Ophrys sphegodes lunulata
L'ofride lunulata (Ophrys sphegodes subsp. lunulata (Parl.) H.Sund.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidacee, endemica della Sicilia.[2] DescrizioneÈ una pianta erbacea geofita bulbosa con fusto alto 30–40 cm. Le foglie sono oblungo-lanceolate e inguainano parzialmente il fusto. L'infiorescenza è lassa e raggruppa da 4 a 14 fiori con sepali laterali, lanceolati, di colore variabile dal rosa violetto al bianco rosato, con nervatura centrale verde e petali, più brevi e stretti, solitamente di un colore roseo. Il labello è allungato, trilobato e ricoperto di una peluria vellutata, tranne che nel margine del lobo centrale che è verde e glabro. La macula al centro del labello è lucida a forma di mezzaluna (da cui deriva l'epiteto specifico lunulata), da grigio-bluastra a rossastra; l'apicolo è grande, triangolare, di colore giallo-verdastro. Il ginostemio è perpendicolare al labello, con apice largo e acuto; la cavità stigmatica è relativamente stretta, con due pseudocchi prominenti, neri e lucenti. Fiorisce in marzo-aprile. BiologiaSi riproduce per impollinazione entomofila, ad opera dell'imenottero Osmia kohlii (Megachilidae)[3]. La disseminazione è anemocora, cioè favorita dal vento, che trasporta a lunghe distanze i semi, di dimensioni microscopiche. Distribuzione e habitatÈ una specie endemica della Sicilia. Descritta nel 1838 da Filippo Parlatore nella provincia di Palermo, l'ofride lunulata è diffusa in tutte le province dell'isola, nonché nelle isole Eolie. Cresce in ambienti di macchia rada, gariga e prateria mediterranea, fino ad una altitudine di 1300 m; predilige suoli calcarei asciutti e luminosi. TassonomiaIbridiSono stati descritti i seguenti ibridi[4]:
ConservazioneClassificata come "Vulnerabile" sulla Lista Rossa redatta da Conti et al. (1997), secondo i criteri classificativi dell'IUCN ricade nella categoria "Least Concern" (specie a rischio minimo).[1] Figura nell'Appendice I della Convenzione di Washington, come specie di interesse prioritario nell'Appendice II della Direttiva 43/92/CEE "Flora, Fauna e Habitat". Inoltre, nel 1995 la CITES ha incluso tutte le Orchidaceae europee nella sua Appendice I. Note
Bibliografia
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