Wernerkrauseite

Wernerkrauseite
Classificazione Strunz (ed. 10)4.BB.05[1]
Formula chimicaCaFe3+2Mn4+O6[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoortorombico[3]
Parametri di cellaa = 9,0548(2) Å, b = 2,8718(1) Å, c = 10,9908(2) Å, V = 285,80(1) ų, Z = 8/3[4]
Gruppo puntuale2/m 2/m 2/m[5]
Gruppo spazialePnma (nº 62)[3]
Proprietà fisiche
Densità calcolata4,66[5] g/cm³
Durezza (Mohs)~3[5]
Colorenero; grigio in luce riflessa[6]
Lucentezzasemi metallica[6]
Opacitàopaca
Striscionero[6]
Diffusionerara
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La wernerkrauseite (simbolo IMA: Wkr[7]) è un minerale della famiglia degli "ossidi e idrossidi" appartenente al supergruppo della marokite con composizione chimica CaFe3+2Mn4+O6.[2]

Etimologia e storia

La wernerkrauseite è stata chiamata in questo modo in onore del dottor Werner Krause, un chimico ricercatore nel settore chimico che ha descritto diversi nuovi minerali secondari.[3][4]

Classificazione

Essendo un minerale scoperto e approvato dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) nel 2014, la wernerkrauseite non compare nella nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'IMA fino al 2009[8] e ancora molto usata; nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat, elenca la wernerkrauseite nella classe "4. Ossidi (idrossidi, V[5,6] vanadati, arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti, iodati)" e nella sottoclasse "4.B Metallo:Ossigeno = 3:4 e simili"; questa viene ulteriormente suddivisa in base alla dimensione dei cationi coinvolti, in modo che la wernerkrauseite possa essere trovata nella sezione "4.BB Con soltanto cationi di media dimensione" dove insieme a qandilite, cromite, filipstadite, jacobsite, harmunite, zincocromite, deltalumite, franklinite, cocromite, nicromite, hercynite, gahnite, galaxite, guite, coulsonite, vuorelainenite, spinello, cuprospinello, manganocromite, magnesiocoulsonite, trevorite, magnesiocromite, magnesioferrite, magnetite e ulvöspinello, con le quali forma il sistema nº 4.BB.05.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la wernerkrauseite compare nella classe degli "ossidi" e nella sottoclasse degli "ossidi con rapporto metallo/ossigeno = 3:4 (tipo spinello M3O4 e composti correlati)" dove forma il sistema nº IV/B.05 insieme a hausmannite, iwakiite, hetaerolite, idrohetaerolite, xieite, marokite, harmunite, tegengrenite e filipstadite.[9]

Abito cristallino

La wernerkrauseite cristallizza nel sistema ortorombico col gruppo spaziale Pnma (gruppo nº 62) con le costanti reticolari a = 9,0548(2) Å, b = 2,8718(1) Å e c = 10,9908(2) Å, oltre a 8/3 di unità di formula per cella unitaria.[4]

Origine e giacitura

La wernerkrauseite è stata trovata in minerali in fase avanzata formatisi durante il metamorfismo retrogrado di xenoliti fortemente alterate all'interno di basalto alcalino; il minerale è in paragenesi con ettringite-thaumasite, idrocalumite, jennite, katoite, portlandite, magnesioferrite e perovskite.[4]

Il minerale è molto raro ed è stato trovato solo nella sua località tipo, la cava "Caspar" nel circondario di Mayen-Coblenza (Renania-Palatinato, Germania).[10]

Forma in cui si presenta in natura

La wernerkrauseite si presenta in natura come cristalli prismatici, aciculari striati lungo l'allungamento, con sezioni trasversali rombiche e con dimensioni fino a 0,5 mm; il colore del minerale è nero, così come il suo striscio, i cristalli mostrano una lucentezza smaltata e semimetallica.[6]

Note

  1. ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - With only medium-sized cations, su mindat.org. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: November 2024 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, novembre 2024. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  3. ^ a b c (EN) Wernerkrauseite, su mindat.org. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  4. ^ a b c d (EN) Evgeny V. Galuskin, Biljana Krüger, Hannes Krüger, Günter Blass, Remo Widmer e Irina O. Galuskina, Wernerkrauseite, CaFe3+2Mn4+O6: the first nonstoichiometric post-spinel mineral, from Bellerberg volcano, Eifel, Germany (PDF), in European Journal of Mineralogy, vol. 28, n. 2, 2016, pp. 485-493, DOI:10.1127/ejm/2016/0028-2509. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  5. ^ a b c (EN) Wernerkrauseite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  6. ^ a b c d (DE) Wernerkrauseite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  7. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  8. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 15 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  9. ^ (DE) Lapis Classification - IV OXIDE - IV/B Oxide mit Verhältnis Metall zu Sauerstoff = 3:4 (Spinelltyp M3O4 und verwandte Verbindungen), su mineralienatlas.de. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  10. ^ (EN) Wernerkrauseite-bearing xenolith, Caspar quarry, Ettringen, Vordereifel, Mayen-Koblenz, Rhineland-Palatinate, Germany, su mindat.org. URL consultato il 16 gennaio 2025.

Collegamenti esterni

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