La formula del campionato fu la stessa della stagione precedente; la manifestazione fu organizzata con un girone all'italiana, con gare di andata e ritorno per un totale di 26 giornate. Erano assegnati 2 punti per l'incontro vinto e un punto a testa per l'incontro pareggiato, mentre non ne era attribuito alcuno per la sconfitta. Al termine del campionato la prima squadra classificata venne proclamata campione d'Italia mentre la dodicesima, la tredicesima e la quattordicesima classificata (per un totale di tre retrocessioni mentre fino alla stagione precedente scendevano in seconda serie solo due compagini) retrocedettero in serie B.
Avvenimenti
Il campionato iniziò Il 6 dicembre 1980 e si concluse Il 6 giugno 1981. Alla seconda giornata fu il Forte dei Marmi a tentare una prima fuga ma venne subito ripreso dalle avversarie; in particolare la Reggiana che aveva ingaggiato Pino Marzella dall'AFP Giovinazzo e l'Amatori Lodi che aveva cambiato allenatore facendo tornare sulla propria panchina Franco Mora. Fu la Reggiana a prendere il comando della classifica alla quinta tornata concludendo il girone d'andata in testa al torneo seguita proprio dai lodigiani; il Novara e il Breganze, squadre storico del torneo, erano invece impegnate nella lotta per non retrocedere. Il secondo confronto diretto fra le due formazioni di testa, disputato in occasione della prima giornata di ritorno, si concluse nuovamente in parità (2-2) grazie a una rete di Belli a pochi minuti dalla fine. I giallorossi raggiunsero gli emiliani in vetta alla classifica dopo la partita seguente, per poi tornare subito in svantaggio e infine superare i rivali in virtù della vittoria interna per 4-3 sul Laverda Breganze, in cui il diciottenne lodigiano mise a segno una doppietta. Frattanto le due squadre erano impegnate anche in Coppa CERS, dove furono entrambe eliminate in semifinale. Il duello si protrasse sino all'ultima giornata di Serie A: l'Amatori arrivò alla sfida decisiva, in programma a Gorizia contro la formazione locale, con una lunghezza di margine sui reggiani. Davanti a oltre un migliaio di propri sostenitori giunti da Lodi, i giallorossi si imposero per 4-1 con marcature di Belli (doppietta), Fona e Fantozzi, assicurandosi così il loro primo scudetto. I lombardi grazie alla vittoria in campionato si qualificarono per la Coppa dei Campioni; il Bassano vincendo la Coppa Italia si qualificò per la Coppa delle Coppe mentre la Reggiana, seconda in campionato, e il Monza giunto terzo si qualificarono per la Coppa CERS. Retrocedettero in serie B la neopromossa Giovanni XXIII Seregno, il Follonica e il Trissino.
Gianfranco Capra e Mario Scendrate, Hockey su pista in Italia e nel mondo, Novara, Casa Editrice S.E.N., settembre 1984, pp. 128-129.
Consorzio Etruria Hockey Follonica, Benvenuti a Hockey City, 1936-2007 - Follonica in vetta al mondo, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2008, pp. 114-117 e 188.
Hockey Breganze su progetto grafico di Sergio Carrara, Hockey Breganze 40º 1961 2001, Carraradv, stampa Artigrafiche Urbani Sandrigo, luglio 2001.