Rainbow album in studio |
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Artista | Mariah Carey
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Pubblicazione | 2 novembre 1999
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Durata | 55:49
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Dischi | 1
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Tracce | 14
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Genere | Contemporary R&B[1][2][3] Hip hop[1][2][4] Pop[3][4] Urban[2]
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Etichetta | Columbia
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Produttore | Mariah Carey, Jimmy Jam & Terry Lewis, James Wright, DJ Clue, David Foster, Jermaine Dupri, Bryan-Michael Cox
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Registrazione | 1999
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Formati | CD, 2 CD, MC, LP, download digitale, streaming
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Certificazioni |
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Dischi d'oro | Argentina[5] (vendite: 30 000+) Australia[6] (vendite: 35 000+) Belgio[7] (vendite: 25 000+) Francia (2)[8] (vendite: 200 000+) Nuova Zelanda[9] (vendite: 7 500+) Paesi Bassi[10] (vendite: 40 000+) Regno Unito[11] (vendite: 100 000+) Svizzera[12] (vendite: 25 000+) Ungheria[13] (vendite: 3 000+)
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Dischi di platino | Brasile[14] (vendite: 250 000+) Canada (2)[15] (vendite: 200 000+) Europa[16] (vendite: 1 000 000+) Germania[17] (vendite: 300 000+) Giappone (4)[18] (vendite: 800 000+) Hong Kong[19] (vendite: 20 000+) Spagna[20] (vendite: 100 000+) Stati Uniti (3)[21] (vendite: 3 000 000+)
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Mariah Carey - cronologia |
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| Singoli |
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Rainbow è il settimo album in studio della cantautrice americana Mariah Carey, pubblicato il 2 novembre 1999 dall'etichetta discografica Columbia Records.
Descrizione
Contiene molte collaborazioni della cantante con numerosi artisti e produttori pop ed R&B, molto in voga alla fine degli anni novanta; Rolling Stone considerò il disco "una preziosa collezione di ballate in chiave hip hop, che ben rappresenta la musica di fine millennio.[2] A Rainbow collaborarono anche i rapper Jay-Z, Da Brat, Missy Elliott, Snoop Dogg, Mystikal e Master P, i cantanti R&B Usher e Joe e la boy band 98° Degrees. L'album è stato il primo della cantante a non essere stato prodotto da Walter Afanasieff, che ha prodotto molte ballate di Mariah. Al posto di Afanasieff lavorarono invece Jimmy Jam e Terry Lewis.
Da Rainbow furono estratti due singoli molto in voga su Billboard, Heartbreaker e Thank God I Found You. In Gran Bretagna fu anche pubblicata una b-side poi diventata singolo, la cover di Phil Collins Against All Odds (Take a Look at Me Now), rifatta insieme alla boy band irlandese Westlife. Invece la doppia a-side Can't Take That Away (Mariah's Theme)/Crybaby negli USA non arrivò ai primi venti posti in classifica.[22]
Rainbow è considerato uno degli album più introspettivi di Mariah Carey, insieme a Butterfly e Charmbracelet. Ciò è per molti testimoniato da un messaggio nel booklet, che dice: "Questo disco è incentrato sulle mie crisi emozionali degli ultimi tempi. Se lo ascolti attentamente, ti accorgi che i testi formano insieme una storia a lieto fine. Del resto, dopo ogni tempesta - se scorgi bene in cielo - appare un arcobaleno".[23]
Accoglienza
Rainbow ha ottenuto recensioni positive da parte dei critici, molti dei quali hanno sottolineato la nuova direzione artistica di Mariah Carey.[27] Danyel Smith scrisse per Entertainment Weekly che "quella che con Butterfly era iniziata come una partenza si conclude con Rainbow come un'evoluzione – forse la prima prova convincente della vera natura artistica della Carey".[1] Arion Berger di Rolling Stone considerò Rainbow come un album genuinamente R&B e hip hop, una "preziosa testimonianza dell'accessibilità del cantautorato di stampo hip-hop della fine del 1999". Pur definendo alcune ballate "banali", Berger concluse sostenendo che "Rainbow raggiunge il suo meglio — e la Carey è più a suo agio — quando le fogge dell'hip-hop sofisticato e l'R&B contraffatto coesistono armoniosamente in un delicato connubio".[2] Elysa Gardner del Los Angeles Times commentò: "Dando prova di un'autorevolezza emotiva degna delle sue abilità tecniche, la Carey ci dà una visione dell'amore dinamica senza scadere nell'ostentazione".[26] Steve Jones di USA Today definì il disco "colorato" e "uno dei suoi lavori più invitanti".[4] Robert Christgau del Village Voice citò Heartbreaker e Crybaby come i brani forti, e scrisse che Mariah Carey non era "un 'vero' usignolo dell'R&B, ma abbastanza brava da fingere bene".[28]
Amy Linden di Vibe criticò le canzoni in cui Mariah Carey fa uso di campionamenti hip hop o canta accanto ai rapper, definendo una soluzione scontata "affiancare un usignolo canterino a un ragazzaccio sputa-rime".[29] Stephen Thomas Erlewine di AllMusic notò come Rainbow fosse "il primo album della Carey per cui lei abbia scritto dei testi personali, con riferimenti alla sua sperazione da Mottola". Definì i testi "sinceri" e "profondi", ma descrisse il materiale del disco come "intriso di ballate" e "ripetitivo", fedele allo schema dei precedenti album della cantante, mentre "sarebbe stato un disco più efficace se il mal d'amore, il dolore e l'allegria che ribollono sotto la musica fossero stati portati in superficie".[24]
Tracce
- Heartbreaker (feat. Jay-Z) – 4:46 (Mariah Carey, Lincoln Chase, Jeffrey Cohen, Shirley Elliston, Shawn Carter, Narada Michael Walden)
- Can't Take That Away (Mariah's Theme) – 4:33 (Mariah Carey, Diane Warren)
- Bliss – 5:44 (Mariah Carey, James Harris, Terry Lewis, James "Big Jim" Wright)
- How Much (feat. Usher) – 3:31 (Mariah Carey, Jermaine Dupri)
- After Tonight – 4:16 (Mariah Carey, Diane Warren, David Foster)
- X-Girlfriend – 3:58 (Mariah Carey, Kandi Burruss, Kevin Briggs)
- Heartbreaker (feat. Da Brat & Missy Elliott) (Remix) – 4:32 (Mariah Carey, Narada Michael Walden, Shawntae Harris, Melissa Elliott, Calvin Broadus, Andre Young, Warren Griffin III)
- Vulnerability (Interlude) – 1:12 (Mariah Carey)
- Against All Odds (Take a Look at Me Now) – 3:25 (Phil Collins)
- Crybaby (feat. Snoop Dogg) – 5:19 (Mariah Carey, Snoop Dogg, Gene Griffin, Aaron Hall, Trey Lorenz)
- Did I Do That? (feat. Mystikal & Master P) – 4:16 (Mariah Carey, Wardell Quezergue, Tracey Waples)
- Petals – 4:23 (Mariah Carey, James Harris, Terry Lewis, James "Big Jim" Wright)
- Rainbow (Interlude) – 1:32 (Mariah Carey, Jimmy Jam, Terry Lewis)
- Thank God I Found You (feat. Joe & 98 Degrees) – 4:17 (Mariah Carey, Jimmy Jam, Terry Lewis)
Rainbow 25th Anniversary Edition - Bonus Tracks
- Rainbow's End – 3:40
- How Much (So So Def Remix) (feat. Usher) – 3:28
- Thank God I Found You (Make It Last Remix) (feat. Joe & Nas) – 5:08
- Against All Odds (Take a Look at Me Now) (feat. Westlife) – 3:20
- There for Me – 4:14 (Mariah Carey, David Foster, Diane Warren)
- Thank God I Found You (Mariah Only Version) – 4:16
- Love Hangover/Heartbreaker - Live at VH1 Divas 2000 – 5:14
- Can't Take That Away (Mariah's Theme) - Live at VH1 Divas 2000 – 4:35
- Bliss (Acapella) – 5:27
- There for Me (Acapella)
- Heartbreaker/If You Should Ever Be Lonely (Junior's Heartbreaker Club Mix) – 10:17
- Can't Take That Away (Mariah's Theme) (Morales Revival Triumphant Mix) – 10:25
- Against All Odds (Take a Look at Me Now) (Pound Boys Main Mix) – 8:55
- Rainbow's End (Extended Mix) – 6:19
Successo commerciale
Rainbow ha debuttato al numero due della Billboard 200, e nella prima settimana ha venduto 323 000 copie, più dei precedenti dischi della Carey[30]. Rimase ai primi 20 posti delle classifiche USA per 20 settimane, e ai primi 100 per altre trentacinque, e nell'ottava settimana le vendite salirono a 369 000 copie. L'album fu premiato con 3 dischi di platino dalla RIAA[31][32], e al 2005 ha venduto 13 milioni di copie in tutto il mondo[33]. Inoltre raggiunse il numero uno in classifica in Francia.
Classifiche
Classifiche di fine anno
Classifica (1999)
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Posizione
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Australia[40]
|
71
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Belgio (Fiandre)[41]
|
85
|
Belgio (Vallonia)[42]
|
48
|
Francia[43]
|
25
|
Germania[44]
|
90
|
Paesi Bassi[45]
|
97
|
Regno Unito[46]
|
86
|
Stati Uniti[47]
|
157
|
Classifica (2000)
|
Posizione
|
Belgio (Fiandre)[48]
|
89
|
Belgio (Vallonia)[49]
|
51
|
Francia[50]
|
67
|
Stati Uniti[51]
|
31
|
Svizzera[52]
|
98
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Note
- ^ a b c d (EN) Danyel Smith, Mariah Carey – Rainbow, su Entertainment Weekly, 12 novembre 1999. URL consultato il 25 settembre 2017.
- ^ a b c d e f (EN) Arion Berger, Mariah Carey - Rainbow, su Rolling Stone, 25 novembre 1999. URL consultato il 1º luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2007).
- ^ a b (EN) Dara Cook, Mariah Carey – Rainbow, su MTV Networks Asia Pacific, 31 ottobre 1999. URL consultato il 10 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2013).
- ^ a b c d (EN) Steve Jones, A Prism Of Pure Carey And A Bit Of The Bubbly, su USA Today, 12 dicembre 1999. URL consultato il 6 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2008).
- ^ (ES) Certificaciones, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 6 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
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- ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart: 06 March 2000, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 6 dicembre 2022.
- ^ (NL) Goud/Platina/Diamant, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 6 dicembre 2022. Scrivere "Rainbow" in "Artiest of Titel"
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- ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 6 dicembre 2022.
- ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 1999, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 3 aprile 2021.
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Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
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- ^ a b (EN) Elysa Garner, Record Rack, su Los Angeles Times, 31 ottobre 1999. URL consultato il 25 settembre 2017 (archiviato il 15 marzo 2012).
- ^ Marc Shapiro, Mariah Carey, ECW Press, p. 125, ISBN 1-55022-444-1.
«Rainbow raced up the album charts to number two amid a tidal wave of solid reviews that emphasized Mariah's new musical direction.»
- ^ Christgau, Robert (2000). Christgau's Consumer Guide: Albums of the '90s. Macmillan. pp. xvi, 50. ISBN 0312245602.
- ^ Amy Linden, Mariah Carey 'Rainbow', in Vibe, 12 dicembre 1999. URL consultato il 6 marzo 2011 (archiviato il 23 giugno 2013).
- ^ Jenison, David. "Mariah Massacres 50 Cent". E! Online. 20 aprile 2005. Consultato il 25 gennaio 2007.
- ^ Copia archiviata, su mariahdaily.com. URL consultato il 18 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2007).
- ^ U.S. BMG Music Club and Columbia House sales as of February 2005[collegamento interrotto]
- ^ Mariah Carey Discography - Album Rainbow, su mariah-carey-fan.com (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2007).
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- ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 1999, su Billboard. URL consultato il 7 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2021).
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- ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2000, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 7 dicembre 2022.
Collegamenti esterni
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