La zona è circondata dai monti Sabatini, vicinissima ai laghi di Bracciano, di Martignano e agli alvei prosciugati dei laghi di Stracciacappa[1][2] e di Baccano[2]. È compresa tra la consolare via Cassia ad est, la via Braccianense a sud, la via Anguillarese ad ovest. A nord, invece, è limitato dai Monti Sant'Andrea e dalla valle di Baccano.
La collocazione di Cesano è all'interno dell'Agro romano nelle vicinanze dei laghi di Bracciano e Martignano, dell'antica città di Galeria, dell'antica città di Veio, dell'antica via Clodia, della valle di Baccano e della valle del Sorbo.
Con Regio decreto n. 3247 del 27 dicembre 1923, su richiesta della popolazione di Cesano, la frazione passa dal comune di Campagnano di Roma a quello di Roma[5].
Nel territorio di Cesano si estende l'omonima zona urbanistica 20N.
Per Cesano sono stati deliberati anche i piani di Recupero dei nuclei di edilizia ex abusivi 20.9A "Cesano Paese" e 20.9B "Cesano – Via Baccanello – Via Colle Febbraro"[9].
Suddivisioni storiche
Del territorio di Cesano fanno parte la frazione omonima, quella di Osteria Nuova e le località di Cesano Stazione e Casaccia.
Cesano Stazione
Località nata intorno agli anni sessanta ed elevata al rango di frazione, si sviluppò grazie ai militari che prestarono servizio presso la vicina "Scuola di Fanteria" e che qui si insediarono con le loro famiglie proprio in quegli anni. Verso la fine degli anni novanta ha subito un forte incremento edilizio, con società cooperative edilizie destinate al personale delle forze armate e di polizia.
Il potenziamento della stazione ferroviaria lungo la linea FL3 e l'istituzione di un servizio metropolitano ad alta frequenza, hanno fatto di Cesano Stazione la porta di accesso nel settore settentrionale alla Capitale per i comuni limitrofi di Anguillara Sabazia, Campagnano e Formello.
Casaccia
Nella località di Casaccia, sulla strada per Anguillara Sabazia, si trova il Centro ricerche Casaccia dell'ENEA[10], sede tra le altre cose degli impianti Opec e IPu (oggi di proprietà della SOGIN) e che occupa un'area complessiva di 90 ettari, suddivisa in due aree separate dalla via Anguillarese.
Nel centro è ospitato un deposito temporaneo di rifiuti radioattivi a bassa radioattività, di origine medico-sanitaria, industriale e di ricerca.[11]
Nel 2009 è stata avviata, da parte dell'Amministrazione di Roma Capitale, la costruzione di un palazzetto dello sport multifunzionale dotato di circa 1300 posti a sedere; a causa di problemi di natura economica con la ditta appaltatrice non è mai stato completato.[12]
^Separata da via di Baccanello, nel tratto dalla via Cassia fino a via Mario Visintini, da questa verso sud al rio Galeria e da questo fino a via Braccianense.
^Separata da via Braccianense, nel tratto dal rio Galeria fino al fosso Pietroso.
^Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 62 del 18 marzo 1924, anno LXV, parte prima.
Luisa Gorlani, Il Borgo storico di Cesano alle porte di Roma, Roma, Edizioni Scettro del Re, 2001.
Adelaide Trezzini e Luisa Chiumenti (a cura di), Cesano. Borgo fortificato sulla via Francigena, in Quaderni della Via Francigena, n. 2, Roma, Gangemi Editore, 2012, ISBN978-88-492-2214-2.
Fabrizio Vistoli, Cesano di Roma: la fase chigiana, in Iefke van Kampen (a cura di), I Chigi a Formello. Il feudo, la storia e l'arte, Formello, Museo Civico dell'Agro Veientano, 2009, pp. 93–96, ISBN978-88-908106-2-6.
Fabrizio Vistoli, Cesano dei Chigi: il Borgo e la Casa padronale, in Studi Romani, anno LIX, n. 1-4, Roma, Istituto Nazionale di Studi Romani, gennaio-dicembre 2011, pp. 298–306.
Stefania Aini, Massimo Lauria e Fabrizio Vistoli (a cura di), Terra di Cesano: storia, arte e devozione, Campagnano di Roma, Grafica Vallelunga, 2015.