Riccardo CarboneRiccardo Carbone (Napoli, 17 ottobre 1897 – Napoli, 17 dicembre 1973) è stato un fotografo, fotoreporter e archivista italiano, pioniere del fotogiornalismo partenopeo. Per circa mezzo secolo ha fotografato principalmente gli eventi accaduti a Napoli, lasciando alla città un archivio di oltre mezzo milione di fotografie. BiografiaNato nello storico quartiere Mercato, studiò chimica all'Università di Napoli, interrompendo gli studi al terzo anno, quando negli anni venti del XX secolo, la sua passione per la fotografia si trasformò in un vero e proprio lavoro. I lavoriIn uno dei tanti appunti di Carbone trovati nel suo immenso archivio si può leggere: «Sono quasi tutti passati per prima da Napoli Infatti l'attività di Carbone ha abbracciato un arco di tempo che dagli anni venti si è protratta fino agli inizi degli anni settanta, fotografando l'epoca del ventennio, attraverso gli scatti del periodo della seconda guerra mondiale, le immagini dell'immediato dopoguerra, della ricostruzione e del boom economico, il tutto contornato dal continuo andirivieni sia del jetset mondiale che di altri personaggi famosi, non disdegnando di fotografare eventi anche di effimera importanza, come ad esempio quello di un fascicolo in cui è riportato il titolo di Rottura condotto dell'acqua. Gli esordiIl primo servizio fotografico di una certa importanza è del 1923, in Grecia, dove documentò la Crisi di Corfù. Il dopoguerraCarbone riprese l'attività nel 1945 lavorando per Il Risorgimento, nuovo quotidiano cittadino. Ebbe modo di fotografare le rovine lasciate dalla guerra ed il disagio sociale dell'epoca, come gli scugnizzi e i sciuscià[2]. Dopo questo periodo fondò la Fotoagenzia Napoli, tra i cui allievi ebbe Giacomo Di Laurenzio, Guglielmo Esposito, Franco Pappalardo e Mario Siano, che hanno fatto la storia del fotogiornalismo napoletano. Fine carrieraTerminò la carriera con Il Mattino nel 1970, ma continuò ad essere fotoreporter fino alla morte, che lo colse nel dicembre del 1973. L'ereditàIn circa mezzo secolo di attività, Riccardo Carbone ha lasciato in eredità circa mezzo milione di negativi fotografici, duemila lastre ed altrettante stampe. Inoltre l'intero patrimonio è catalogato nei suoi manoscritti, in cui per ogni foto sono annotati luogo, data e contenuti. Note
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