Dopo gli anni di noviziato alla Gazzetta di Mondovì, settimanale della sua città, intraprende l'attività giornalistica come corrispondente di Tuttosport prima e, successivamente, de La Gazzetta dello Sport. Nel 1963 si trasferisce in Liguria, a Genova, con l'incarico di responsabile della sede ligure della Gazzetta.
Il 1º settembre 1982 diventa direttore di Tuttosport, subentrando a Pier Cesare Baretti. Dardanello rivoluziona il quotidiano sportivo torinese, con innovazioni grafiche e "scoop" che lasciano il segno; mantiene la carica fino al 1993, quando lascia la direzione per diventare editorialista dello stesso giornale. Nel contempo, fonda una casa editrice che si ispira al suo nome, Dardapress, la quale cura, tra le altre, le riviste ufficiali delle due maggiori società calcistiche torinesi, Hurrà Juventus e Alè Toro.
Premio giornalistico Piero Dardanello
Nel 2004, in occasione del terzo anniversario della scomparsa, la famiglia Dardanello e l'Unione Sportiva Dilettantistica Tre Valli hanno deciso di promuovere un premio giornalistico intitolato a Piero Dardanello, rivolto alle migliori "penne" emergenti del giornalismo sportivo, al di sotto dei 40 anni di età, e suddiviso in due categorie, "nazionale" e "regionale". Il premio viene tradizionalmente assegnato nel mese di maggio a Mondovì.
Dal 2011, il premio si giova del patrocinio dell'Unione Stampa Sportiva Italiana, sezione Piemonte. Nel 2014, il premio giornalistico raggiunge un ulteriore traguardo con la costituzione di un'associazione nel nome dell'ex direttore di Tuttosport, l'associazione Piero Dardanello, presieduta da Sandro Dardanello e con l'obiettivo, tra gli altri compiti, di organizzare ogni anno il premio giornalistico Piero Dardanello.
A partire dall'edizione 2011, lo statuto del premio giornalistico stabilisce che il presidente pro-tempore della giuria è il direttore di Tuttosport, mentre sono membri di diritto della giuria il direttore di Tuttosport immediatamente precedente, nonché i responsabili delle redazioni sportive dei settimanali locali Provincia granda e L'Unione Monregalese. Gli altri membri della giuria sono designati dalla famiglia Dardanello.
Le modifiche statutarie del 2012
In concomitanza con l'edizione 2012, la giuria si allarga anche a La Gazzetta dello Sport: lo statuto del premio giornalistico, infatti, introduce la condizione secondo cui il direttore de La Gazzetta dello Sport designi a rappresentare il quotidiano un giornalista dello stesso, il quale entra a far parte della giuria con la carica di vicepresidente. Nel 2012, quale primo rappresentante de La Gazzetta dello Sport in giuria, viene scelto il caporedattore centrale Pier Bergonzi.
Le modifiche statutarie del 2016
Nel 2016, la giuria presieduta da Paolo De Paola delibera di istituire, a partire dall'edizione numero 13, un premio speciale alla carriera. Primo vincitore, lo storico caporedattore centrale di Tuttosport, Gianni De Pace.