Ophrys fuciflora biancae
L'ofride di Bianca (Ophrys fuciflora subsp. biancae (Tod.) Faurh., 2006) è una pianta della famiglia delle Orchidacee, endemica della Sicilia.[1] DescrizioneÈ una pianta erbacea geofita bulbosa, alta 10–15 cm. Ha sembianze in comune con Ophrys oxyrrhynchos e Ophrys tenthredinifera e secondo alcuni potrebbe aver avuto origine da un'ibridazione naturale tra le due specie. Fiorisce in marzo-aprile. Distribuzione e habitatÈ una sottospecie endemica della Sicilia, diffusa sia nella Sicilia orientale che in quella occidentale. Cresce fino a 700 m di altitudine, predilige praterie e garighe con suoli calcarei. TassonomiaQuesta entità è stata descritta per la prima volta sotto il nome di Ophrys discors dal botanico avolese Giuseppe Bianca (1801-1883), il quale comunicò la scoperta ad Agostino Todaro (1818-1892), direttore dell'Orto botanico di Palermo, e al botanico napoletano Giovanni Gussone (1787-1866). Nel 1845 Gussone pubblicò una "Flora sicula" e riportò questa entità come Ophrys discors, accompagnandola con la breve descrizione di Bianca. Nel 1847 Todaro inserì la specie nella sua opera sulle orchidee siciliane "Orchideae siculae sive enumeratio Orchidearum in Sicilia hucusque detectarum", descrivendola dettagliatamente sotto il nome di Aracnites biancae, da cui è derivata la successiva denominazione Ophrys biancae[2]. Attualmente è riconosciuta come sottospecie di Ophrys fuciflora.[1] Ibridi
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