Vescovado (Murlo)
Vescovado (o Vescovado di Murlo)[1] è una frazione del comune italiano di Murlo, nella provincia di Siena, in Toscana. StoriaIl territorio di Vescovado di Murlo è abitato sin dall'epoca antica, come testimoniano alcuni ritrovamenti di edifici abitativi e ad uso industriale (località Colombaio) con frequentazione tra il V e il II secolo a.C., contemporanea alla fase di sviluppo del vicino sito di Poggio Civitate.[2] La frazione è il risultato dell'unione in epoca moderna di due borghi adiacenti di epoca medievale: quello settentrionale, chiamato Andica o Antica per la presenza di un vecchio castellare, come ipotizza lo storico Emanuele Repetti, che fu proprietà dei conti Ardengheschi prima della costituzione del vescovato di Murlo;[1] e quello meridionale, il borgo di Tinoni, noto per la presenza di un ospedale intitolato a San Leonardo documentato tra il XVII e il XVIII secolo.[3] Il toponimo Vescovado proviene proprio dalla storica circoscrizione territoriale che dal 1189 al 1778 costituiva il territorio di Murlo come diretta proprietà del vescovo di Siena.[4] In seguito all'espansione del borgo nel XX secolo, Vescovado è divenuto il centro abitato principale del comune Murlo, nonché sede comunale,[4] anche se in popolazione è di poco superato dalla vicina frazione di Casciano. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religioseAl centro del paese si trova la chiesa di San Fortunato, moderna chiesa parrocchiale che ha ereditato il titolo dall'antica chiesa di Murlo.[5][6] Realizzata in uno stile che richiama il brutalismo,[5] è stata consacrata nel 1972, in un luogo dove precedentemente sorgeva una cappella, fortemente danneggiata da un'alluvione negli anni sessanta.[6] All'interno della chiesa si conservano un interessante polittico raffigurante la Madonna col Bambino e santi di Benvenuto di Giovanni (1475)[4] ed una macchina processionale del XVIII secolo in legno dorato e dipinto.[5][7] A Vescovado si trovano anche la cappella della Natività di Maria e l'oratorio di San Leonardo, detto il "Madonnino" di Tinoni.[3] Note
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