Pianceri
Pianceri è una frazione del comune di Pray situata a 520 m s.l.m.. Prima di essere aggregata a Pray il paese fu capoluogo di un comune autonomo del Biellese orientale. ToponimoIl comune veniva un tempo denominato Planum ad Cerreta[3]. StoriaI primi gruppi di abitazioni permanenti della zona di Pianceri risalgono al 1100. Il paese, dopo essere stato feudo di Vercelli e poi di Masserano, passò nel 1554 a Pietro Luca II Fieschi, signore di Crevacuore.[4] Pianceri ottenne la propria autonomia comunale grazie al distacco da Crevacuore avvenuto il 26 settembre 1736.[3] L'autonomia religiosa era però già stata ottenuta nel Seicento, quando il paese venne eretto a parrocchia a fronte della richiesta all'arcivescovo di Vercelli dai capifamiglia, i quali si impegnavano a versare la congrua al parroco e a dotare la parrocchia di un discreto patrimonio immobiliare.[5] Il comune contava nel 1846 una popolazione di 420 abitanti e sul suo territorio predominavano a quel tempo le attività agro-forestali ed in particolare l'allevamento dei bovini, che rappresentava una consistente fonte di reddito per la popolazione locale.[3] Al censimento del 1861 gli abitanti di diritto erano 494, quelli di fatto 459, dei quali 220 maschi e 239 femmine; la superficie del comune era di 469 ettari. I militi della Guardia nazionale contavano 77 unità; nel 1865 gli elettori di Pianceri erano 88 per quanto riguarda le elezioni amministrative e solo 5 per quelle politiche.[6] L'emigrazione sia in forma stagionale che in forma permanente fu a lungo intensa, specialmente verso la Francia. A seguito dell'industrializzazione della zona, ed in particolare della creazione de alcuni stabilimenti tessili, nei pressi della confluenza tra il Sessera e il Ponzone si sviluppò l'abitato di Pianceri Basso, contrapposto a Pianceri Alto che si trova sulla collina in sinistra idrografica del Sessera. Il comune di Pianceri fu assorbito in quello di Pray nel 1928.[5] Il codice ISTAT del comune soppresso era 002823[7], il codice catastale (valido fino al 1983) era G548[8] Edifici di pregio
Infrastrutture e trasportiFra il 1908 e il 1935 la località fu servita dalla stazione Pianceri-Mosso della Ferrovia Grignasco-Coggiola[9]. Note
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