Harmunite

Harmunite
Classificazione Strunz (ed. 10)4.BB.05.[1]
Formula chimicaCaFe2O4[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoortorombico[3]
Parametri di cellaa = 9,2183(3) Å, b = 3,0175(1) Å, c = 10,6934(4) Å, Z = 4, V = 297,45(2) ų[4]
Gruppo puntuale2/m 2/m 2/m[5]
Gruppo spazialePnma (nº 62)[4]
Proprietà fisiche
Densità calcolata4,404[6] g/cm³
Durezza (Mohs)5,5[5]
Colorenero[6]
Lucentezzametallica[3]
Striscionero-marrone[3]
Diffusionerara
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L'harmunite (simbolo IMA: Hmu[7]) è un minerale della famiglia degli "ossidi e idrossidi" appartenente al supergruppo della marokite con composizione chimica CaFe2O4.[2]

Etimologia e storia

Il minerale prende il nome dalla sua località tipo, Jebel Harmun, in Cisgiordania nei pressi del distretto di Gerusalemme.[8]

Classificazione

Essendo un minerale scoperto e approvato dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) nel 2014, l'harmunite non compare nella nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'IMA fino al 2009[9] e ancora molto usata; nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat, elenca l'harmunite nella classe "4. Ossidi (idrossidi, V[5,6] vanadati, arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti, iodati)" e nella sottoclasse "4.B Metallo:Ossigeno = 3:4 e simili"; questa viene ulteriormente suddivisa in base alla dimensione dei cationi coinvolti, in modo che l'harmunite possa essere trovata nella sezione "4.BB Con soltanto cationi di media dimensione" dove insieme a qandilite, cromite, filipstadite, jacobsite, wernerkrauseite, zincocromite, deltalumite, franklinite, cocromite, nicromite, hercynite, gahnite, galaxite, guite, coulsonite, vuorelainenite, spinello, cuprospinello, manganocromite, magnesiocoulsonite, trevorite, magnesiocromite, magnesioferrite, magnetite e ulvöspinello, con le quali forma il sistema nº 4.BB.05.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß l'harmunite compare nella classe degli "ossidi" e nella sottoclasse degli "ossidi con rapporto metallo/ossigeno = 3:4 (tipo spinello M3O4 e composti correlati)" dove forma il sistema nº IV/B.05 insieme a hausmannite, iwakiite, hetaerolite, idrohetaerolite, xieite, marokite, wernerkrauseite, tegengrenite e filipstadite.[10]

Abito cristallino

L'harmunite cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale Pnma (gruppo nº 62) con le costanti di reticolo a = 9,2183(3) Å, b = 3,0175(1) Å e c = 10,6934(4) Å, oltre ad avere 4 unità di formula per cella unitaria.[4]

Origine e giacitura

L'harmunite è stata trovata nei ciottoli di larnite pirometamorfica di un pseudo-conglomerato, il cui cemento è costituito da rocce contenenti larnite intensamente alterate, probabilmente formatesi in presenza di fusione solfatica, il minerale è in paragenesi con srebrodolskite, magnesioferrite, larnite, fluorellestadite, ye'elimite, fluormayenite, gehlenite, ternesite e calciolangbeinite.[4]

L'harmunite è un minerale molto raro ed è stata trovata solo in pochi siti; oltre alla sua località tipo in Palestina, sono documentati ritrovamenti anche nel consiglio regionale di Tamar (Israele), a Vordereifel, Daun e Gerolstein in Renania-Palatinato (Germania), a Rydułtowy (Polonia) e nella miniera "Baturinskaya-Vostochnaya-1-2" nell'oblast' di Chelyabinsk (Russia).[11]

Forma in cui si presenta in natura

L'harmunite si presenta in cristalli prismatici scheletrici, di dimensioni fino a 3 mm. Il colore del minerale è nero con lucentezza metallica e il colore del suo striscio è nero-marrone.[3][5]

Note

  1. ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - With only medium-sized cations, su mindat.org. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: November 2024 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, novembre 2024. URL consultato il 15 gennaio 2025.
  3. ^ a b c d (DE) Harmunite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  4. ^ a b c d (EN) I.O. Galuskina et al., Harmunite CaFe2O4: A new mineral from the Jabel Harmun, West Bank, Palestinian Autonomy, Israel (PDF), in American Mineralogist, vol. 99, n. 5, 2014, pp. 965-975, DOI:10.2138/am.2014.4563. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  5. ^ a b c (EN) Harmunite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  6. ^ a b (EN) Harmunite, su mindat.org. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  7. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 15 gennaio 2025.
  8. ^ (EN) Jebel Harmun (Jabel Harum), Quds Governorate, West Bank, Palestine, su mindat.org. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  9. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 15 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  10. ^ (DE) Lapis Classification - IV OXIDE - IV/B Oxide mit Verhältnis Metall zu Sauerstoff = 3:4 (Spinelltyp M3O4 und verwandte Verbindungen), su mineralienatlas.de. URL consultato il 16 gennaio 2025.
  11. ^ (EN) Localities for Harmunite, su mindat.org. URL consultato il 16 gennaio 2025.

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