Uragano delle Bahamas del 1932
L'uragano delle Bahamas del 1932 è stato un ampio ed intenso uragano, successivamente classificato con la categoria 5 sulla scala Saffir-Simpson, che ha colpito l'arcipelago delle Bahamas all'apice dell'intensità. È stato la quarta tempesta tropicale e il terzo uragano della stagione 1932, nonché il primo dei due uragani di categoria 5 di quell'anno – il secondo colpì Cuba il mese successivo. Si originò come tempesta tropicale il 30 agosto 1932 in prossimità delle isole Vergini, intensificandosi in uragano mentre raggiungeva le Bahamas, per poi curvare e seguire la costa atlantica dell'America settentrionale. È noto anche come "uragano Great Abaco" poiché causò notevoli danni e devastazioni nelle isole Abaco. Storia meteorologica![]() La perturbazione fu inizialmente rilevata il 30 agosto 1932 poco a nord delle isole Vergini come depressione tropicale[1]. La tempesta si spostò in direzione ovest-nordovest, passando a nord delle grandi Antille e di Grand Turk nella notte tra il 2 e il 3 settembre. Raggiunse l'intensità di un uragano mentre passava vicino alle isole Turks e Caicos, per poi iniziare un periodo di rapido rafforzamento[2]. Divenne un uragano di grandi dimensioni il 4 settembre, con venti che raggiunsero i 230 km/h, equivalenti a quelli di un uragano di categoria 4 sulla scala Saffir-Simpson. Tuttavia, fino alla sera del 4 settembre non furono segnalati venti d'uragano allo US Weather Bureau: infatti, la segnalazione col vento d'intensità maggiore, circa 97 km/h, giunse da una nave a circa 459 km a est di Miami[3]. L'uragano proseguì a est delle isole principali delle Bahamas e di Nassau, continuando a rafforzarsi[2]. Gradualmente iniziò a dirigersi verso nord-ovest e nord, e verso la sera del 5 settembre l'uragano raggiunse il picco d'intensità, associabile alla categoria 5, con venti massimi sostenuti stimati di circa 260 km/h e un minimo di pressione misurato pari a 931 mbar, sebbene non al centro dell'uragano[4]. Con tale intensità passò sopra le isole Abaco il 5 settembre e iniziò gradualmente a curvare verso nord-est[2]. Nei due giorni successivi, con l'uragano che proseguiva verso nord-est, diverse imbarcazioni sorprese dalla tempesta registrarono venti di forza 12 sulla scala di Beaufort e basse pressioni barometriche: il piroscafo Yankee Arrow registrò una pressione di 936 mbar il 7 settembre, mentre il vicino piroscafo Deer Lodge una pressione di 934 mbar[1]. L'uragano continuò in direzione nord-est sopra l'oceano Atlantico, indebolendosi come intensità, ma generando onde marine verso gli Stati Uniti nordorientali, e venti di tempesta dalla Carolina del Nord al Massachusetts[4], con venti di circa 90 km/h vicino Nantucket, mentre la tempesta passava al largo del New England. L'uragano divenne una tempesta extratropicale il 9 settembre, e passò a sud della penisola di Avalon, nell'isola di Terranova. L'11 settembre passò vicino alla penisola di Snæfellsnes, in Islanda, prima e all'isola di Jan Mayen dopo[2], dove venne misurata una pressione ambiente di 980 mbar[1]. Ciò che rimaneva della tempesta virò verso est, dissipandosi infine sul mare di Barents il 17 settembre[2]. Sulla base delle registrazioni e delle misurazioni disponibili, la Hurricane Research Division, parte dell'agenzia statunitense NOAA, ha, in seguito, stimato che l'uragano raggiunse la categoria 5 sulla scala Saffir-Simpson e che i danni alle Bahamas erano consistenti con un uragano estremamente intenso[4]. ImpattoSi stima che l'uragano abbia causato la morte di 16 persone e il ferimento di almeno altre 300 nell'arcipelago delle Bahamas e, in particolare, nelle isole Abaco[1]. Non sono note le stime dei danni causati. Nonostante le grandi dimensioni[4] e la grande intensità dell'uragano, gli avvisi e le allerte emanate contribuirono ad evitare la perdita di vite umane e di beni materiali in mare[5]. BahamasIl 5 settembre 1932 l'uragano raggiunse le Bahamas e rapidamente crebbe d'intensità fino a raggiungere la categoria 5[4]. Passò a est della capitale Nassau, senza arrecarvi danni significativi e con venti fino a 80 km/h[6]. Invece, provocò notevoli danni e 16 vittime nelle isole Abaco, dove venne misurata una pressione barometrica di 931 mbar[4]. Sull'isola di Green Turtle Cay due grandi chiese in mattoni con muri spessi circa 3 piedi (0,91 m) vennero distrutte dalla tempesta e alcuni dei blocchi di pietra furono spostati dal vento per circa 1⁄2 miglio (800 m), secondo la testimonianza rilasciata da un residente[1]. Sulla base delle foto dei resoconti sui giornali, è stato stimato che i venti sull'isola di Green Turtle Cay abbiano superati i 150 km/h[1]. Su altre isole dell'arcipelago l'uragano causò danni agli edifici e generò onde di tempesta che inondarono le isole[7]. Stati Uniti d'AmericaI primi avvisi di tempesta vennero emessi negli Stati Uniti nel pomeriggio del 5 settembre 1932, allertando la popolazione della Florida da Daytona Beach a Punta Gorda[1]. Mentre l'uragano procedeva e cambiava la propria traiettoria verso nord-est, gli avvisi dello US Weather Bureau vennero aggiornati e, progressivamente, vennero estesi verso Wilmington nella Carolina del Nord la sera stessa del 5 settembre e, infine, lungo la costa orientale fino a Eastport nel Maine la mattina del 7 settembre[1]. Il cambio di traiettoria della tempesta e il suo rimanere sull'oceano Atlantico evitarono che approdasse sulla Florida o sulla costa orientale statunitense. Tuttavia, i venti di tempesta e le mareggiate colpirono tutta la costa est[4]. Le massime intensità vennero raggiunte con 90 km/h a Nantucket e con 71 km/h a Capo Hatteras. Nonostante gli avvisi emanati, alcune imbarcazioni ruppero gli ormeggi o subirono danni, come il piroscafo Munloyal, che subì la rottura del timone e venne trasportato dalla corrente, per poi essere recuperato dalle motovedette della Guardia costiera da Fort Lauderdale[8]. A causa dei forti venti, grandi alberi e cartelli caddero a Brooklyn, New York, e un raffreddamento delle temperature seguì il passaggio dell'uragano[9]. Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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