Ottati
Ottati (Uttàtë in dialetto cilentano[4]) è un comune italiano di 598 abitanti[1] della provincia di Salerno in Campania. Geografia fisicaOttati si trova inserita nel contesto naturalistico del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, alle pendici meridionali dei Monti Alburni. Sorge sulla strada provinciale n. 12 che collega Castelcivita a Corleto Monforte. I comuni più vicini sono nell'ordine Sant'Angelo a Fasanella, Aquara e Castelcivita.
StoriaIl comune di Ottati si trova nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e monti Alburni alle pendici del Massiccio degli Alburni, a metri 530 sul livello del mare. È dominato sul versante Nord da una rupe che lo protegge dai rigori del clima invernale e sulla quale si notano le grotte abitate dai monaci basiliani poi adibite a ricoveri per greggi e pastori, la più conosciuta e la grotta di S. Croce, oggi del tutto abbandonate. Il paese fu fondato nell'anno 1100. Secondo quanto riportato dal notaio Vincenzo Fasano, in una sua memoria inedita ma molto diffusa nel diciottesimo secolo nei paesi limitrofi, Ottati esisteva già nel 1195. A tal proposito sono in molti i teorici che ipotizzano che le prime abitazioni del centro sorsero intorno all'anno 1000. Molto probabilmente un gran numero di pastori e mandriani del territorio di Fasanella, essendo questa zona assai ricca di pascoli, vi costruirono nel tempo alcune abitazioni che, aumentando di numero, diedero origine al primo centro abitato. Da questo presupposto deriva anche il nome di Ottati, che dal latino, optatus, sta ad indicare che i pastori optarono per tale luogo ben adatto alla pastorizia. Indipendentemente da tale presupposto storico, con maggiore certezza si fanno risalire le origini medievali del paese intorno al XIII secolo. Ottati fu dapprima feudo di Capece Galeota, in seguito proprietà di numerose famiglie nobili. Risorse dalle macerie a cui lo ridusse Federico II di Svevia e nel 1700 il borgo appartenne alla potente famiglia dei Caraguso-Mariconda. Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Sant'Angelo a Fasanella, appartenente al Distretto di Campagna del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Sant'Angelo a Fasanella, appartenente al Circondario di Campagna. SimboliLo stemma e il gonfalone del comune di Ottati sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 marzo 2020.[5] «Stemma d'azzurro, al fagiano d'argento, passante. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco. Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demograficaA partire dagli anni sessanta Ottati ha subito una continua emigrazione verso Salerno ed i grandi poli industriali del nord Italia. Tale calo della popolazione è ancora in corso a causa della scarsità di giovani coppie che stabiliscono la loro dimora nel paese. Abitanti censiti[6] Etnie e minoranze straniereAl 31 dicembre 2007 ad Ottati risultavano residenti 31 cittadini stranieri.[7] ReligioneLa maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico[8]; il comune appartiene alla diocesi di Teggiano-Policastro con una parrocchia:
Geografia antropicaFrazioniIn base al 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni[9], l'unica località abitata è: Altra località comunale, ma non censita dall'Istat, è Bivio San Vito, costituita da un gruppo di case sparse e cascinali, presso Aquara. Infrastrutture e trasportiPrincipali arterie stradali
AmministrazioneSindaci
Altre informazioni amministrativeIl comune fa parte della Comunità montana Alburni. Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino interregionale del fiume Sele. Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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