Uragano Allen
L'uragano Allen è stato un intenso uragano di tipo capoverdiano abbattutosi nel 1980 sui Caraibi, sul Messico nordorientale e sul Texas meridionale. Prima tempesta tropicale e primo uragano della stagione degli uragani atlantici del 1980, è stato il più devastante della stagione in termini di numero di morti e danni economici. È uno degli uragani atlantici più intensi in termini di minima pressione atmosferica registrata, 899 mbar, nonché l'uragano che nel bacino atlantico ha fatto registrare i venti sostenuti per un minuto più veloci, 305 km/h. Si formò il 31 luglio 1980 nei pressi di Capo Verde, evolvendosi nell'oceano in direzione ovest, attraversando prima il mare Caraibico e poi il golfo del Messico, approdando, infine, in Texas il 10 agosto. Il 5 agosto raggiunse una prima volta la categoria 5 della scala Saffir-Simpson, mentre transitava a sud di Porto Rico, colpendo Haiti nel massimo della sua intensità. Nei giorni successivi si verificarono due eventi di indebolimento e di rafforzamento, raggiungendo in tutto per tre volte la categoria 5. Dopo aver toccato terra, venne declassato a ciclone extratropicale il giorno seguente, per poi dissiparsi. Causò 269 vittime e oltre 1,5 miliardi di dollari di danni. Storia meteorologicaL'uragano Allen ebbe origine da un'onda tropicale si formò al largo della costa occidentale dell'Africa il 29 luglio 1980[1]. Il sistema si è evoluto mentre procedeva in direzione ovest-nordovest, diventando una depressione tropicale il 1º agosto[2]. I primi avvisi vennero emessi dal National Hurricane Center il giorno successivo, quando il sistema era centrato a circa 2100 km a est delle isole Sopravento Meridionali[3]. All'inizio del 2 agosto, mentre procedeva in direzione dei Caraibi, la depressione si intensificò e divenne la prima tempesta della stagione, prendendo il nome Allen[2]. La tempesta procedette verso ovest-nordovest in maniera regolare, con una velocità tra i 27 e i 37 km/h[2]. Il 3 agosto un volo di ricognizione dell'aeronautica statunitense raggiunse il centro del sistema e rilevò venti di 160 km/h e una pressione atmosferica di 967 mbar, così che il National Hurricane Center promosse Allen allo stato di uragano[2]. Da una successiva rianalisi dei dati emerse che Allen aveva raggiunto lo stato di uragano alcune ore prima del volo di ricognizione[4]. Seguì un periodo di rapida intensificazione, visto che nel giro di poche ore la pressione atmosferica minima raggiunse i 951 mbar, mentre l'occhio passava tra Barbados e Saint Lucia, e poi i 911 mbar il giorno dopo quando l'occhio era poco a sud rispetto a Porto Rico[2]. L'uragano raggiunse la categoria 5 sulla scala Saffir-Simpson il 5 agosto e il minimo di pressione di 911 mbar rappresentò la pressione più bassa fino ad allora registrata nell'area caraibica[5]. Quando l'ampia circolazione dell'uragano raggiunse l'isola di Hispaniola, la traiettoria deviò leggermente in direzione nordovest e l'occhio raggiunse l'estremità meridionale della penisola di Haiti la sera del 5 agosto[2]. Questa deviazione era stata già osservata in altri uragani; infatti, quando i rami più esterni dell'uragano raggiungono Hispaniola, si generano dei nubifragi sui rilievi montuosi, portando a uno scarico di energia e quindi a una caduta di pressione, che, a sua volta, determina un cambio di traiettoria nell'uragano[2]. Interagendo coi rilievi montuosi delle isole di Hispaniola e Giamaica, Allen si indebolì, scendendo alla categoria 4. L'uragano proseguì passando a nord della Giamaica e delle isole Cayman il 6 agosto. Il giorno successivo raggiunse le acque calde del mare Caraibico nordoccidentale e si intensificò nuovamente, con la pressione centrale che riprese a calare significativamente[2]. Tornò alla categoria 5 e la mantenne per l'intero 7 agosto. La tempesta si spostò oltre le isole Cayman e, passando tra l'isola di Cuba e la penisola dello Yucatán, entro nel golfo del Messico. Raggiunse il picco di intensità durante l'attraversamento del canale dello Yucatán, quando vennero registrati venti a 305 km/h e una pressione minima di 899 mbar, che rappresentò la pressione più bassa fino ad allora registrata nei Caraibi occidentali e la seconda più bassa registrata nel bacino atlantico[5]. Nel suo percorso attraverso il mar dei Caraibi ed il golfo del Messico, il suo centro di circolazione non attraversò mai la terraferma, nonostante il passaggio ravvicinato a varie isole[4]. L'interazione dell'uragano con l'area montagnosa dello Yucatán ne determinò un nuovo indebolimento, con la pressione dell'occhio che salì rapidamente e riportò l'uragano alla categoria 4 l'8 agosto[2]. L'uragano continuò in direzione ovest-nordovest nel golfo del Messico e l'interazione con le acque calde del golfo portò a un ulteriore rafforzamento nel corso della giornata dell'8 agosto, con la pressione che calò bruscamente e l'uragano raggiunse per la terza volta la categoria 5 sulla scala Saffir-Simpson[2]. Nella notte tra l'8 e il 9 agosto venne registrato un minimo di pressione di 909 mbar[5]. Il percorso di Allen era anche influenzato da un ampio sistema di alta pressione che era presente sull'Atlantico occidentale e sugli Stati Uniti meridionali e che stava causando un'intensa ondata di caldo sugli Stati Uniti centro-occidentali[2]. Questo sistema contribuì a un indebolimento di Allen mentre avanzava nel golfo del Messico, ne rallentò la velocità di avanzamento e ne impedì il cambio di traiettoria verso nord[2]. L'uragano approdò il 10 agosto attorno a mezzogiorno, secondo l'ora locale, nei pressi di South Padre Island, nell'estremità meridionale del Texas, come uragano di categoria 3 con venti massimi sostenuti di 185 km/h e una pressione atmosferica di 945 mbar[1]. Una volta raggiunta la terraferma s'indebolì rapidamente e venne declassato a tempesta extratropicale già l'11 agosto[4]. PreparazioneL'uragano Allen venne monitorato durante il suo percorso attraverso il mare Caraibico e il golfo del Messico, grazie a 72 voli di ricognizione effettuati sia dall'aeronautica statunitense (52) che da equipaggi del NOAA (20)[6]. Questo permise di supportare le autorità locali nell'emissione dei vari avvisi e allerte. Il 3 agosto, mentre Allen si avvicinava ai Caraibi, vennero emessi avvisi di venti di burrasca e per uragano nelle isole di Barbados, Saint Lucia, Saint Vincent, Dominica, Grenada, Martinica e Guadalupa, mentre solo avvisi di burrasca ad Antigua[6]. A fine giornata dello stesso 3 agosto gli avvisi per uragano vennero mutati in allerte[6]. Il 4 agosto avvisi per uragano vennero emessi per le regioni sudorientali della Repubblica Dominicana e per la penisola sudoccidentale di Haiti[6]. Il 5 agosto venne emessa un avviso per uragano sull'isola di Giamaica, poi passata ad allerta, mentre per la penisola di Haiti si passò a un'allerta[6]. Il 6 agosto fu la volta delle isole Cayman e della parte nord-orientale della penisola dello Yucatán, in Messico, dove vennero emessi i primi avvisi ed allerte[7]. Il 7 agosto venne emesso un avviso per venti di burrasca per le Florida Keys, mentre l'8 agosto avvisi ed allerte per l'uragano iniziarono a interessare la costa messicana e l'area costiera del Texas[7]. Tra il 9 e il 10 agosto la maggior parte degli avvisi per uragano vennero declassati ad avvisi per venti di burrasca lungo le coste di Texas e Louisiana[7]. La maggior parte di avvisi ed allerte fu comunicata con tempestività e specificando le aree, sebbene a Saint Lucia e Barbados le allerte arrivarono a breve termine, poiché in quella fase Allen si stava rinforzando rapidamente[7]. ImpattoVisto il numero di morti e l'ammontare dei danni causati dall'uragano, l'organizzazione meteorologica mondiale (OMM) ritirò il nome Allen dalla lista dei nomi assegnati agli uragani atlantici[8]. Infatti, per la stagione degli uragani del 1986 il nome venne sostituito da Andrew. CaraibiSull'isola di Barbados circa 500 case vennero danneggiate o distrutte, non vennero segnalate vittime e la prima stima dei danni causati dall'uragano fu di circa 1,5 milioni di dollari[9]. L'isola di Saint Lucia subì danni notevoli a seguito dei forti nubifragi, causati dal passaggio ravvicinato del ramo settentrionale dell'eyewall sulla parte meridionale dell'isola, con venti di 170 km/h e una pressione atmosferica di 967 mbar registrata ad Hewanorra[1]. A Saint Lucia vennero segnalate 18 vittime[9] e i danni vennero stimati in 235 milioni di dollari[1]. Un'altra vittima venne segnalata sull'isola di Guadalupa[1]. Danni ingenti causati dalle piogge torrenziali e dai venti interessarono anche le isole di Martinica e di Saint Vincent[1]. La penisola meridionale di Haiti fu investita dal passaggio dell'uragano mentre aveva raggiunto la categoria 5, portando forti venti e nubifragi, che causarono ingenti danni, stimati sui 400 milioni di dollari[10]. Vennero segnalate 220 vittime, circa 835000 persone rimasero senza casa e metà del raccolto di caffè andò distrutto[10]. Sull'isola di Giamaica vennero segnalate 18 vittime e la maggior parte dei danni interessò la costa settentrionale[10]. Il passaggio dell'uragano devastò la barriera corallina presso Discovery Bay, nella parrocchia giamaicana di Saint Ann[11]. Inoltre, al largo della Giamaica, un incremento nel numero di pesci eupomacentrus planifrons, della sottofamiglia Pomacentrinae, così come di echinometra viridis e di diadema antillarum, del genere diadema, venne osservato dopo il passaggio dell'uragano, venendo legato all'impatto che l'uragano aveva avuto sulla barriera corallina[12]. Sebbene non si registrarono danni significativi, sull'isola di Cuba 3 vittime vennero attribuite al passaggio dell'uragano[10]. Al contrario, sulle isole Cayman non ci furono vittime, ma venti superiori a 185 km/h causarono notevoli danni agli edifici[10]. Complessivamente, sulle isole caraibiche l'uragano Allen causò 238 vittime e danni per più di mezzo miliardo di dollari, la maggior parte dei quali ad Haiti[13]. MessicoSia la penisola dello Yucatán che la costa nordorientale del Messico vennero colpite dal ramo più debole dell'uragano, riportando così danni poco significativi[10]. Le piogge torrenziali che colpirono le aree costiere portarono ad accumuli massimi di 180 mm nelle zone vicine al confine con gli Stati Uniti[14]. Stati UnitiL'approdo dell'uragano in Texas venne anticipato dalle onde di tempesta, che colpirono l'area costiera poco popolata tra Brownsville e Corpus Christi, raggiungendo un picco registrato di 3,7 m a Port Mansfield[1]. Raffiche di vento fino a 104 nodi (193 km/h) vennero registrate sempre a Port Mansfield, mentre arrivarono a 68 nodi (126 km/h) all'aeroporto di Brownsville[1]. Inoltre, 29 tornado vennero associati al passaggio dell'uragano[1]. I forti venti di tempesta causarono notevoli danni a Corpus Christi, come la rottura delle vetrate dell'edificio a 18 piani della Guaranty Bank e dell'edificio a 12 piani dell'ospedale Spohn[15]. Gli accumuli di pioggia sul Texas raggiunsero un massimo di 510 mm nelle aree costiere, dove l'uragano approdò e dove era in corso dall'inizio dell'estate un'intensa siccità ed ondata di caldo, che stava colpendo gli Stati Uniti centro-occidentali[14]. Il passaggio dell'uragano causò sei morti in Texas[13], mentre altre 13 persone perirono in Louisiana nello schianto di un elicottero che stava evacuando i lavoratori di una piattaforma petrolifera[1]. Complessivamente, l'ammontare dei danni fu di 300 milioni di dollari, la maggior parte dei quali causati da alcuni tornado nell'area di Austin[13]. Note
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