Pontone (Scala)
Pontone è una frazione o contrada del comune di Scala, in provincia di Salerno. Geografia fisicaTerritorio
Pontone dista 0,85 chilometri dalla casa comunale di Scala, la città di cui fa parte. Il paese è situato sul passo che divide il Monte Aureo, ultimo colle prima del mare, ed il massiccio dei Monti di Scala, e si estende verso di essi prima sul promontorio di Punta Grande, dal cui nome deriva il toponimo Pontone tramite il dialetto "Puntone", e poi sul più alto Promontorio di Sant'Eustachio. In particolare, si ritiene che "Punta Grande" stia ad indicare la forma "a rostro di nave" del promontorio[1]. I promontori hanno un andamento nord-sud, scendendo scoscesamente nei valloni del fiume Canneto (Amalfi) ad ovest, e del fiume Dragone segnato (Atrani, Ravello) ad est. Il territorio della contrada copre a sud la cima e le pareti comprese del Monte Aureo fino al mare, sovrasta i centri cittadini di Amalfi a sudovest e di Atrani ad est, arriva ad ovest fino al limite della Valle delle Ferriere, riserva naturale nel comune di Scala, e confina a nord con la soprastante frazione di Minuta. Tutti questi confini sono percorsi dall'antica cinta muraria della cittadella di Pontone[1]. A parte un nucleo centrale fitto di abitazioni, molte di esse sono immerse tra i giardini terrazzati, per poi sparpagliarsi a gruppi lungo le mura (le antiche Case-Torri) ed immergersi infine nei bosco. Sebbene servita da una strada rotabile, il suolo scosceso impone alle sue vie una singolare struttura: ai brevi tratti pianeggianti, succedono gradoni e scalinate[2]. ClimaLa stazione meteorologica più vicina è quella di Amalfi. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +10,7 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +26,8 °C. Le precipitazioni medie annue superano i 1.700 mm, distribuite mediamente in 96 giorni, e presentano un minimo estivo, un picco in autunno-inverno ed un massimo secondario in primavera[3]. StoriaConosciuto anche con il toponimo "Scalella", Pontone è stato il primo nucleo cittadino della costiera amalfitana nel medioevo[1]. Fin dall'Alto Medioevo, esso ha costituito una tappa importante per la popolazione della costiera amalfitana, in quanto collegava Scala ai vicini paesi di Amalfi e Atrani situati lungo la costa e li sovrastava[4]; infatti, il borgo rivestì importanza per tutto il Medioevo come cittadella fortificata a controllo delle valli sottostanti[4]. Le prime fortificazioni risalgono all'epoca bizantina, erano (come d'uso tra i Bizantini) costituite da case-torri. In seguito, con la progressiva crescita economica della Repubblica Amalfitana prima, e del Ducato di Amalfi poi, Pontone si distinse come luogo di residenza ideale per clero e nobiltà locali.[5] Le residenze patrizie si concentravano nella parte settentrionale, sul promontorio di Sant'Eustachio, e molte di esse tuttora esistono e sono abitate: ci sono Palazzo Verone, Palazzo d'Afflitto, Palazzo Spina-Campanile[6] e il Palazzo Vescovile antico (prima unico palazzo e poi palazzo invernale per i vescovi di Scala)[7]. Nella parte centrale avevano sede corporazioni artigiane, come quella dell'Arte della Lana[1]. Nella parte meridionale, sul Monte Aureo, il Castello di Scalelle era un'importante struttura militare e fu spesso la residenza della famiglia ducale.[1] Con il decadimento economico della Costiera, la nobiltà pian piano lasciò la cittadella; tuttavia Pontone rimase ed è tuttora la zona più popolata della città di Scala. Nel periodo fascista, quando Scala fu smembrata, Pontone con Minuta e la Valle delle Ferriere andò sotto l'amministrazione comunale di Amalfi[8]; tornò nel comune di Scala nel dopoguerra. Il terremoto del 1980 non provocò danni, ma le scosse furono comunque percepite. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religioseMolte sono le chiese che rimangono dell'opulenta cittadella di Pontone, mentre nessuno dei monasteri che la circondavano è sopravvissuto. Tra le varie, le principali sono:
Architetture civiliSul monte Aureo sorgono i resti del Castello di Scalelle, di cui fa parte la Torre dello Ziro, nato come castello difensivo e poi usato anche come palazzo ducale e come carcere[1]. È uno dei più caratteristici monumenti del paesaggio del costiera amalfitana[10] ed è famosa per essere stata il luogo di residenza/prigionia e poi probabilmente di morte della duchessa Giovanna d'Aragona. Lungo le strade si può osservare il sistema di canalizzazione delle acque, che già nel Medioevo portava l'acqua in tutte le case.[1] SocietàReligioneLa maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico appartenenti all'arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni. EconomiaLe produzioni proprie della contrada sono principalmente limoni, uva ed olive; in passato anche di legna. Nel Medioevo era molto fiorente l'arte della lana, la cui corporazione aveva sede nella chiesa di San Giovanni[11]. Per il settore terziario, nel Medioevo la presenza di molte famiglie nobili e del castello di Scalelle resero la contrada un centro finanziario, che decadde insieme al decadimento dei commerci amalfitani[1]. Attualmente, invece, la contrada è interessata dallo sviluppo turistico. CulturaNel 2010, per la manifestazione Scala incontra New York, viene girato il cortometraggio "Il Processo Spina", ispirato alla vicenda di Filippo Spina, mercante originario del borgo di Pontone, che nel 1285 venne processato per aver organizzato una truffa a danno dei suoi colleghi lanaioli.[12]. Nel 2014, la scrittrice inglese Irene Allen ambienta nel villaggio di Pontone il suo libro The Tower (la Torre), è il primo libro della serie Demons Dwell. Nel 2014, Pontone, insieme a Minuta (altra frazione di Scala), è stata scelta come location del film di Alessandro Siani Si accettano miracoli (uscito nel 2015). La troupe ha girato nel borgo nel mese di maggio 2014[13]. Note
Bibliografia
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