Raccolta di cose di Frigia, in 3 libri; Periplo di Licia. Opere di argomento vario, più erudito-grammaticali e biografiche, erano Sull'oracolo di Delfi, Sui simboli pitagorici, Raccolta di meraviglie, Successioni dei filosofi[4], Su Corinna, Sui luoghi menzionati in Alcmane. Il suo metodo consisteva, più che in opere originali, in compilazioni antologiche di carattere erudito (la più importante delle quali, ampiamente citata da Eusebio[5], era il Sui Giudei), nelle quali, più che la narrazione, contava l'affastellamento di diversi brani riportati testualmente, secondo un metodo puramente, appunto, antologizzante. NoteBibliografia
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