Nasce come borgata rurale ai primi del novecento su territori di proprietà del duca Leopoldo Torlonia.
Furono edificate dallo Stato alcune case con terreno agricolo annesso e furono assegnate ai combattenti reduci della prima guerra mondiale.
In epoca medievale la località veniva chiamata "Campo dei Sette Fratelli" o "Forno dei Septe Fratri" in relazione alla leggenda di santa Sinforosa e dei suoi sette figli fatti uccidere dall'imperatore Adriano[5] (Crescente, Eugenio, Giuliano, Giustino, Nemesio, Primitivo e Statteo).
Successivamente venne chiamata Forno o Osteria del Forno in riferimento al casale posto a sud della Tiburtina, che oggi viene indicato come Casale di Settecamini[5].
Il toponimo attuale inizia a essere usato solo a partire dalla seconda metà dell'800 e il dizionario toponomastico lo indica derivante: «Da sette camini su di un caseggiato chiamato "il Fornaccio"».
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture civili
Casale del Cavaliere, su via del Casale del Cavaliere. Casale medioevale. 41.93018°N 12.659983°E41°55′48.65″N, 12°39′35.94″E
Casale di Pratolungo, su viale della Torre di Pratolungo. Casale medioevale.[6]41.943059°N 12.606802°E41°56′35.01″N, 12°36′24.49″E
Torre di Pratolungo, su viale della Torre di Pratolungo. Torre medioevale. 41.942699°N 12.606878°E41°56′33.72″N, 12°36′24.76″E
Ponte di Pratolungo, ponte medioevale sul fosso di Pratolungo. 41.93959°N 12.604077°E41°56′22.52″N, 12°36′14.68″E
Torre di Ponticello, a circa 1,2 km a nord del bivio di via Tiburtina con via di Settecamini. Torre del XIV secolo.[7]41.94956°N 12.623388°E41°56′58.42″N, 12°37′24.2″E
Casale di Sant'Eusebio o Casale di Campo Marzio, su via Torre Sant'Eusebio. Casale con torre del XIII secolo. 41.926701°N 12.614635°E41°55′36.12″N, 12°36′52.69″E
Casale delle Vittorie o Casal Vecchio, su via del Casale delle Vittorie. Casale del XVI secolo. 41.964707°N 12.61793°E41°57′52.95″N, 12°37′04.55″E
Fontanile di Sant'Onesto, fra via Forno Casale e via Marco Simone. Fontane del XVI secolo.[8]41.951027°N 12.641353°E41°57′03.7″N, 12°38′28.87″E
Basilica di Sant'Alessandro, su via Nomentana. Basilica originale del II secolo, struttura attuale del IV secolo. 41.96228°N 12.594042°E41°57′44.21″N, 12°35′38.55″E
Villa della Torre di Sant'Eusebio, su via Carciano. Villa del II secolo a.C.[12]41.930417°N 12.614409°E41°55′49.5″N, 12°36′51.87″E
Villa definitivamente distrutta nel 1991 a seguito di urbanizzazione; si trovava a circa 400 m a nord della torre di Sant'Eusebio.
Villa di Casal Bianco (sito 2), su via di Casal Bianco. Villa del II secolo a.C.[13]41.940885°N 12.62659°E41°56′27.19″N, 12°37′35.72″E
Area adibita a parco giochi.
Villa a Sant'Alessandro (sito C), su via Cielo D'Alcamo (via Nomentana IX miglio). Villa del II secolo a.C.[14]41.960725°N 12.597083°E41°57′38.61″N, 12°35′49.5″E
Villa a Sant'Alessandro (sito A), su via Dante da Maiano (via Nomentana VIII miglio). Villa del I secolo a.C.[15]41.960885°N 12.603992°E41°57′39.19″N, 12°36′14.37″E
Villa di Casale Bonanni, su via del Casale Bonanni. Villa del I secolo a.C.[16]41.94322°N 12.615768°E41°56′35.59″N, 12°36′56.76″E
Villa di Casal Bianco, su via di Casal Bianco (via Tiburtina IX-X miglio). Villa del I secolo a.C.[17]41.942681°N 12.631963°E41°56′33.65″N, 12°37′55.07″E
Complesso termale-ninfeo, su via Forno Casale, a sud del fosso del Fornaccio. Terme del I secolo a.C. e ninfeo del III/IV secolo.[8]
Sepolcri di via Nomentana, su via Nomentana angolo via di Prato Lauro. Sepolcri dell'età imperiale. 41.968175°N 12.602689°E41°58′05.43″N, 12°36′09.68″E
Villa romana di Monte dello Spavento-Necropoli-Santuario. La zona è di età arcaica medio-repubblicana. Il santuario è stato individuato dalle strutture e dal materiale rinvenuto. La necropoli è posta a nord-ovest del santuario. Dei piccoli edifici rettangolari sono siti nella zona.[20]
Colombario, scoperto tra via Colsereno e via Tiburtina antica. Il colombario è in tufo.[21]
Inoltre nel quartiere vi sono i seguenti edifici:
presso il civico 98 di via Casal Bianco, presso via Tiburtina antica, in proprietà privata, è stato rinvenuto un mausoleo utilizzato nel medioevo come torre di vedetta[22]
presso via Tiburtina antica sono stati trovati dei sepolcri antichi[23]
un'altra villa romana ancora adiacente a strutture termali sita presso via Tiburtina antica, questa villa è stata scoperta grazie ad insediamenti di industrie moderne[25]
Santuario di Casal Monastero Nuovo. Una stipe votiva di un santuario rustico risalente ad un periodo situato tra la fine del IV e la metà del II secolo a.C. è stata trovata nel 1983.[27]
Casal Monastero Vecchio. Il casale è in opera listata in tufo e laterizi sul lato ovest, in opus caementicium in tufo e materiale di riciclo sugli altri lati. L'edificio è costruito su un colombario in laterizio con abside terminale e nicchie laterali. Il casale appartenne alla chiesa di Santa Maria in Monasterio. Del casale rimangono una torre quadrata con degli speroni angolari ed alcune strutture edificate su dei ruderi di una villa romana.[28] A sud est si trovano degli altri ruderi in opera listata sempre in tufo e laterizio eretti su una precedente struttura ipogea con volta a crociera.[29]
A Sant'Alessandro
Strutture funerarie. Tra via di Cielo d'Alcamo e via Bonvesin de la Riva vi sono delle strutture forse riconducibili a delle strutture funerarie,[30] nonché su via Nomentana, presso il Raccordo Anulare vi sono delle necropoli, delle tombe e dei sepolcri.[31]
Geografia antropica
Urbanistica
Nel territorio di Settecamini si estendono le zone urbanistiche 5I Sant'Alessandro e l'omonima 5L.
Nell'area di Casal Monastero, lungo la via Nomentana, gli odonimi si riferiscono a città (antiche e moderne) della Sabina ed a personaggi correlati a questa regione (cui la stessa via Nomentana conduce), mentre altri odonimi nell'area contigua alla via Tiburtina sono stati desunti dall'antica storia di Tivoli. Le altre strade e piazze della zona sono prevalentemente dedicate a poeti e scrittori medievali, a centri dell'Abruzzo e del Molise (nella frazione di Case Rosse) ed a scienziati ed ingegneri (nell'area del Tecnopolo).
Infrastrutture e trasporti
Strade
A24 dei Parchi (casello di "Settecamini - Tecnopolo Tiburtino")
Carmelo Calci, R. Cigalino e Gaetano Messineo, Settecamini. La via antica tra il km 14,600 e il km 14,900. L'area sepolcrale nord-orientale, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, XCIII, Roma, 1989-1990, pp. 150–156.
Carmelo Calci (a cura di), Roma oltre le mura. Lineamenti storico topografici del territorio della V Circoscrizione, Roma, 1998.
Carmelo Calci (a cura di), La via Tiburtina, in Roma archeologica. Le scoperte più recenti della città antica e della sua area suburbana, Roma, ADN Kronos libri, 2005, pp. 489-524, ISBN88-7118-184-0.
Marina De Franceschini, Ville dell'Agro romano, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2005, ISBN978-88-8265-311-8.
(FR) Philippe Pergola, Riccardo Santangeli Valenzani e Rita Volpe (a cura di), Via Tiburtina, in Suburbium. Il suburbio di Roma dalla crisi del sistema delle ville a Gregorio Magno, Roma, École française de Rome, 2003, pp. 175–209, ISBN978-2-7283-0671-8.
Mario Pentassuglio, Storia di Settecamini dalle origini al 1945, Roma, 2023.