La pittura con spartito musicale è una tipologia rara di dipinto che rappresenta un'opera musicale sotto forma di spartito. È presente in tutte le epoche e in molte le scuole pittoriche. L'uso della notazione musicale, in pittura, è appropriato nei dipinti con musicisti e con strumenti musicali, diventa simbolico nella natura morta, nel trompe l'oeil e nella vanitas e si trasforma a volte in puro elemento grafico in opere moderne e contemporanee.
Gli esempi più antichi di connubio fra musica e pittura sono gli antifonari[1].
Il più noto dipinto con spartito musicale è probabilmente il Riposo durante la fuga in Egitto, di Caravaggio. È stato anche identificato il passo musicale, suonato dall'angelo. Il più curioso dipinto con spartito è forse il Concerto dentro un uovo, opera di un seguace di Hieronymus Bosch, realizzata forse su un'opera di Bosch perduta. In un ritratto, conservato al Museo Correr di Venezia, Claudio Monteverdi tiene in mano uno spartito con sue musiche. Innumerevoli sono gli esempi di ritratti di musicisti con spartiti. Un capitolo a parte sono gli autoritratti, dipinti da pittrici o da pittori che suonavano strumenti.
Righi musicali si trovano dipinti su pannelli degli sportelli di antichi organi e su antiche custodie lignee di strumenti musicali. Gli spartiti sono utilizzati anche come pura decorazione, a stucco o a pittura, sulle pareti di stanze per la musica; sono intarsiati o dipinti su mobili (in particolare in Inghilterra nel primo Ottocento), ideati per custodire spartiti e arredare sale adibite a concerti di musica da camera. Fogli con musica sono presenti nelle nature morte (soprattutto in epoca barocca), nella pittura di genere, nei dipinti di vanitas, in quelli a soggetto mitologico e religioso. Santa Cecilia, protettrice della musica, è spesso rappresentata mentre suona uno strumento e le è accanto un angelo che sorregge lo spartito aperto. Notazioni musicali compaiono in incisioni, del Settecento e dell'Ottocento, a volte con soggetti ridicoli e satirici, altre volte incise con riproduzioni di dipinti celebri o con ritratti di musici o di cantanti. L'uso dello spartito viene esteso alla pittura su ceramica e alle statuine di musicisti in porcellana.
Galleria d'esempi di pitture con spartiti musicali
^La partitura dipinta riproduce un mottetto del compositore fiammingo Noel Bauldewijn (1480-1529), basato sul testo del Cantico dei Cantici, intitolato "Quam pulchra es", composto e pubblicato nel 1519, stampato a Roma nel 1526. Franca Trinchieri Camiz Agostino Ziino, Caravaggio: Aspetti musicali e committenza, in Studi musicali, XII, Firenze, Olschki, 1983, pp. 67-88, SBNRAV0101244. Del mottetto perduto - ma raffigurato, nell'unica parte superstite, quella del soprano, nel "Riposo durante la fuga in Egitto" di Caravaggio - il Corale Beata Vergine Addolorata, canta questa ricostruzione:
[1].
^Lo spartito contiene quattro madrigali, dal Primo libro di madrigali a quattro voci di Jacques Arcadelt (1539-1654): Chi potrà dir quanta dolcezza provo, Se la dura durezza in la mia donna, Voi sapete ch'io v'amo anzi v'adoro e Vostra fui e sarò mentre ch'io viva. Franca Trinchieri Camiz, La "Musica" nei quadri del Caravaggio, in Caravaggio: nuove riflessioni, Quaderni di Palazzo Venezia, n. 6, Roma, f.lli Palombi, 1989, pp. 199-220, SBNPAL0048517.
^Monogramma e data T.1614 al centro, in alto. Trascrizione ed esecuzione musicale del canoneː [2].
^La serie comprende altri 2 dipinti allegorici: Udito, tatto e gusto, e Vista ed odorato.
^Artista irlandese-americano, noto per dipinti in trompe-l'œil e per le nature morte. Still Life—Violin and Music, informazioni in audio: [3].
^Pittore svizzero, esponente di spicco della Art Brut.
^Lo spartito è la pagina n. 24, con madrigale a quattro voci Madonna per voi ardo, composto dal musicista francese Philippe Verdelot e pubblicato a Venezia nel 1533. "Madonna per voi ardo" - Emma Kirkby in concerto 2015, [4].
^Rappresenta Franchino Gaffurio, maestro di cappella del Duomo di Milano dal 1484. Nel 1904, durante un restauro, fu scoperto lo spartito, nascosto sotto una ridipintura. Dalle lettere Cant... Ang... si è risaliti alla composizione Cantum Angelicum del Gaffurio.
^Michael Arne era figlio di Thomas Augustine Arne e di Cecilia Young.
^Giusto Ferdinando Tenducci (1734 circa-1790) è stato un cantante castrato e compositore.
^La cantante lirica Sarah Harrop (1755–1811) s'indentifica con Erato, musa della poesia lirica e la montagna sullo sfondo rappresenta il Parnaso. L'aria Dove sei, l’amato bene, cantata da Roselinda, è su musica di George Frideric Handel. Lo strumento, tipico dell'epoca, è una chitarra-lira.
^Sul foglio di musica: Cantata del Caval[iere]. Alessandro Scarlatti.
^Da notare che la notazione musicale, al tempo di sant'Agostino, non esisteva.
^ Carola Fiocco, Gian Carlo Bojani, Gabriella Gherardi, Mastro Giorgio da Gubbio: una carriera sfolgorante, Firenze, Centro Di, 1998.
^L'organo barocco, costruito in questa chiesa del XIII secolo, dall'organaro Gottfried Richter (1640-1717), è il più antico ancora suonabile della Sassonia.
Bibliografia
Luigi Gianoli, Giorgio Mascherpa, La pittura e la musica, Milano, Arti grafiche Ricordi, 1967, SBNSBL0070604.
(DE) Ildikó Ember, Musik in der Malerei: Musik als Symbol in der Malerei der europäischen Renaissance und des Barock, Budapest, Corvina, 1984, SBNBVE0344571.
Marco Bussagli, Raffaele Simongini, I grandi temi della pittura, 21: La musica, Novara, De Agostini, 2006, SBNCAG1312901.