Pier Leone GhezziPier Leone Ghezzi (Roma, 28 giugno 1674 – Roma, 6 marzo 1755) è stato un pittore italiano, attivo a Roma prevalentemente nella prima metà del XVIII secolo. BiografiaPier Leone Ghezzi nacque a Roma dal pittore Giuseppe Ghezzi (1634–1721), maestro di Antonio Amorosi e segretario dell'Accademia di San Luca in Roma. Fu sempre molto legato a Comunanza, patria della sua famiglia d'origine: fu infatti nipote del pittore ed architetto Sebastiano Ghezzi, padre di Giuseppe. Fu lo stesso Giuseppe Ghezzi a indirizzare il figlio alla professione di pittore e a scegliere, come suo padrino di cresima, il pittore marchigiano Carlo Maratta. Pier Leone Ghezzi è celebre per gli affreschi eseguiti nella Villa Falconieri a Frascati (nelle vicinanze di Roma). Per la Chiesa di San Marcello al Corso a Roma ha dipinto nel 1725 San Filippo Benizi, assistito da Sant'Alessio Falconieri, consegna il libro della regola a Santa Giuliana Falconieri. Tra le altre opere, nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, situata a Comunanza, è conservato il dipinto La Madonna di Loreto, opera del padre, di Pier Leone Ghezzi stesso e di Antonio Amorosi. Pier Leone eccelse finanche nel genere della caricatura, sia a penna che a guazzo. Queste caricature sono interessanti perché, oltre a descrivere in chiave satirica personaggi o mestieri, contengono didascalie esplicative apposte dall'Autore stesso, utili per una veritiera e vivace ricostruzione della società settecentesca. Ebbe molto successo presso i contemporanei e fu un abile mercante d'arte; le sue opere raggiunsero quotazioni elevate mentre era ancora in vita. Così scrisse di lui Lione Pascoli: «canta, e suona diversi strumenti, e si è in gioventù divertito col ballo, colla cavallerizza, e colla scherma. Discorre modestamente, non gli mancano erudizioni, ed è eccellente conoscitore delle maniere pittoresche antiche, e moderne. Non è perciò da maravigliarsi, se tratti famigliarmente con molti personaggi, e se da questi sia tenuto in gran conto, e ben sovente, qualora non vi va, mandato a chiamare». I versi composti da Pier Leone Ghezzi e scritti sul rovescio del suo primo autoritratto su tela (1702), illustrano con efficacia la sua personalità: Pier Leone son io Nel 1705 Pier Leone Ghezzi entrò a far parte dell'Accademia di San Luca in Roma, a cui donò il dipinto l'Allegoria della Gratitudine,[1] tuttora in sede. Galleria fotografica di caricature e disegni
Note
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