Ha pubblicato anche sotto gli pseudonimi Dick Morland, Patrick Ruell e Charles Underhill. Gran parte dei romanzi usciti col suo vero nome è dedicata al ciclo del soprintendente della polizia dello Yorkshire Andy Dalziel e del sergente Peter Pascoe, e che ha ispirato anche una popolare serie televisiva britannica[1]. Nel 1993 Hill ha inoltre creato il personaggio di Joe Sixsmith, un tornitore di origine caraibica che, dopo aver perso il lavoro, intraprende un'improbabile carriera di investigatore privato nella piccola città di Luton[2].
I romanzi con Dalziel e Pascoe rientrano a grandi linee nel filone del giallo classico, anche se caratterizzati da una tenace volontà di sperimentazione: in particolare quelli degli ultimi anni, improntati a una scrittura virtuosistica e piena di giochi di parole, che sembra voler sfidare ogni possibilità di traduzione. Nei suoi molti romanzi senza personaggi fissi, invece, Hill sceglie quasi sempre forme più vicine al thriller e allo spionaggio (The Woodcutter, invece, è una storia di vendetta ispirata a Il Conte di Montecristo).
Per lungo tempo assistente universitario di lingua e letteratura inglese, nel 1980 Hill decide di dimettersi per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.
1988, Verità sepolte (Under World), Il Giallo Mondadori n.2644, ottobre 1999; I Classici del Giallo Mondadori n.1483, agosto 2024.
1990, Troppi suicidi (Bones and Silence), finalista Edgar Award 1991, stampato nel 1994 nella collana Il Giallo Mondadori n.2387, 1994; Ossa e silenzio, Bagno a Ripoli, Passigli, 2007.
1992, Recalled to Life
1994, I due ritratti (Pictures of Perfection), Il Giallo Mondadori n.2439, ottobre 1995; I Classici del Giallo Mondadori n.1471, agosto 2023